VajontS 23 sarà al Palamostre di Udine per Teatro Contatto il 9 ottobre alle ore 21 sessant'anni dopo la tragedia per l'azione corale in contemporanea.

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VajontS 23 sarà al Palamostre di Udine per Teatro Contatto il 9  ottobre  alle ore 21 sessant'anni dopo la tragedia per l'azione corale in contemporanea.

VajontS 23 è l'azione corale di teatro civile che si svolgerà nello stesso momento in 130 teatri dall'Alto Adige alla Sicilia e anche all'estero sessant'anni dopo la tragedia del Vajont, quando la montagna franò nella diga.

Ogni teatro allestirà VajontS 23 tenendo conto delle peculiarità del suo territorio perché l'Italia è costellata purtroppo di tragedie annunciate. Alle 22.39, orario della tragedia la narrazione si fermerà in tutti i teatri.

A Udine dalle ore 21 al Teatro Palamostre, Vajonts 23 sarà messo in scena dalle attrici Rita Maffei, Nicoletta Oscuro e dagli attori Roberto Anglisani, Fabiano Fantini, con la partecipazione dei cittadini e delle cittadine Chiara Mantesso , Marco Bodini, Emma Montanari, Elisa Modonutti, Marzia Gentili, Donatella Mazzone, Fedra Modesto, Marco Gennaro, Cinzia Cisilino, Riccarda De Eccher, Elisabetta Englaro. Al termine ospite speciale a Udine il drammaturgo e attore palermitano Davide Enia.

La serata al Palamostre è una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG realizzata in collaborazione con ERT Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia. Sponsor dell’evento è AMGA Amga Energia & Servizi, Società del Gruppo Hera.

La storia del Vajont riscritta, 25 anni dopo il racconto televisivo, da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli, drammaturgo e regista del Teatro delle Albe, non è più solo un racconto di memoria e di denuncia sociale, ma diventa una sveglia. La narrazione di quel che è accaduto si moltiplica in un coro di tanti racconti per richiamare l’attenzione su quel che potrebbe accadere.

«Quella del Vajont - spiega Paolini - è la storia di un avvenimento che inizia lentamente e poi accelera. Inesorabile. Si sono ignorati i segni e, quando si è presa coscienza, era troppo tardi. In tempo di crisi climatica, non si possono ripetere le inerzie, non possiamo permetterci di calcolare il rischio con l’ipotesi meno pericolosa tra tante. Tra le tante scartate perché inconcepibili, non perché impossibili».

VajontS 23 sarà come un canovaccio. Ci sarà chi lo metterà in scena integralmente, chi lo userà come uno spunto e lo legherà alle tante tragedie annunciate che si sono succedute dal 1963 a oggi: in Toscana l’alluvione di Firenze del 1966, in Piemonte si racconterà  di quando il Po e il Tanaro esondarono nel 1994, in Veneto delle alluvioni del 1966 e del 2010, in Campania della frana di Sarno del 1998, in Friuli degli incendi del Carso nel 2022, in Alto Adige della valanga della Marmolada del 3 luglio del 2022 e in Romagna dell’alluvione di maggio.
La rete di Vajonts 23 nasce da un’idea di Marco Paolini per Fabbrica del Mondo ed è realizzata da Jolefilm con la collaborazione di Fondazione Vajont.

L’evento VajontS23 è gratuito.

Ultimi posti disponibili alla biglietteria del Palamostre di Udine: telefono 0432 506925, [email protected]  aperta da lunedì a sabato dalle ore 17.30 alle 19.30