Time in Jazz nastri di partenza: da domani (venerdì 8 agosto) fino a sabato 16, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu vive la sua trentottesima edizione con un programma particolarmente ricco e sfaccettato; l'epicentro è, naturalmente, la sua storica culla, Berchidda (Ss), il paese natale del trombettista, ma come sempre sono tanti i centri e le località del nord Sardegna in cui il festival si snoderà in un itinerario che è insieme artistico e territoriale: Alà dei Sardi, Arzachena, Banari, Bortigiadas, Budoni, Loiri Porto San Paolo, Oschiri, Ozieri, Porto Rotondo, Posada, San Teodoro, Sant'Antonio di Gallura, Tempio Pausania, Viddalba.
"What a Wonderful World" è il titolo che caratterizza questa edizione, omaggio all'iconica canzone resa celebre da Louis Armstrong nel 1968: un inno alla bellezza e alla speranza, oggi più che mai necessario in questi tempi difficili. «Anche a noi piace pensare che il mondo sia luminoso e bello da vivere – commenta Paolo Fresu – Crediamo che la musica e l'arte abbiano la forza di trasformarlo, di dipingerlo a colori. È per questo che abbiamo scelto What a Wonderful World come filo conduttore, in continuità ideale con le edizioni precedenti dedicate a Rainbow, Futura e A Love Supreme.»
Protagonista, come sempre, la musica. Nelle cinque serate in programma a Berchidda, da lunedì 11 a ferragosto, si avvicenderà sul "palco centrale" del festival, in Piazza del Popolo, un nutrito cast di artisti di caratura internazionale: Stefano Bollani con il Danish Trio, Enrico Rava con i Fearless Five, Danilo Rea in piano solo, il trio Mare Nostrum di Paolo Fresu, Richard Gallianoe Jan Lundgren, Ze in the Clouds, i danesi Svaneborg Kardyb e Trentemøller. A Les Amazones d'Afrique il compito di suggellare le serate berchiddesi nella tradizionale festa di Ferragosto, immancabile abbraccio tra Time in Jazz e il suo pubblico, con la piazza del Popolo aperta all'ingresso gratuito.
Tanti i nomi di spicco anche nelle varie tappe fuori Berchidda: nel circuito del festival gireranno infatti artisti come Nick The Nightfly, Simona Molinari, Ivan Segreto, Stefania Tallini e Franco Piana, Bebo Ferra e Salvatore Maiore, Christian Mascetta, DayKoda, il Duo Bottasso, Eleonora Strino in trio, Ettore Fioravanti col quartetto Opus Magnum, i Freak Motel, il trio Hobby Horse di Dan Kinzelman, Joe Rehmer e Stefano Tamborrino, Pietro Lussu e Felice Montervino con il loro reading musicale "Un anno sull'Altipiano", il duo Madera Balza di Monica Demuru e Natalio Mangalavite, Matteo Paggi con il suo progetto Words. A Paola Turci spetta invece il compito di tenere l'immancabile concerto in omaggio a Fabrizio De André a L'Agnata, in quella che è stata la residenza del cantautore genovese: un appuntamento, come ogni anno, già sold out. Altro "classico" di ogni edizione del festival, la traversata marittima in musica dal porto di Livorno a quello sardo di Golfo Aranci su una nave della Sardinia Ferries; a bordo il quintetto di fiati e percussioni Mefisto Brass.
Non mancheranno poi le note della Banda Musicale "Bernardo De Muro", autentica istituzione del paese con la direzione di Corrado Guarino e Domenico Delrio, e l'incontro con la musica tradizionale sarda, ma sempre in chiave originale, con un originale meeting di organettisti: Totore Chessa, Mariantonietta Bosu, Giacomo Vardeu e Pierpaolo Vacca; quest'ultimo sarà presente anche alla direzione di Time After Time, lo spazio dopo concerto, ogni sera con un ospite diverso: Menion, Marta Loddo, Ze in the Clouds, Gavino Riva col suo trio. E, a suggellare ogni serata berchiddese, i dj set di Renton.
A precedere i concerti in piazza, ritorna il FestivalBar, la mini rassegna ospitata dai bar di Berchidda, quest'anno tutta al femminile con le cantautrici Sista Namely e Mazulco, con Gold Mass, autrice e produttrice di musica elettronica, e con TVS, flautista, musicista elettronica, compositrice, producer e dj.
E non è tutto, perché il 5 e il 6 settembre – novità inedita nella storia quasi quarantennale del festival – il cartellone prosegue sotto il titolo "What a Wonderful World in September", con due giornate di attività negli spazi all'aperto di "Sa colte 'e su 'oltiju", il giardino accanto a Sa Casara, l'ex caseificio oggi quartier generale di Time in Jazz. Diversi gli appuntamenti in programma: la consegna di un premio alla carriera a un'autentica icona dello spettacolo isolano, Benito Urgu; la presentazione del libro "L'unica via d'uscita è dentro", autobiografia di una delle più celebri e raffinate voci della canzone italiana: Alice; e, naturalmente, spazio alla musica dal vivo con Erica Mou, John De Leo con i Jazzabilly Lovers, Francesca Tandoi in duo con Stefano Senni, Paolo Fresu in trio con Nguyên Lê e Bojan Z, un omaggio in parole e musica alla grande artista sarda Maria Lai proposto da Angelica Perra, Gianluca Pischedda, Massimo Satta e Moreno Pisano, e i dj set di Renton e di Dj Cris.
Ma Time in Jazz non è solo musica: è un'esperienza che si muove tra suono e paesaggio, arte e pensiero, emozione e impegno; è un festival che attraversa linguaggi e generazioni proponendo, oltre ai concerti, anche mostre, presentazioni di libri e incontri con gli autori, iniziative ambientali, momenti enogastronomici e l'immancabile sezione dedicata ai bambini: Time to Children.