MONFALCONE GEOGRAFIE FESTIVAL, PRESENTATO OGGI: DAL 22 AL 26 MARZO CON TANTE VOCI DEL NOSTRO TEMPO

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MONFALCONE GEOGRAFIE FESTIVAL, PRESENTATO OGGI: DAL 22 AL 26 MARZO CON TANTE VOCI DEL NOSTRO TEMPO

La 5^ edizione del Festival Monfalcone Geografie sarà protagonista in città dal 22 al 26 marzo, con prestigiosi incontri, letture e iniziative che faranno aprire a Monfalcone le Kermesse letterarie e culturali della primavera in Friuli Venezia Giulia.

«Geografie – sottolinea il sindaco, Anna Maria Cisint – ha varcato definitivamente i confini cittadini costruendo una rete che coinvolge diverse realtà regionali e nazionali, potenziando così non solo il messaggio culturale, ma anche il richiamo turistico della nostra città, che ha saputo dimostrare la grande capacità attrattiva del territorio e la consequenziale straordinaria ricaduta economica per le imprese e tutte le realtà locali. E proprio il beneficio a queste ultime rende assolutamente prioritario credere e continuare a investire come amministrazione pubblica in simili opportunità, proponendo, quest’anno, una programmazione ancora più robusta, che intercetta gli interessi di un pubblico variegato».

«Un ormai irrinunciabile appuntamento con la cultura a 360° - continua l’Assessore alla Cultura del Comune di Monfalcone Luca Fasan - che è maturato di anno in anno, registrando sempre più consensi di pubblico, in assoluta coerenza con il progetto culturale di più ampio respiro che annovera le proposte internazionali maturate in seno alle grandi collaborazioni strette da questa amministrazione con le più alte realtà culturali del nostro paese».

MONFALCONE - Geografie del cuore e dei sogni, mappe di mari e paesaggi, di uomini e donne alla ricerca di nuove traiettorie del vivere, senza più paura dell’ignoto e del futuro dietro l’angolo. Sono gli spaesamenti dell’anima di Paolo Crepet, le “avventure” di Ezio Greggio, le divagazioni gaberiane di Paolo Troiano, le prospettive “dall’alto” dell’astronauta Paolo Nespoli, e poi i percorsi narrativi di autori come Alessandro Vanoli, Catena Fiorello Galeano, Marcello Veneziani, Andrea Vitali, i borghi solitari dell’antropologa Anna Rizzo, e tutti quei fiumi, i sentieri, i viaggi, i giri del mondo di un’umanità in cerca di nuove mappe dell’esistere: la quinta edizione del festival letterario “Monfalcone Geografie”, che animerà la città di Monfalcone dal 22 al 26 marzo, è un appassionante viaggio intorno all”Homo Geographicus” del nostro tempo, alle sue rotte reali, virtuali e mentali, in compagnia di scrittori, scienziati, giornalisti, docenti e critici pronti a spingerci lungo altre destinazioni attraverso incontri, lezioni, passeggiate, giochi, documentari, letture ad alta voce. Sono piccole e grandi scoperte che ci permettono di indagare luoghi di oggi e luoghi della storia, paesaggi fisici e dell’anima. E per riflettere ancora una volta sulla Terra come geografia da capire e salvare. Cinque giorni che, da mattina a sera, accenderanno di riflessioni inedite spazi diversi nel centro di Monfalcone, crocevia dell’Alto Adriatico e cerniera fra est e ovest, grande “archivio” tra Carso e Isonzo in cui riconoscere e reinterpretare le tracce del tempo, “città-fabbrica” emblematica per la modernità, con le sue navi e i suoi cantieri proiettati idealmente nei mari dei cinque continenti, mai come oggi campo di sperimentazione dentro il quale immaginare le nuove declinazioni del vivere e dell’abitare. Promosso dal Comune di Monfalcone con Fondazione Pordenonelegge, per la direzione artistica di Gian Mario Villalta, con Roberto Covaz e il Comitato scientifico, il festival promuove una riflessione ormai necessaria sui “saperi geografici”, mai come adesso in crisi davanti a satelliti, Google Earth e a macchine e algoritmi capaci di elaborare stradari, percorsi, cartografie. Se è vero che la geografia si occupa essenzialmente di immaginario e ciò che davvero conta in una mappa è ciò che manca, ecco che “Monfalcone Geografie” si muove lungo rotte-altre, personali e insieme universali, capaci di accomunare le donne e gli uomini del pianeta. L’ingresso agli incontri è aperto e libero, info e dettagli su geografiemonfalcone.it

Due panel – quelli con l’antropologa Anna Rizzo e il giornalista Roberto Arditti - sono certificati per l’erogazione dei crediti formativi dell’Ordine dei Giornalisti, in collaborazione con la sede regionale del Friuli Venezia Giulia.

