“Ginger e Fred” duro e malinconico capolavoro felliniano trova la sostanza del palcoscenico grazie a Monica Guerritore che ne è protagonista con Massimiliano Vado, nonché regista e che ne ha firmato anche l’adattamento. Lo spettacolo è ospite della stagione Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia da giovedì 15 a domenica 18 febbraio.
È la vigilia di Natale. Nel piazzale deserto entra in scena un gruppo personaggi spaesati. Chi regge la testina con la parrucca, chi la valigia con l’abito di scena, chi un cilindro da frac avvolto in carta velina, gli attrezzi del mestiere. Sono lì per partecipare allo show di Natale di una televisione privata. Sullo sfondo si intravede la vetrata di un albergo e l’insegna luminosa di una discoteca anni Ottanta, qualche lampadina colorata ricorda una festa che è finita. I nostri protagonisti, scritturati come ospiti per lo show di Natale di una televisione privata, sono emozionati per la serata che liporterà sotto le luci dei riflettori. Quello che non sanno è che, derubricati alla voce “materiale di varia umanità”, sono necessari a mandare avanti l’ingranaggio spietato della televisione commerciale, riempiendo i buchi tra una pubblicità e l’altra. Nella notte, e poi in sala trucco, prima che il teatro stesso, pubblico compreso, diventi lo studio dello show e il Presentatore, come ilDomatore di un circo, li faccia entrare come bestie ammaestrate, questa piccola umanità fatta di personaggi bizzarri e imperiosi, pavidi e coraggiosi, si imporrà intenerendo il pubblico per la realtà delle loro vite fatte di solitudine, piccole ambizioni e basse aspirazioni, menzogne e confessioni improvvise, tutto comico e tragico allo stesso tempo, nell’esaltazione di un giorno “straordinario”.
«È nell’osservazione di questo piccolo popolo, nella comprensione, nella partecipazione alle loro vite disvelate durante le ore di attesa, nella loro umanizzazione prima di essere usati come ‘caricature’ e spediti al massacro, che emerge la pietas che spinge Fellini a scrivere e dirigere Ginger & Fred» scrive Monica Guerritore. «Il mondo di Fellini è illusione e suggestione. La scena non descrive ma allude, indica uno spazio ‘altro’: le luci di una festa finita da tempo, le insegne diuna discoteca riminese, l’Eden Rock. È quello il mondo che accoglie Ginger e Fred. E che ne racconta la fine».
Amelia e Pippo, Ginger e Fred, sono tra loro, ma per loro è diverso: era il loro talento a essere ammirato, a brillare sotto le luci dei riflettori, prima che Ginger rinunciasse lasciando Fred solo e spaesato. Si ritrovano qui, cercheranno di riannodare quel “filo nascosto”, ritrovare la luce… balleranno… e per un momento ritroveranno la bellezza e l’intimità di un tempo, ma solo per un momento. Il loro mondo fatto di Incanto, come la luna di carta che Fred ha chiesto al macchinista di far apparire magicamente durante il ballo, non c'è più; la vede per un attimo, traballante, che viene calata dai macchinisti, per essere chiusa in un baule durante lo smontaggio. La serata è finita.
“Ginger e Fred” va in scena alla Sala Assicurazioni Generali dall’15 al 18 febbraio. I biglietti sono disponibili alla Biglietteria del Politeama Rossetti e nei circuiti consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: www.ilrossetti.vivaticket.it Informazioni sul sito www.ilrossetti.it e 040.3593511.