VENI, VIDI, VICI: FRANCESCO ARAGNO DETTA LEGGE AL RALLY DEL FRIULI

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VENI, VIDI, VICI: FRANCESCO ARAGNO DETTA LEGGE AL RALLY DEL FRIULI

Il ligure, in coppia con Giancarla Guzzi, vince tutte le prove speciali e si aggiudica il 59° Rally del Friuli – Bernardino Marsura si è imposto nell’Alpi Orientali Historic.

Aragno - Guzzi

Il motto latino di Giulio Cesare “veni, vidi, vici” (letteralmente "Venni, vidi, vinsi") esplica efficacemente la vittoria di Francesco Aragno del 59° Rally del Friuli andato in scena nello scorso caldissimo fine settimana nelle valli del Natisone e del Torre. Il savonese, coadiuvato da Giancarla Guzzi sul sedile di destra della loro Skoda Fabia Rally 2 evo, è venuto in Friuli con l’intenzione di fare bottino pieno e aggiudicandosi tutte le sei prove speciali in programma è salito meritatamente sul gradino più alto del podio di Cividale.

Aragno - Guzzi
De Sabbata - Barbiero

La gara, valida come primo appuntamento della Coppa Rally di Zona 5, vedeva al via numerosi concorrenti locali desiderosi di primeggiare nella propria terra ma Francesco Aragno ha fin da subito imposto un passo imprendibile senza lasciare alcuna possibilità agli avversari. L’unico che in qualche modo è riuscito a rimanere nella sua scia è stato il friulano Matteo De Sabbata che affrontava il rally di casa con la - per lui nuova - Skoda Fabia Rally 2 evo, affiancato come di consueto da Giulia Barbiero; il friulano, per nulla intimorito dalla cavalleria della vettura, ha portato a termine una gara strepitosa classificandosi infine in seconda posizione assoluta a 39.4 secondi dal vincitore.

De Sabbata - Barbiero

Un pochino più distanziati gli altri inseguitori, nell’ordine: Efrem Bianco e Dino Lamonato, Nicola Cescutti e Paolo Cargnelutti, Gabriele Beltrame e Carlotta Romano, Giampaolo Boria e Denis Piceno, Dimitri Tomasso e Matteo Turatti, con Burak Cukurova e Burak Akcay a chiudere l’elenco dei piloti che alla guida delle Skoda Fabia hanno monopolizzato le prime otto posizioni della classifica.

Bianco - Lamonato
Cescutti - Cargnelutti
Beltrame - Romano
Boria - Piceno
Tomasso - Turatti
Cukurova - Akcay
Miano - Santana

Gara strepitosa anche per Simone Miano che ha piazzato la sua Renault Clio S1600 al nono posto assoluto, primo fra le due ruote motrici e primo – ovviamente - di classe S1600; da rilevare che Miano ha ripreso in mano il volante dopo una dozzina di anni e che al suo fianco a dettargli le note c’era la moglie, Daylis Santana, fresca di licenza e di corso navigatori superato brillantemente qualche mese fa.

Una grande soddisfazione per il pilota di San Pietro al Natisone che sulle strade di casa ha portato con disinvoltura una macchina non semplice come la Clio S1600 raggiungendo un risultato eccellente.

Bearzi - Chialina

Chi avrebbe qualcosa da recriminare contro la cattiva sorte è Matteo Bearzi, con Janira Chialina alle note, penalizzato da una foratura della sua Skoda Fabia evo sul primo passaggio della PS “Canebola-Masarolis” e precipitato in 25esima posizione finale da nono che era; numerosi gli anti-taglio collocati sul percorso (dispositivi posizionati ad interno curva per evitare di sfruttare il bordo strada per tagliarle) ma dove non erano presenti i concorrenti utilizzavano il bordo strada per “limare” quanto più possibile i tempi di percorrenza con il risultato però di creare solchi e sporcare l’asfalto mettendo in difficoltà i piloti a seguire con anche il rischio anche di incorrere in forature.

De Cecco - Sincerotto

La gara di casa non ha portato bene neppure al manzanese Claudio De Cecco, uno dei protagonisti più attesi al Rally del Friuli, che dopo il regolare svolgimento dello Shakedown, sabato pomeriggio non ha preso il via per problemi elettrici alla sua Hyundai i20; per l’occasione il driver di Manzano aveva ricomposto l’equipaggio storico De Cecco-Sincerotto ma pure con loro la sorte non è stata benigna.