LE ROTTE 2023 E I PROTAGONISTI

Sono numerosi i percorsi che il festival metterà a fuoco nella sua 5^ edizione: a cominciare dall’evento inaugurale, mercoledì 22 marzo (ore 17.30 Piazza  della Repubblica), che ci invita a riscoprire i “sogni” insieme allo psichiatra-scrittore Paolo Crepet che, introdotto da Valentina Gasparet, curatrice di Pordenonelegge, racconterà il suo nuovo lavoro “Lezioni di sogni” (Mondadori), un “portolano per naviganti impauriti da vecchie e nuove tempeste” decisi a riafferrare il bandolo di una matassa strategica, l’educazione, davanti ad adulti impreparati e quasi impotenti di fronte alle nuove generazioni e giovani che si sentono privi di punti di riferimento. Vere e proprie “geografie” del nostro tempo, dentro le quali cercare nuovi approdi. Ci si potrà aiutare ricorrendo ai dubbi di Giorgio Gaber ne “Il dio bambino”: l’attore Fabio Troiano gli ridà voce nello spettacolo diretto da Giorgio Gallione atteso al Teatro Comunale (22 marzo ore 20.45), emblematica storia d'amore di un uomo a confronto con una donna, migliore testimone per mettere in dubbio la “consistenza” maschile. Un'indagine lucidissima, mai autoassolutoria, spietata e affettuosa al tempo stesso, in cui Gaber e Luporini hanno radiografato differenze e analogie.

Ma le “Geografie” del presente si declinano anche attraverso l’immaterialità dei ricordi, cui lo showman Ezio Greggiodarà corpo nel nuovissimo “Una vita di avventure, incontri, scherzi e risate” (Solferino): un percorso emozionante in una lunga carriera sotto i riflettori animata da tante amicizie che hanno accompagnato la sua vita, da Gianfranco D’Angelo a Mel Brooks, e poi John Landis, Leslie Nielsen Enzo Iacchetti, Carlo ed Enrico Vanzina, fino alla “Signora in rosso” Kelly Le Brock (23 marzo ore 21 Teatro Comunale). Alle vite dello showbiz il festival intreccia le fulminanti indagini sul paesaggio umano dello scrittore Andrea Vitali nel suo recente “Cosa è mai una firmetta” (Garzanti), che il 23 marzo (ore 18 Piazza della Repubblica), in dialogo con lo scrittore e curatore di Pordenelegge Alberto Garlini, scaverà negli istinti primordiali dei suoi personaggi mettendo in luce il cinismo che li divora. E ci sono anche le vite “minime”, quelle fatte di impercettibili svolte dell’anima in cerca di radici, come racconta la scrittrice Catena Fiorello Galeano (il 26 alle 18) nel nuovo romanzo “Ciatuzzu” (Rizzoli), intervistata dalla giornalista e scrittrice Fabiana Dallavalle. Attraverso la voce di un bambino degli anni Sessanta, Catena Fiorello ci consegna una potente storia di riscatto, un romanzo commovente sulle sfide della vita e sul potere della memoria. Perché, anche nei momenti più bui, il ricordo indelebile delle nostre radici e di chi abbiamo amato ci porterà lontano. Una storia di coraggio e sacrificio che conduce “per aspera ad astra” è quella dell’astronauta Paolo Nespoli (25 marzo ore 18 Piazza della Repubblica), a Geografie Festival con il romanzo “L’unico giorno giusto per arrendersi” capace di osservare la vita sulla terra da una prospettiva inedita narrandola in “L’unico giorno giusto per arrendersi” (Mondadori), che presenterà conversando con la giornalista Sara Del Sal. Nella sua lunga carriera di astronauta, Paolo Nespoli ha trascorso quasi un anno nello spazio, e ci regala qui un racconto esemplare che parla di sacrifici e di coraggio, perché se si punta sempre in alto, le stelle non sono poi così lontane. Scandiranno la presentazione le letture dell’attrice Ottavia Fusco Squitieri.

