UDINE – Nel segno di un grande omaggio a George Gershwin e nei 100 anni esatti del capolavoro “Rapsodia in Blu” (12 febbraio 1924) va in scena il Concerto inaugurale dell’Anno Accademico 23/24 del Conservatorio Tomadini di Udine. Appuntamento giovedì 22 febbraio alle 18.30 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per un evento che coinvolgerà oltre 70 musicisti, fra gli allievi del Conservatorio e molti insegnanti chiamati ad integrare l’Orchestra e la Big Band. Sul podio il Maestro Valter Sivilotti, che insieme a Glauco Venier firma anche gli arrangiamenti delle pagine musicali in programma, e ad integrare il generoso Ensemble è in arrivo un grande artista, il pianista Roberto Cappello, noto per aver esordito a soli 6 anni presso la prestigiosa Konzerthaus di Vienna. Nel 1976 gli è stato assegnato il Primo Premio al prestigioso Concorso Internazionale Ferruccio Busoni, che da 25 anni non veniva conferito ad un pianista italiano. Invitato ai più prestigiosi festivals Internazionali come quelli di Besancon, Spoleto, Stresa, Bergamo, Husum, Cappello ha tenuto recitals in Francia, Austria, Svizzera, Germania, Belgio, Spagna, Jugoslavia, Lussemburgo e Ungheria. E’ docente di pianoforte principale presso il Conservatorio Statale di Musica Arrigo Boito di Parma e ha inciso con la Fonit-Cetra, A.M.C., Edizioni Paoline, Acustica. Condurrà la serata la giornalista e critica letteraria Martina Delpiccolo.
La Rapsodia in Blu per pianoforte e orchestra è stata composta in meno di tre settimane da un venticinquenne George Gershwin, nel 1924. Eseguita per la prima volta il 12 febbraio di quell’anno con lo stesso Gershwin al pianoforte, la composizione combina melodie differenti e alterna il linguaggio classico a quello jazzistico. La scelta di questo pezzo permette di festeggiare i 100 della Rapsodia e di riunire tutti i Dipartimenti del Conservatorio Tomadini, per la prima volta simultaneamente coinvolti nel Concerto inaugurale con allievi e docenti. Nella prima parte sarà l’Orchestra a cimentarsi sulle liriche composte dai fratelli Gershwin, George e Ira, per le tavole di Broadway: sfileranno così anche i solisti dei Dipartimenti di jazz, musica Pop/Rock e di canto lirico. All’esecuzione orchestrale si intercaleranno brani affidati alla Big Band. Il programma:prevede un crescendo di scaletta, e si aprirà su liriche di Ira Gershwin: da Someone Oo Watch Over Me, Embraceable You, Fascinating Rhythm e Love Is Here To Stay. Quindi They Can’t Take That Away From Me, per culminare con Summertime (di DuBose Heyward e Ira Gershwin e Rhapsody in Blue, orchestrata da Ferde Grofé, nell’esecuzione del piano solista di Roberto Cappello. Sarà quindi una grande festa musicale per tutto il pubblico udinese, un momento importante di incontro degli allievi e insegnanti con il pubblico, nel segno della buona musica. Al Concerto interverranno il Presidente del Conservatorio Guglielmo Pelizzo e il Direttore Beppino Delle Vedove, già docente presso i Conservatori di Piacenza, Cagliari e Palermo, dal 1998 titolare di cattedra di Organo e Composizione Organistica presso il Tomadini. Info e dettagli: conservatorio.udine.it
George Gershwin, all’anagrafe Jacob Bruskin Gershowitz, è stato uno dei più grandi compositori del Novecento. Autore di centinaia di brani entrati nel repertorio degli standard, utilizzati sia sui palcoscenici di Broadway che nei film di Hollywood, comincia a suonare il pianoforte a dieci anni. La musica è parte integrante della vita della sua famiglia, la sorella Frances è stata una buona interprete e il fratello, Ira Gershwin un ottimo paroliere. L’operetta dal titolo Blue Monday vale a George Gershwin l’attenzione di Paul Whiteman, che presto gli commissiona una canzone di jazz sinfonico da eseguire all’Aeolian Hall di New York. Era il 1924 e tre settimane dopo arrivava Rapsodia in Blu. Fu lo stesso Gershwin a eseguirla al pianoforte per la prima volta il 12 febbraio 1924 all’Aeolian Hall diNew York. Rhapsody in Blue è una straordinaria sintesi di musica popolare e colta, un caleidoscopio di generi che rappresenta la molteplicità delle culture che convivevano nelle metropoli americane degli anni Venti. Orchestrata da Fred Grofé, Rapsodia in Bluè stata concepita per due pianoforti, quindi orchestrata per pianoforte e big band e in seguito trascritta nuovamente per pianoforte e orchestra. Gershwin ha dimostrato che il jazz poteva essere apprezzato dalle platee colte ed esigenti, grazie alla natura sinfonicaimpressa alla partitura.