da venerdì 1° marzo “La Scena delle donne” riparte nel pordenonese con un’anteprima della XX edizione

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da venerdì 1° marzo “La Scena delle donne” riparte nel pordenonese con un’anteprima della XX edizione

Dal 1° marzo “La Scena delle donne” riparte nel pordenonese con un’anteprima della XX edizione: 8 appuntamenti tra reading in omaggio a Michela Murgia, spettacoli teatrali e una performance

Si scaldano i motori in Friuli Venezia Giulia per la ventesima edizione della rassegna di teatro femminileLa Scena delle donne” diretta da Bruna Braidotti, organizzata dalla Compagnia di Arti&Mestieri e realizzata con il contributo del MiC, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Fondazione Friuli, il Comune di Pordenone, il Comune di Cormons, il Comune di Fontanafredda, il centro antiviolenza Voce Donna Onlus Pordenone, e con il partenariato di Associazione L’Istrice, di Il Deposito (Capitol Pordenone) e di Cinemazero.

In attesa degli eventi culminanti della rassegna previsti in ottobre, l’edizione 2024 parte con un’anteprima in otto appuntamenti, in altrettanti luoghi di Pordenone e provincia, che si avvicenderanno nel mese di marzo. Si comincia venerdì 1° marzo al Teatro Comunale di Cormons (ore 20.45) con l’ultimo lavoro della Compagnia di Arti&Mestieri, “Da uomo a uomo - una conversazione/provocazione sulla violenza maschile contro le donne” di Bruna Braidotti. In scena Francesco Cevaro e Paolo Mutti presentano una sorta di conferenza-spettacolo interattiva, e a tratti ironica, sulla cultura patriarcale che sta alla base della disparità di genere. Mercoledì 20 marzo la tournée dello spettacolo proseguirà a Fontanafredda, dove andrà in scena presso la Biblioteca Comunale (ore 18.30).

Giovedì 7 marzo alle 18.00 presso Cucina33 (via XXX aprile, 4) a Pordenone è in programma il primo di tre Aperitivi con letture curate da Bruna Braidotti, Bianca Manzari, Monica Gizzi, Tania Recca, Flavia Berti e in omaggio alla scrittrice e attivista scomparsa nel 2023 Michela Murgia, di cui si leggeranno estratti, da “Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe” (M. Murgia e C. Tagliaferri, Mondadori 2019) e “Stai zitta / e altre nove frasi che non vogliamo sentire più” (Einaudi 2021). Altri reading sono in programma sabato 9, alle 16.00, presso il Centro commerciale Meduna (Via Musile 9/32, Pordenone) e mercoledì 13 alla Caffetteria d’Arte (viale Marconi 40, Pordenone) alle 18.00.

L’8 marzo, per la Giornata Internazionale della donna, andrà in scena, in collaborazione con il Comune di Chions, a Villa Perotti in via S. Giuseppe 1 (ore 20.45), “Italia. Le donne italiane al voto”, spettacolo vincitore del Premio Donne e Teatro 2007, la cui giuria definì «un notevole e raro esempio di teatro civile osservato con occhio femminile». Una storia di democrazia e speranza scritta e interpretata da Bruna Braidotti, affiancata in scena da Bianca Manzari.

Ospite speciale di quest’anteprima è la giovanissima attrice barese Lucia Raffaella Mariani, vincitrice nel 2018, a soli 18 anni, del prestigioso Premio Hystrio alla vocazione-Ugo Ronfani. Va in scena giovedì 14 marzo al Capitol di Pordenone (ore 20.45) il suo primo monologo, “Freevola – confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione”, arrivato semifinalista al Premio Scenario 2023. La “signorina” Mariani sale sul palco per partecipare a un concorso in cui ha un'ora di tempo per farsi amare dal pubblico per ciò che è. Parte un gioco aperto con gli spettatori, chiamati a essere responsabili dei propri giudizi attraverso segnali di gradimento o di disapprovazione; nel tentativo di essere irresistibile, sopraffatta dalle sue insicurezze e fragilità, non può fare altro che dare il via a una confessione tragicomica, frammentata, poetica sul dovere di piacere. «Questo spettacolo – scrive Lucia Raffaella Mariani – è un urlo generazionale per chi vuole essere Freevola».

Oltre agli spettacoli e alle letture, ci sarà sabato 16 marzo presso la sede della Compagnia di Arti&Mestieri (Largo Cervignano 71, Pordenone) una performance di Playback Theatre, forma speciale di teatro in cui i partecipanti narrano i propri vissuti e poi li rivedono messi in scena da altri in un clima di non-giudizio e di parità. In questa occasione sarà affrontato il tema della libertà di sguardo, in particolare in riferimento all’essere e al non essere donna, per una visione allargata del femminile oltre ogni preconcetto.

Dopo l’anteprima di marzo, “La Scena delle donne” proseguirà a maggio con una sessione dedicata a Eleonora Duse nel centenario dalla sua morte

e.l.