Dal Castello di Spessa al Castello di Miramare
Fine settimana con i “Concerti al Castello”
Venerdì 12 e sabato 13 maggio
Musica nelle corti europee & una Suite di Baci
Prosegue con successo la rassegna concertistica di primavera “Concerti al Castello” dell’”Associazione culturale Arte e Musica” diretta dalla pianista e docente Helga Anna Pisapia. I programmi cameristici pensati per questo fine settimana coniugano, con ospiti di rilievo, la musica dei grandi compositori del Settecento e la contemporanea.
Il concerto di venerdì 12 maggio è al Castello di Spessa a Capriva del Friuli, con inizio alle ore 18 (ingresso ad offerta, necessaria la prenotazione scrivendo a [email protected]). Nel cuore del Collio goriziano, nella reggia che fu dimora dei signori della nobiltà friulana come i Dorimbergo, i Rassauer e la famiglia Della Torre Valsàssina, il duo composto dalla pianista Flavia Brunetto e dal violinista Silvano Minella eseguirà un programma di Sonate dal titolo “La musica nelle corti europee”. Di Antonio Vivaldi la “Sonata in la maggiore” op. 2, n. 2, di Bach quella in si minore Bwv 1014, del coetaneo Haendel l’op. 1 n. 4 ed infine di Mozart la “Sonata in si bemolle maggiore” Kv 454. Finale così voluto per ricordare che il Castello di Spessa ospitò nel corso del Classicismo, tra varie personalità illustri, anche il seduttore avventuriero Giacomo Casanova ed il librettista Lorenzo Da Ponte, con cui il genio di Salisburgo lavorò nella stesura di capolavori quali “Nozze di Figaro”, “Don Giovanni” e “Così fan tutte”.
Il duo ospite è composto da interpreti di nomea che si ritrovano nei “Concerti al Castello” per concerti esclusivi. Si esibirà con il suo violino Mattia Albani del 1695 Silvano Minella, violinista cresciuto nella rinomata scuola di Franco Gulli all’Accademia Chigiana, artista che si è esibito in templi riconosciuti come la Carnegie Hall ed il Teatro alla Scala, oltre che nei più noti festival internazionali. Con lui duetterà la pianista friulana Flavia Brunetto, direttrice del Conservatorio Tomadini di Udine, perfezionata con didatti illustri come Demus, Panhofer e Campanella. Tiene tournée in varie città e capitali d’Europa, Stati Uniti e Giappone, sia come solista che con grandi compagini come l’Orchestra Filarmonica di Zagabria, l’Orchestra di San Pietroburgo, il Collegium Musicum ed il Tokyo Strings Ensemble.
Sabato 13 maggio la rassegna “Concerti al Castello” ritorna con un nuovo concerto alla Sala del Trono del Castello di Miramare, con inizio alle ore 20 (unica sede di concerti con ingresso a pagamento; per informazioni e prenotazioni: [email protected]). Ospite il pianista e compositore Maurizio Mastrini, a Trieste con una tappa attesa del suo tour internazionale dal titolo “Baci”. Il concerto si svilupperà in un ciclo di quattro “Suites” dal lui composte, ognuna delle quali è formata da un trittico di brani. Ogni capitolo di ciascun quadro sonoro porta un titolo: “Baci”, “Lockdown”, “Hugs”, “Passion”. È un viaggio sonoro che racchiude le sue esperienze compositive in varie città del mondo, da Perugia a San Paolo del Brasile, passando per Colonia, Los Angeles, New York e L’Avana. Definito dalla critica “il fenomeno”, un ibrido tra genialità e pazzie, Maurizio Mastrini si è esibito in tutti i continenti, tanto da contare negli ultimi dieci anni 770 concerti ed oltre 32 milioni di ascolti solo su Spotify, rientrando così tra i pianisti italiani ad avere il numero più alto numero di download e streaming sul web.
Le sue composizioni sono un anello di congiunzione tra i canoni classici della musica e la nuova musica classica contemporanea, caratterizzate da uno studio di ricerca colto ed emozionale che si fonde, in alcune fasi, con la dodecafonia, ma senza recepire la durezza armonica di quest’ultima. Nella sua ricca produzione live e discografica, molte composizioni sono minimaliste, altre hanno una concezione matematica, alcune sono fatte di pochissime note, in quanto «anche poche note possono far emozionare e far piangere una persona», sostiene il maestro, altre invece presentano una tale abbondanza di suoni da far pensare a un’orchestra. Nel suo corposo carnet di composizioni ha scritto nel 2001 l’opera lirica più breve al mondo della durata di 3 minuti e 20 secondi inserita nel guinness dei primati dal titolo “Il Bacio” su testo di Sergio Tasso, da cui prende ispirazione anche questa sua ultima tournée. Il suo stile compositivo evidenzia in maniera netta i caratteri essenziali di un linguaggio colto e complesso e al tempo stesso emozionale ed immediato.
Tutte le informazioni sul sito www.associazionearteemusica.it