Wanda Lombardi, scrittrice e poetessa è nata e vive a Marcone (Benevento), pittoresca cittadella dell’Alto Sannio. Laureata in Pedagogia ha insegnato materie letterarie nelle scuole secondarie. Ha partecipato a concorsi letterari, nazionali e internazionali ottenendo numerosi riconoscimenti. Fa parte di Accademie e Associazioni Culturali.
Come scrive Enzo Concardi nelle note introduttive «I saggi critici su Wanda Lombardi compresi quelli da me scritti che dovrò autocitare analizzano la sua opera con la lettura delle strutture interne dei testi, sia con una visione diacronica, ovvero che ne osservano lo sviluppo attraverso il tempo. Oggi il critico si muove sempre di più in una direzione gnoseologica, cercando di non essere semplicemente un “recensore” che emette giudizi solo estetici, ma uno studioso specialista che agisce anche con metodi scientifici cognitivi senza ricadere nell’errore del dogmatismo».
Nella lirica Come vivere la Lombardi scrive: «Vivere nella speranza / e con l’ardore dei vent’anni / non perdere mai di vista gli ideali / dimenticare il male / comunicare, amare / per avere la serenità interiore / per sentirsi parte / di una felicità grandiosa / che conduceall’eterno, / sublime Creatore». Nei suddetti versi connotati da religiosità, misticismo e coscienza etica, la poetessa vince il suo pessimismo di fondo e si proietta in una felicità grandiosa e senza paura nella figura di Dio Creatore che oltre a essere onnipotente e onnisciente potrebbe essere inteso in senso immanente come «centro di gravità permanente che non fa cambiare idea sulle cose e sulla gente» per citare il testo di Franco Battiato della famosa canzone.
Nel leggere i saggi ci rendiamo conto tra l’altro della cifra distintiva della poetica di Wanda che è tout-court neolirica e caratterizzata spesso da risvolti mistici e nella fiducia nei sentimenti autentici.
Il suo è un poiein, che va completamente fuori dal coro della produzione poetica contemporanea, nella sua intrinseca chiarezza perché i poeti del nostro tempo si esprimono prevalentemente tramite sperimentazioni e neo-orfismi connotati da complessità e spesso oscurità mentre questa poesia nella sua esemplare limpidezza si legge ed è scritta come sibeve l’acqua ed è comprensibile a partire dalla prima lettura, cosa che quasi mai accade.
Pare d’intravedere in questi versi una tensione verso la linearità dell’incanto, una leggerezza e una notevole icasticità.
Molto composito è il discorso del curatore che ha assemblato i saggi critici tutti connotati da una fortissima acribia per analizzare a trecentosessanta gradi la produzione poetica della Lombardi. In questa sede, nello spazio di una recensione, è assolutamente impossibile soffermarsi su tutti i saggi del volume tutti densissimi e caratterizzati dai diversi metodi della critica letteraria nei loro approcci testuali.
Globalmente emerge dal materiale esaminato la figura di una poetessa che nei suoi versi sintetizza un discorso esteticamente valido e carico di bellezza e fascino nutrito, come si diceva, da misticismo e anche da un grande amore per la natura e per la vita nel passare da un forte pessimismo diverso da quello cosmico di Leopardi e più privato e personale ad un ottimismo che ha qualcosa di sublime ed estatico come si evince dalla poesia citata nel gettare l’ansia e l’angoscia proprio su Dio che diviene salvezza e conseguentemente gioia proprio perché ha donato la vita.
Recensione di Raffaele Piazza