La Compagnia reggiana porta in scena domande urgenti sui cambiamenti climatici e sulla questione ambientale. Lo spettacolo sarà presentato nell’ambito de La MezzaStagione.
«Questa casa è in fiamme? O siamo noi a cuocerci lentamente, come rane ignare, nella pentola che abbiamo acceso? Cosa sappiamo e non vogliamo credere? Di cosa ci preoccupiamo davvero?»: queste domande sono alla base di Saluti dalla Terra, intensa creazione del Teatro dell’Orsa che sarà in scena sabato 24 febbraio alle ore 21 al Teatro Municipale di Costigliole d’Asti (AT) nell’ambito de La Mezza Stagione, a cura del Teatro degli Acerbi in collaborazione con il Comune e la Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito Regionale Multidisciplinare.
«Da quando abbiamo iniziato a scrivere la drammaturgia dello spettacolo, all’emergenza climatica si sono aggiunti nuovi scenari, dapprima la crisi sanitaria dovuta ad una pandemia mondiale ed ora due conflitti che coinvolgono l’umanità intera» dichiarano Monica Morini, Bernardino Bonzani e Annamaria Gozzi «Temi interconnessi tra loro che ci dicono che stiamo camminando sull’orlo di un precipizio che preferiamo non vedere. “Ciechi che, pur vedendo, non vedono” scriveva Saramago - riflettono gli ideatori dello spettacolo - In questo tempo di incertezze, dove ci sentiamo sempre più smarriti, nella complessità del momento che stiamo vivendo, Saluti dalla Terra, più di ogni altro nostro spettacolo, ha in sé una materia palpitante, viva, che diventa sempre più urgente e ad ogni replica cambia, si muove nell'intercettare il presente. I modi in cui raccontiamo influenzano il nostro pensiero che ha impatto sul nostro modo di relazionarci ai temi dei cambiamenti climatici e della giustizia sociale. Il teatro è fatto di parole ma ancor più di corpi che sulla scena dialogano con il pubblico raggiungendolo sul piano emotivo. Saluti dalla Terra vorrebbe essere un invito a rientrare in noi stessi e prendere coscienza».
Lo spettacolo è stato realizzato con le musiche originali di Antonella Talamonti e Gaetano Nenna.
«La drammaturgia musicale lavora sulle tracce – precisa Antonella Talamonti - voci degli animali che stanno scomparendo, voci della protesta e dell’indignazione, suoni dei materiali che hanno inquinato il mondo. E poi saluti in tante lingue e musiche tradizionali di diversi Paesi della Terra che vengono dal Golden Record, un disco per grammofono inviato nel 1977 a bordo delle due sonde spaziali Voyager. Nello spettacolo ascoltiamo suoni che ora stanno viaggiando a 19,349 miliardi di chilometri dal sole. Per riportare il nostro sguardo sul pianeta e ricordarci di quello che è: un pallido puntino blu nell’Universo di cui prenderci cura, perché è tutto quello che abbiamo».
«Ventiquattro quadri, un conto alla rovescia, antidoto contro lo scoraggiamento e la vuota rassegnazione – conclude Bernardino Bonzani - frammenti di teatro dove abbiamo cercato di mettere in scena senza retorica, a volte in modo spiazzante e ironico, paradossi, situazioni, porzioni di vita e metafore, a volte per bocca di personaggi del quotidiano. Queste scene dovrebbero porre le spettatrici e gli spettatori in condizione di riflettere e riflettersi, di domandarsi se sia possibile un cambio del proprio stile di vita, individuale e collettivo».
Saluti dalla Terra nasce come processo partecipato: l’incontro con i giovani dei Fridays For Future l’ha arricchito di sguardi interessanti e necessari.
Lo spettacolo si è nutrito dei video di Alessandro Scillitani e degli allestimenti essenziali e iconici di Franco Tanzi. Disegno luci Lucia Manghi.
Saluti dalla Terra è interpretato da Monica Morini e Bernardino Bonzani insieme a Lucia Donadio, Gaetano Nenna ed Samuele Zammarchi: «Il rischio, parlando di emergenza clima, è di fermarsi ancor prima di iniziare. Di non agire. Forse, come il Barone di Münchhausen, ci salveremo dalle sabbie mobili tirandoci fuori per i capelli. Greta e milioni digiovani si muovono e chiedono un cambiamento radicale. La Terra non ci appartiene, siamo noi che apparteniamo alla Terra».
Ingresso intero € 12, ridotto € 10.
Il Teatro Municipale si trova in via Roma 16 a Costigliole d’Asti (AT).