GEOGRAFIE PER VIAGGIARE FRA ARTE, STORIA & STORIE

Due grandi incontri sulle geografie dell’arte, alla 5^ edizione del Festival, entrambi condotti dallo scrittore Gian Mario Villalta, co-direttore artistico del cartellone: i paesaggi e gli incanti di Paul Klee saranno narrati dall’artista visivo Gregorio Botta, autore appunto di “Paul Klee. Genio e sregolatezza” (Laterza), atteso domenica 26 marzo alle 17 in Piazza della Repubblica. Il Mago del Bauhaus diceva di essere inafferrabile: c’è infatti, in Klee, il mistero di un genio dotato di molti doni: il poeta, il musicista e il pittore che ha cambiato la storia dell’arte. Ha dipinto diecimila opere, reinventandosi sempre. Con un’altra prospettiva, quella de “Il mondo alla finestra” (Rizzoli), ecco invece lo sguardo della storica dell'arte Emanuela Pulvirenti (24 marzo, ore 16.30 Piazza della Repubblica), pronta ad attraversare le epoche tra i dipinti dei grandi artisti, come Leonardo, Tiziano, Monet, Magritte. E ci spiegherà come sia possibile godere delle meraviglie dell’arte, curiosando dal davanzale di una finestra.

L'avvincente “Storia del mare” dello storico Alessandro Vanoli (Laterza) “accenderà” il Teatro Comunale (25 marzo ore 21) col suo appassionato racconto che parla di geologia, degli uomini delle coste, dei miti, delle navi, delle guerre. Ma anche e soprattutto di pesci e profondità, degli altri esseri marini. Una storia insomma che tiene assieme tutto, uomini e animali. E poi le storie dell’umanità in eterno movimento: le evoca il docente Mauro Varotto in dialogo con la giornalista Martina Delpiccolo, domenica 26 (ore 16 Piazza della Repubblica) con il “Giro del mondo nell’Antropocene” (Raffaello Cortina), un libro che racconta, mille anni dopo, il viaggio intrapreso sulle orme di Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne “Il giro del mondo in 80 giorni”. Ogni tappa alterna la dimensione narrativa del viaggio immaginario, la dimensione scientifica del mondo nell’Antropocene e il linguaggio cartografico. Un altro viaggio letterario sulla falsariga di un capolavoro è quello compiuto dal critico letterario Giulio Ferroni che, sulla scia dell’immaginifico cammino dantesco nella “Commedia”, quasi ripetendone il percorso, presenta il suo itinerario nella letteratura e nella storia italiana con “L’Italia di Dante” (La Nave di Teseo), che sfoglierà insieme a Gian Mario Villalta. Le “Geografie” del festival possono illuminare storie inaspettate e tutte da ritrovare, quelle ideate dal divulgatore Massimo Cannoletta, celebre supercampione de L’eredità su Rai1, che il 24 marzo alle 21 (Teatro Comunale), in dialogo con Valentina Gasparetsfoglierà le sue “Storie d’Italia. Vite straordinarie che svelano un paese meraviglioso” (Tea), in un viaggio emozionale che spazia dal coraggio di Don Milani all’arte di Keith Haring nella città di Pisa, fino al baccalà scoperto per caso grazie a un naufragio. Le geografie più “nostre” sono invece al centro del saggio “Riscrivi le pagine della tua vita. Tutti gli strumenti per scoprirti, capirti e volerti bene” (Rizzoli), di cui parleranno domenica 26 marzo, alle 11 in Piazza della Repubblica, le autrici Anna De Simone e Ana Maria Sepe. Dentro di noi, sepolto sotto una coltre di emozioni soverchianti quali ansia, rabbia, sensi di colpa e insicurezza, c’è un inestimabile valore: per riappropriarcene, serve analizzare il presente con un occhio attento al passato. Altre geografie, quelle di un piccolo affascinante mistero, vengono esplorate da Alessandro Mezzena Lona che sfoglierà “Il cuore buio dei miracoli” (Ronzani) in dialogo con il giornalista Alex Pessotto, sabato 25 marzo alle 17.30 in Piazza della Repubblica. Una storia vera, quella di Valentina, pronipote dello scrittore Dino Buzzati, che sostiene di avere ritrovato un curioso quaderno: potrebbe trattarsi del manoscritto originale 1972 di Buzzati, mai rinvenuto, ispiratore dell’ultimo misterioso libro: I miracoli di Val Morel. Ma il quaderno sparisce di nuovo…

