Super Mario Bros: la recensione

Uno splendido film di animazione per famiglie e una perla rara per i fan dell'omonimo videogioco e delle sue infinite derivazioni e spin-off

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Super Mario Bros: la recensione

A Brooklin, i fratelli Mario e Luigi hanno appena aperto la loro ditta specializzata in idraulica. Nonostante le perplessità del padre, quando un guasto nelle fogne cittadine provoca un’inondazione, i due colgono l’occasione per cercare di guadagnarsi la notorietà.

Una volta nei sotterranei della metropoli vengono però risucchiati in uno strano tubo. L’intraprendente Mario si ritrova catapultato nel pacifico Regno dei Funghi, mentre Luigi precipita nelle orride Terre Scure, dove viene ben presto catturato dagli scherani di Bowser, il cattivone di turno.

Mario viene a sapere del triste destino toccato al fratello, per cui si mette in cammino verso la residenza della bella principessa Peach, in cerca di aiuto.

Ma anche il perfido Bowser è diretto verso la Terra dei Funghi, ben determinato a metterla a ferro e fuoco e sposare la bella principessa Peach, che organizza la resistenza, guadagnandosi il supporto del Regno della Giungla, grazie all’intervento di Mario, che batte a duello l’enorme Donkey Kong.

Ma Bowser è una gatta molto più dura da pelare…

Super Mario Bros: un godibilissimo film per famiglie e una perla per gli appassionati del videogioco

Questa splendido film di animazione comincia con un semplice testo bianco in campo nero: “Una produzione Nintendo, Shigeru Miyamoto e Chris Melandri”. Una dichiarazione laconica che lascia presagire la visione di una pellicola che pesca a piene mani nell’immaginario creato da un franchise nato quarant’anni fa.

Il videogioco Super Mario Bros venne infatti pubblicato per la prima volta nell’ormai lontano 1985 da Nintendo, ma il personaggio di Super Mario compare per la prima volta nel 1981, come protagonista dell’arcade Donkey Kong, capolavoro di Miyamoto.

Il film è all’altezza delle aspettative, perché le citazioni del franchise, con tutte le sue innumerevoli derivazioni e spin-off, non si contano, a cominciare da Luigi’s Mansion e Mario Kart. La pellicola introduce comunque anche delle interessanti novità, a cominciare dalla profonda rivisitazione del ruolo della principessa Peach, non più una semplice ragazza da salvare, ma un personaggio attivo, di fatto coprotagonista del film.

Un altro punto a favore della pellicola è che racconta una storia semplice ma efficace, comprensibile per ogni tipo di pubblico, nella quale Mario compie il classico viaggio dell’eroe, regalando emozioni a tutti gli spettatori.

In definitiva stiamo parlando di un prodotto commerciale realizzato con mestiere e passione, capace di soddisfare un pubblico trasversale, in grado di rivolgersi a tutte le età, godibile sia per chi si è divertito giornate intere a video-giocare nell’universo virtuale di Super Mario, sia per chi lo conosce solo superficialmente.

La pellicola d’animazione è tecnicamente impeccabile, visivamente accattivante e spettacolare, intrisa di una piacevole autoironia e trasudante un nostalgico e interminabile citazionismo che farà impazzire gli amanti del videogame.

Un film molto denso, concentrato in solo 92 minuti di piacevole narrazione. Cosa molto apprezzabile in un momento storico dove pare sia in corso una gara per produrre film sempre più inutilmente lunghi (basti pensare al recente, noioso, autoreferenziale e interminabile John Wick4, che ha raggiunto i 169 minuti di estenuante durata).

Dettaglio non da poco per un prodotto pensato per le famiglie, comprendendo nonni, genitori e bambini, che magari hanno anche una soglia di attenzione più limitata.

Da vedere assolutamente. Al cinema.