"NATALE CON VIVALDI" a Cordenons con Accademia Naonis e Coro - 1 dicembre 2024

Quest’anno per l’Accademia Musicale Naonis sarà un “Natale con Vivaldi”, come si intitola il concerto corale e strumentale che sarà proposto in occasione delle Festività 2024. Com’è ormai consuetudine, questo appuntamento vede impegnati, insieme all’Orchestra Naonis, anche alcuni importanti gruppi corali del territorio, in questo caso l’Ensemble Armonia di Cordenons, diretto da Patrizia Avon, la Corale Vincenzo Ruffo di Sacile, diretta da Alberto Pollesel, il Coro Femminile Euphonia di Venezia-Mestre, diretto da Elda Schiesari e l’Insieme Vocale Città di Conegliano, diretto da Laura Fabbro. Domenica 1 dicembre alle 16.30 nella Chiesa di Santa Maria Maggiore di Cordenons questo ensemble vocale e strumentale, con Alberto Pollesel nella veste di maestro direttore e concertatore, eseguirà musiche dal repertorio del compositore veneziano, scelte tra pagine di grande effetto, che metteranno in luce anche i solisti di questo grande evento natalizio. Il programma comprende il Concerto in Sol minore per due violoncelli, archi e basso continuo RV 531, con le prime parti affidate a Alan Dario e Paolo Carraro, l’Aria “Agitata infido flatu” dall’oratorio “Juditha triumphans” RV 644, il “Beatus Vir” RV 598 e il “Gloria” RV 589, che vedranno solisti i soprani Lucia Bettoli e Vania Marzona, e il mezzosoprano Monica Falconio, mentre al basso continuo siederà Davide Toffolo, organista della Cattedrale di Concordia Sagittaria.Il concerto, offerto a ingresso libero grazie al sostegno del Comune di Cordenons, della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, ha una dedica speciale, in ricordo di due personalità cordenonesi che si sono distinte in campo sociale e religioso: don Piero Martin (Cordenons 1888-1977) e don Federico Bidinost (Cordenons 1917-1982), fondatori rispettivamente del Villaggio del Fanciullo e della parrocchia di Nave di Fontanafredda. Due figure molto amate per l’impegno, l’empatia, il servizio nei confronti degli umili, dei giovani in difficoltà e delle proprie comunità d’appartenenza e di servizio.