LE GEOGRAFIE DEL NOSTRO TEMPO

Monfalcone Geografie rifletterà sul presente in costante “movimento”: ci sono i “Paesi invisibili” indicati dall’antropologa Anna Rizzo (26 marzo ore 11.30 Piazza della Repubblica) nel nuovo libro edito Il Saggiatore, che presenterà in dialogo con il giornalista Oscar D’Agostino, guidandoci alla scoperta di realtà ai margini, solitamente visibili sulle mappe solo se illuminate da una tragedia mediatica o dalle sirene romanticizzanti del turismo, quasi mai raccontate in modo onesto. Ci sono poi le geografie della scontentezza, dell’odio, del rancore e della rabbia intercettate dal filosofo Marcello Veneziani nel saggio “Scontenti, il male della nostra epoca” (Marsilio) che ne discuterà con Alberto Garlini (25 marzo ore 16.30 Piazza della Repubblica). E poi c’è la guerra dentro l’Europa dopo la pandemia mondiale, tra minacce nucleari, corsa agli armamenti e schemi ideologici allo sfascio, come evidenzia il giornalista Roberto Arditti nel suo ultimo lavoro “La guerra in casa. Come e perché la corsa al riarmo riguarda tutti” (RaiLibri), intervistato dalla direttrice del quotidiano ll Piccolo Roberta Giani il 26 marzo alle 16.30 in Piazza della Repubblica. Le riflessioni del giornalista Tommaso Cerno (24 marzo alle 18 Piazza della Repubblica), già direttore dell’Espresso e ora del quotidiano L’Identità, si dispiegheranno in dialogo con il direttore del quotidiano Messaggero Veneto Paolo Mosanghini e toccheranno le “parole che non passano mai di moda”, fra queste la parola “fascismo” che periodicamente torna nel dibattito nazionale, spesso scagliata per bollare uomini politici, movimenti, ma anche gruppi sociali e persino comportamenti comuni. Vuol forse dire che qualcosa, di quel periodo, è rimasto nel modo di essere di noi italiani?  Anche il saggista ed editorialista politico Daniele Capezzone farà tappa al Festival, focalizzando sul nostro tempo con “Bomba a orologeria. L’autunno rovente della politica italiana” (Piemme): in dialogo con il responsabile della sede ANSA Fvg Francesco De Filippo rifletterà su una società spaccata come una mela, da un lato gli obbedienti e rassegnati al perpetuarsi di soluzioni emergenziali, dall’altro una galassia ribellista e arrabbiata (25 marzo ore 11 Piazza della Repubblica). Di una città che è crocevia di storie, religioni, lingue e identità, dove tutto ha iniziato a traballare dopo la Seconda guerra mondiale, racconterà invece Denise Pardo presentando “La casa sul Nilo” (Neri Pozza), in dialogo con la giornalista Arianna Boria domenica 26 marzo (ore 15 Piazza  della Repubblica): sullo sfondo il ricordo di Nasser e degli anni in cui si è sedimentata l’intolleranza religiosa insieme al nazionalismo, quando alcuni residenti sono diventati “stranieri” e hanno infine deciso di lasciare la città, negli anni Sessanta. Racconta dell’inferno dell’ultima guerra d’Europa l’intervento del giornalista e reporter di guerra triestino Fausto Biloslavo, che il 25 marzo alle 19 porterà al Teatro comunale la sua testimonianza degli ultimi sviluppi del conflitto che sta sconvolgendo il Vecchio continente e ridisegnando i nuovi equilibri mondiali.