Martinis - Boi
Doretto - Budoia
Serini - Pessot

Ha chiuso la Top ten il “finnico” cordenonese Fabrizio Martinis, navigato da Valentina Boi, che ha conquistato la classe RC4N/RALLY4 con la sua Peugeot 208, seguito dal giovane Matteo Doretto su vettura analoga con Andrea Budoia alle note, e dalla poco agile Mitsubishi Lancer Evo IX di Stefano Serini e Andrea Pessot, soddisfatti per aver portato in buona posizione una vettura che non è particolarmente agevolata in questa gara. Grandissima soddisfazione anche per il locale Massimiliano Cudiz, con Andrea Chiuch sul sedile di destra, che prende il volante in mano raramente e nella gara di casa ha pensato solo a divertirsi senza guardare il cronometro ma che ha comunque infine chiuso in buona 13esima posizione assoluta.

Altro risultato da incorniciare è stato quello di Alex Paveglio che, con Davide Naccari a dettargli le note, ha portato la piccola Peugeot 106 S16 in 17esima posizione assoluta.

Paveglio - Naccari
Agosto - Tomasetig
Un particolare dall'assistenza, situata quest'anno negli ampi spazi della caserma dismessa "Francescatto" di Cividale, ove erano previste anche partenza e arrivo della gara
Un momento di relax all'assistenza

I due giorni di gara sono stati caratterizzati da temperature prettamente estive che hanno reso difficile la vita agli equipaggi rinchiusi negli abitacoli, il gran caldo ha poi anche creato difficoltà ai motori delle vetture provocando qualche ritiro per surriscaldamento, ritiri anche per numerosi altri guasti meccanici e alcune uscite di strada, per fortuna incruente.

Cont - Chiuch, ritirati per surriscaldamento del motore
Cossettini - Michelutti. costretti al ritiro per rottura della corda frizione
Minisini - Guion, costretti al ritiro per problemi al cambio

In coda al Rally del Friuli, come da tradizione, sono partite anche le vetture iscritte al 28° Rally Alpi Orientali Historic, le “storiche”, come vengono chiamate, hanno dato spettacolo lungo il tracciato che sabato ha interessato le valli del Natisone, con il mitico passaggio al “Trivio”, e nella giornata successiva sono saliti a Valle di Soffumbergo per poi scendere dal versante opposto e poi affrontare la famosa salita di Canebola per scollinare ai quasi mille metri di Madonnina del Domm e tuffarsi in picchiata verso la località di Masarolis. Il percorso era analogo sia per le vetture moderne che quelle storiche ma queste ultime, in virtù del regolamento del CIRAS, hanno effettuato un passaggio in più sulle prove divertendo gli spettatori che hanno affollato i punti più spettacolari.

Marsura - Lizzi
Mannino - Consiglio
Musti - Zanet

Fra le storiche si è imposto Bernardino Marsura che a bordo della sua Porsche 911 RS e coadiuvato da Paolo Lizzi alle note ha lottato a lungo con Natale Mannino (navigato da Roberto Consiglio) su vettura analoga e la Porsche 911 SC di Matteo Musti e Masha Zanet , con questi ultimi che infine sono saliti sul secondo gradino del podio.

Pirollo e Cunico all'arrivo di Cividale

L’Alpi Historic è stato impreziosito anche dalla presenza del mitico equipaggio Gianfranco Cunico-Luigi Pirollo che ha dovuto però accontentarsi del quarto posto finale.

Romano - Pontoni
Muradore - Petrigh
Pulz - Rivis

Buon quinto l’equipaggio friulano Andrea Romano – Mauro Pontoni (BMW M3 E30), seguiti dal cividalese Rino Muradore, sempre veloce sia nelle salite che nei rally, affiancato da Alex Petrigh su Fors Escort RS. Fra gli equipaggi locali segnaliamo l’undicesimo posto di Alessandro Pulz e Andrea Rivis (Ford Sierra Cosworth) ed il quattordicesimo di Stefano Sbalchiero – primo di classe 3/2/1150 – su Fiat 127, navigato da Miriam Iuretig felicissima al traguardo per lo strepitoso risultato ottenuto nella gara di casa.

Sbalchiero - Iuretig
La bellissima Fiat 131 Abarth di Regazzi - Peruzzi
Onnipresente all'Alpi l'"azzurrina" di Vigna - Buzzi

Tutte le classifiche, elaborate dalla FIC, al seguente link https://rally.ficr.it/#/RAL/programma/59%C2%BA%20RALLY%20FRIULI%20VENEZIA%20GIULIA%20-%2028%C2%BA%20ALPI%20ORIENTALI%20HISTORIC/2024/204/14/1

Dario Furlan - #darionnenphotographer