Un concerto dedicato al rapporto generazionale con pagine giovanili di Beethoven, le nuove composizioni di Sollima e le rielaborazioni dei brani di band come i Deftones e dei System of a Down
TRIESTE - È uno degli appuntamenti più attesi della Stagione 2022/2023 della Società dei Concerti di Trieste: lunedì 13 febbraio, alle 20.30, al Teatro Verdi di Trieste: il palermitano Giovanni Sollima, violoncellista di fama internazionale, sarà in duo con la giovanissima pianista Carlotta Maestrini, classe 2005, già vincitrice di numerosi premi.
In programma una proposta d’ascolto variegata che mette a confronto giovani di diverse epoche: da Beethoven ad Eliodoro Sollima, da composizioni dello stesso Giovanni Sollima alle sue riletture di brani di band degli anni Novanta come i Deftones e i System of a Down.
Giovanni Sollima è un violoncellista di fama internazionale e il compositore italiano più eseguito nel mondo, ha scritto e interpretato musica per il cinema, il teatro, la televisione e la danza e collabora con artisti del calibro di Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Ivan Fischer, Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Elisa, Antonio Albanese e moltissimi altri. Lunghissimo infatti l’elenco dei nomi degli artisti e delle orchestre con i quali ha suonato questo virtuoso del violoncello dotato di un’inesauribile capacità espressiva. Nel 1998 si apre il suo catalogo discografico che comprende registrazioni di sue composizioni, grandi classici del repertorio per violoncello e riscoperte.
Carlotta Maestrini, palermitana anche lei, classe 2005, è vincitrice di numerosi premi in diversi concorsi, tra cui G. Campochiaro, Steinway di Verona, Eliodoro Sollima, Premio Abbado. A soli 9 anni ha debuttato al Teatro Paisiello di Lecce con l'Orchestra del Conservatorio diretta da Francesco Libetta e a 13 anni ha inciso il suo primo CD. Dal 2015 frequenta il corso preaccademico sotto la guida di Donatella Sollima al Conservatorio di Palermo e nel 2016 si è esibita negli Stati Uniti con la Greenwich Symphony Orchestra diretta da Tara Simoncic, mentre nel 2019 ha suonato per il Key Biscayne Piano Festival e il Miami International Piano Festival, dove ha debuttato con il suo primo recital. Dal 2017 frequenta il Corso Speciale di pianoforte tenuto da Andrea Lucchesini presso la Scuola di Musica di Fiesole.
Il programma di lunedì si aprirà con la Sonata Op. 5 n. 2 per violoncello e pianoforte di Beethoven. Scritta nel 1797, all’età di 27 anni, è una composizione che guarda agli esempi del passato anche se traccia una chiara direzione verso il futuro della scrittura musicale dedicata a questi due strumenti. Guardare al passato è stato ciò che ha fatto lo stesso Sollima per la sua Sonata 2050 del 2016, composizione basata sulla parte ad oggi conosciuta della Sonata op. 64 di Beethoven e su un frammento inedito del compositore tedesco, entrambi elaborati per i primi due movimenti che costituiscono l’opera. ll terzo movimento è il frutto invece della rielaborazione di alcune battute del Preludio 998 per liuto di Bach.
Di Giovanni Sollima si ascolterà anche il Tema III da Il Bell’Antonio, composizione concepita inizialmente per la pellicola di Maurizio Zaccaro del 2005 e basato sul romanzo di Vitaliano Brancati che ha poi avuto vita a sé e nel 2015 è stato inciso dal violoncellista Yo-Yo Ma con la pianista Kathy Stott. Spazio anche per Eliodoro Sollima, capostipite della famiglia di musicisti palermitani, con il brano intitolato Aria scritto dal padre, tra il ‘43 e il ‘45, nei rifugi durante i bombardamenti dove componeva e dove studiava il pianoforte senza strumento (aveva disegnato i tasti su una tavola di legno) e il brano stesso simboleggia, senza la pretesa o l’intento, l’uscita da un incubo.
In programma anche la Sonata in si bem n. 1 op. 45 di Felix Mendelssohn Bartholdy che pone i due strumenti su un piano di parità, sia riguardo all’espressione, sia riguardo all’impegno tecnico e delle trascrizioni che Giovanni Sollima ha composto di brani di band iconiche tutte nate fra le fine degli anni Ottanta e i primi anni del decennio successivo: dei Deftones sarà suonata Passenger e dei System Of A Down, Chop Suey. Anche questolunedì, alle 19.15, al Caffè degli Specchi, sarà possibile ascoltare la prolusione al concerto con i musicisti: Giovanni Sollima e Carlotta Maestrini racconteranno le curiosità e le sfumature del programma proposto in "Note d'Artista - Introduzione al Concerto" l'appuntamento della SdC nato con l'intento di stare insieme anche prima di entrare a Teatro, ascoltando i protagonisti dei concerti.
La Stagione 2022-20223 della SDC Trieste, che è fondatore del Comitato AMUR e membro di AIAM, è realizzata con il patrocinio del Comune di Trieste e grazie al contributo del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il sostegno di Orologeria Bastiani rivenditore autorizzato Rolex, Farmacie Neri, BancaTer, della Fondazione CrTrieste e Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, di tutti i Soci e con il partenariato della Fondazione Teatro Lirico G. Verdi.
ENRICO LIOTTI