Il festival diventa anche un'occasione per analizzare le sfide del tempo e della quotidianità. A partire dal piccolo manifesto al femminile sul cammino delle donne della scrittrice Alessandra Beltrame (24 marzo ore 16 Piazza della Repubblica) che in “Il viaggio delle donne” (Ediciclo) indica i sentieri in salita dei diritti e della parità di genere, sulla strada per l’emancipazione e la libertà. È invece ritratta da Alessandra Selmi la storia della famiglia Crespi in “Al di qua del fiume” (Nord ed), l’autrice ne parlerà sabato 25 marzo (ore 18.30 Piazza della Repubblica), mentre delle storie della Serenissima, analizzate in chiave di politica forestale, tratterà il docente Pio Baissero ne “L’oro di Venezia” (Itinera progetti), presentato da Tiziana Cimolino il 23 marzo alle 16.30 in Piazza della Repubblica. E in un mondo che cambia costantemente, complici le trasformazioni climatiche, arriva la voce del ricercatore Alex Cittadella il 25 marzo (ore 11.30 Piazza della Repubblica) che, presentato da Giuliana Tonut, ripercorre in 12 tappe il rapporto che l’uomo ha instaurato con il clima delle Alpi nel corso dei secoli nel saggio “Il cielo delle Alpi. Da Otzi a Reinhold Messner” (Laterza).  Ci sono poi le personali riletture di Aniello Langella sul testo di Howard Carter, scopritore della tomba di Tutankhamon nella Valle dei Re nel 1922 (26 marzo ore 18.30 Piazza della Repubblica). Di tutt’altra natura la “scoperta” di un dolce cult, al centro di grandi dispute: la ripercorre il libro di Cesare Zorzin “150 anni racchiusi in una ricetta. Tirime su. Coppa Vetturino: la storia, l’inventore e Pieris, il suo paese” (Consorzio culturale Monfalconese), che ricorda la genialità del giovane cuoco di Pieris, dove personalità celebri hanno fatto sosta al ristorante Vetturino (25 marzo ore 9.30 Piazza della Repubblica). E per ripensare all’uomo, che in fondo è ciò che mangia, ecco il volume a cura di Lanfranco Conte e Nicola Gasbarro, “Pensare il cibo. L’alimentazione tra storia, scienza e cultura” (25 marzo ore 10 Piazza della Repubblica).

GEORAGAZZI, GEOGRAFIE A MISURA DI RAGAZZI

La 5^ edizione di geografie torna con un cartellone arricchito e vivacissimo sa misura di giovani e giovanissimi, con autori di riferimento pronti a raccontarsi per platee di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, Primarie e Secondarie: ecco allora incontri, riflessioni, libri, giochi, per “misurare” le geografie del nostro tempo in modo creativo a cominciare dal viaggio attraverso le geografie delle regole della convivenza e del rispetto, legato ai temi del bullismo, dell’amicizia e della consapevolezza di sé. Protagonista la docente e scrittrice Benedetta Bonfiglioli (22 marzo ore 10 Piazza della Repubblica) che, presentata dalla giornalista RAI Maddalena Lubini, racconta la genesi del suo romanzo “Senza una buona ragione” (Pelledoca, per gli studenti delle scuole secondarie di II grado – classi 1ª-2ª). Ci si potrà anche confrontare con i “tormenti” dell’adolescenza” insieme allo scrittore e fumettista Matteo Bussola, autore di riferimento per lo storytelling dell’età giovanile: in dialogo con Valentina Gasparet (23 marzo ore 10 Teatro Comunale), presenterà il recentissimo e delicato diario di educazione sentimentale, “Mezzamela. La bellezza di amarsi alla pari” (Salani): un percorso emozionale dentro se stessi, per comprendere fragilità e paure e per riuscire a capire chi si sta diventando. Anche l’autore Premio Andersen Antonio Ferrara, ospite del Teatro Comunale il 24 marzo alle 9.30, regalerà nuovi punti di vista agli alunni delle primarie (classi terze, quarte e quinte) con “Un libro ti cambia” (Biancoenero), breve racconto sullo straordinario potere della lettura.

Primo evento del festival sarà “3,2,1 Partenza!”, il 22 marzo alle 9.30 nelle scuole d’infanzia della città, con la voce dei “Lettori in Cantiere” della Biblioteca pronti ad accompagnare i bambini in un viaggio immaginifico attraverso il pianeta Terra accompagnati da chitarra (Fulvio Sain), violino (Fulvia Pellegrini) e illustrazioni. Repliche il 23 e 24 marzo.

Novità di quest’anno nel coinvolgimento, sempre più forte, delle scuole nel Festival letterario monfalconese, il progetto formativo con l’ISIS “Michelangelo Buonarroti” di Monfalcone, che vede protagonisti gli studenti coinvolti in qualità di Ambasciatori del Festival, con presentazioni di autori, interviste e comunicazione sul canale Facebook e sul neonato canale Instagram Monfalcone Geografie.

CAMBI DI PROSPETTIVE

Nell’esotico arcipelago delle “Cifradi” il docente Germano Pettarin si diverte a giocare con i numeri e le tabelline e nel suo “L’isola delle tabelline” (Einaudi ragazzi) invita gli alunni delle elementari a giocare con le regole matematiche, sfidandosi a battaglia navale (22 marzo ore 10.30). Chi preferisce giocare con l’inglese, può divertirsi con “Uot is it?” (Sabir ed) di Francesca Carnevale, Eleonora Clemente e Michela Dalla Mura che il 24 marzo alle 10.30 in Biblioteca proporranno il loro “metodo” per giocare in tanti modi diversi con la lingua inglese (per le scuole primarie, classi prime e seconde).

VIAGGI FANTASTICI

Ci si potrà immergere in un altro mondo fantastico, popolato da creature straordinarie, insieme allo scrittore Pietro Nicolauchich che nel suo “A casa tutto solo” (Salani) propone la mirabolante avventura di un bimbo e del suo cane (23 marzo ore 10.30 Biblioteca) dopo aver varcato una botola magica. E per chi ama i cani, non si perda “Arturo, un cane di Trieste” (Bora La) della giornalista-docente triestina Emily Menguzzato con le illustrazioni di Raffaelle Lodolo, (25 marzo ore 11.30 Biblioteca), in cui si raccontano le rocambolesche avventure di questo animale salvato dal canile. Largo anche alle esploratrici della giornalista Laura Ogna (22 marzo ore 10.30 Piazza della Repubblica) che nel suo “Ragazze in campo al mondo” (Ed. Scienza) narra dieci storie di viaggiatrici ed esploratrici che sono andate controcorrente, sfidando le convenzioni del loro tempo, per conoscere popoli, culture e territori lontani (per alunni delle classi 5ª delle primarie e per le classi 1ª e 2 ª delle secondarie di I grado) L’incontro sarà presentato dai ragazzi dell’Isis Buonarroti di Monfalcone, “ambasciatori del festival”.

INTRECCI

Grazie alla collaborazione con i Lettori in Cantiere della Biblioteca ecco gli incontri dedicati alle letture ad alta voce con “Intrecci di storie” (il 24 marzo ore 17.30 Piazza della Repubblica), spettacolo di parole e musica, per celebrare il potere della parola e la sua forza incantatrice in grado di trasportarci altrove. Accompagnamento musicale di Margherita Cociani al clarinetto e Agnese Puzzi all’arpa. Il 25 marzo alle 10.30 in Biblioteca, “Letture e giochi da tutto il Mondo”, sempre con i Lettori In Cantiere: partendo dai libri, si giocherà con le storie e le tradizioni di tanti paesi del mondo.

GLI INCONTRI A CURA DEI GEOGRAFI

Tre incontri di Monfalcone Geografie Festival 2023 sono a cura della Associazione dei Geografi Italiani, con la Società Geografica Italiana e per la prima volta anche con l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia: giovedì 23 marzo, alle 16.30 in Piazza  della Repubblica, il dialogo fra Matteo Puttilli e Marco Maggioli, coautori di “Sguardi green: geografie, ambiente, culture visuali”, la pubblicazione edita da Società Geografica Italiana, che prova a ricostruire genesi e articolazione del “discorso ambientalista” attraverso la lente dei media visuali. Venerdì 24 marzo, alle 10.00 in Piazza della Repubblica si parlerà di “Paesaggio e società. Una prospettiva geografica”, con Benedetta Castiglioni e Marcello Tanca: per sottolineare che il paesaggio va esaminato in relazione alle persone e ai gruppi sociali che lo abitano e lo modificano. Una riflessione rivolta in particolare agli studenti delle Scuole secondarie di II grado, così come l’incontro successivo, programmato alle 11.30: “Turismo, comunità, territori. Frontiere di sostenibilità” è il tema su cui si confronteranno Simone Bozzato e Alessia Mariotti. Negli ultimi anni forme alternative di valorizzazione dei territori concorrono al settore del turismo sostenibile, attualissimo post pandemia, il cosiddetto turismo di comunità.

GEOGRAFIE DI CASA

E infine il mondo di “casa”, Monfalcone, osservato dopo la fine della Seconda guerra mondiale, dal docente Pietro Commisso e dall’architetto Alessandro Morgera (25 marzo ore 16 Piazza della Repubblica) nel saggio “Dalle esplosioni alle espansioni. La guerra aerea, la memoria del conflitto, la ricostruzione. Monfalcone 1943-1953” e un'inchiesta scomoda sull’amianto del giornalista Roberto Covaz e dell’ingegnere Elisabetta Scaglia (25 ore 11.30 Hotel Europalace), che spazia dalla miniera di Balangero, in provincia di Torino, al cantiere navale di Monfalcone: in Piemonte il più grande giacimento di amianto d’Italia, a Monfalcone migliaia di morti a causa delle esposizioni dirette e indirette. Infine, a completare una manifestazione che, anche in questa quinta edizione, dimostra la grande capacità di coinvolgere tutti gli attori del territorio, il contest “Monfalcone, ritratto sentimentale della città”, che proprio durante le giornate del festival arriva alla fase finale, con le premiazioni del concorso fotografico che ha voluto, dopo il successo degli scorsi anni, sfidare nuovamente i partecipanti a dare la loro personale lettura degli scorci più rappresentativi e distintivi della città. Non manca inoltre, anche in quest’edizione, il coinvolgimento delle attività commerciali cittadine, con il concorso rivolto a tutti i commercianti che hanno contribuito con le loro vetrine allestite a tema a diffondere lo spirito del festival in tutta la città, dal centro ai rioni, grazie anche al coinvolgimento delle Associazioni di categoria: sabato 25 marzo alle 12.30 in Piazza della Repubblica la premiazione dei vincitori.

LE PASSEGGIATE

Monfalcone, fra il Carso e il mare, è una realtà̀ urbana complessa e ricca di fascino, centro transfrontaliero, industriale e multietnico. Ecco allora la sezione del Festival dedicata al territorio, arricchita di passeggiate insolite, percorsi “in centro o nei luoghi del “fare”, come quelle con gli studenti dell’Istituto Pertini di Monfalcone in veste di guide (il 22 marzo), le visite guidate al Museo della Cantieristica e allo stabilimento Fincantieri (25 marzo ore 10-11), la camminata alla scoperta del Carso e del Centro Visite di Pietrarossa a cura del Cai, con sosta alla mostra “Tra mare e monte” allo studio artistico MyWay (26 marzo). Senza dimenticare la “passeggiata insolita” per Monfalcone in compagnia del giornalista e co-direttore artistico del festival Roberto Covaz (il 25 alle 17), che poi chiuderà il festival al teatro Comunale (il 26 alle 17) con uno spettacolo dedicato alle leggende del Carso narrate da testimoni speciali, gli storici cipressi del Vallone. Lo sguardo sul territorio si declina anche attraverso gli incontri con gli autori, come quello con l'ambientalista Elisa Cozzarini (23 marzo ore 18 Piazza della Repubblica) che, in una conversazione con la scrittrice Alessandra Beltrame illustrerà le “Passeggiate d’acque: 35 itinerari tra ruscelli, laghi e fiumi nel Friuli Venezia Giulia”, dalle valli più selvagge alle città, tra prati e terre bonificate, con una puntata in Veneto e in Slovenia (Odòs ed.). Ecco poi “Tagliamento. Il fiume dei tigli” (Tiglio ed) di Umberto Sarcinelli, Tiziano Fiorenza, Eugenio Novajra, Giuliano Aita e Lucio Tolar (24 marzo ore 18 biblioteca), viaggio nell’anima di un territorio plasmato dal suo corso d’acqua. Un altro viaggio, pensato per la bicicletta, è quello di Alberto Pavan, “Ciclonugae. Sui pedali tra le pagine del Friuli” (Prospero ed.), che racchiude gli sguardi di autori come Pasolini o Hemingway (25 marzo ore 18.30 Piazza della Repubblica).