UDINE – Le nuove geografie del potere, fra deglobalizzazione e questioni internazionali, sono al centro della seconda giornata del festival vicino/lontano, in cartellone a Udine fino a domenica 7 maggio. Di questi temi parlerà domani giovedì 4 maggio (ore 19, Chiesa di San Francesco) il direttore di Limes Lucio Caracciolo, analista geopolitico fra i più autorevoli, in dialogo con la giornalista e scrittrice Luciana Borsatti, fresca autrice per Castelvecchi del saggio Iran. Il tempo delle donne (2023). Introdotto dal giurista Guglielmo Cevolin e organizzato in collaborazione con Historia e LiMes Club Pn-Ud-Ve, l’incontro entrerà nel vivo dell’attualità: le distanze tra Usa, Cina e Russia segnalano la crisi del precedente ordine mondiale a trazione statunitense e allontanano la transizione verso un mondo multipolare istituzionalizzato, e pacifico. In una parola: deglobalizzazione.
A seguire, alle 21, sempre nella Chiesa di San Francesco, la lettura scenica “Due padri” tratta da “Apeirogon”, il libro di Colum McCann vincitore del Premio Terzani 2022: in scena gli attori Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana. A grande richiesta da vicino/lontano 2022, una testimonianza e un messaggio più che mai necessari, in Israele e altrove: abbracciarsi, tenersi la mano, guardarsi negli occhi, ascoltarsi. Due padri e lo stesso dolore, la stessa forza. Parole di odio che provano a diventare parole di pace. Massimo Somaglino, attore, autore e regista teatrale, è direttore artistico del Teatri Stabil Furlan. Alessandro Lussiana collabora stabilmente con la compagnia del Teatro dell'Elfo di Milano. Al festival condurrà la Serata finale del Premio Terzani 2023.
È dedicato alla questione israeliana l’incontro del pomeriggio, “Israele contro Israele” (alle 16.30 in Torre Santa Maria), tema dell’ultimo numero di Limes. Interverrà il direttore della rivista Lucio Caracciolo, in dialogo con il giurista Guglielmo Cevolin, il redattore di LiMes Fabrizio Maronta e il sociologo Nicola Strizzolo. Una analisi che partirà dalle manifestazioni di piazza contro la riforma della giustizia proposta dal Governo Netaniahu, per ampliare lo sguardo sull'area mediorientale, con particolare riferimento a Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Egitto, senza trascurare il ruolo degli Stati Uniti.
Sempre domani, alle 18.00 in Torre di Santa Maria si parlerà di “Abitare: una costruzione culturale”, con l’antropologo Andrea Staid in dialogo con Paolo Bon, presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine. "Abitare è naturale, è il primo dei diritti di ogni individuo" – scrisse Jean Nouvel - e Andrea Staid si interroga da sempre su come esercitare questo diritto. Sempre alle 18.00, nel Salone del Popolo, focus sul “Nichilismo del potere nella cultura russa”: il filosofo Ivan Dimitrijevic, docente all’Università di Varsavia e autore di molti saggi, dialogherà con Beatrice Bonato, presidente della Sezione FVG della Società Filosofica Italiana. Lo “scontro di civiltà” presentato da alcuni intellettuali russi come la ragione profonda della guerra contro l’Ucraina suona inquietante, ma in qualche modo aiuta a capire la rilevanza della cultura per la politica. Si partirà da qui per delineare gli aspetti fondamentali dell’ideologia del potere in Russia nel suo debito con la categoria di nichilismo, l’idea di una missione messianica del popolo e l’indifferenza alla vita del corpo.
Sempre alle 18, riflettori su un tema di estrema attualità, “Donne al governo”, nel dialogo tra le docenti di Letterature comparate Sergia Adamo, del comitato scientifico di vicino/lontano, e di Diritto del lavoro Roberta Nunin e la giornalista Fabiana Martini, già vicesindaca di Trieste e autrice del libro Il governo delle donne. Viaggio tra le amministratrici locali italiane (Vita Activa Nuova 2022). Solo il 15% delle città italiane sono guidate da donne: in nessun Comune superiore ai 200 mila abitanti c’è in questo momento una sindaca. Le istituzioni sono ancora dominate da logiche monosessuate. In un viaggio attraverso l’Italia, Fabiana Martini ha intervistato 21 amministratrici locali che, pur nella fatica di frequentare luoghi e tempi a misura di maschio, fanno intravvedere modi diversi di esercitare la responsabilità.
E ancora domani alle 18, nel Sagrato di San Francesco “GO towards”, presentazione del progetto internazionale – di cui la Compagnia Arearea è capofila – che indaga il concetto di confine con il linguaggio universale della danza, alla ricerca di una cultura trans-frontaliera. La presentazione sarà accompagnata dall’azione performativa Crossing line con Roberto Cocconi e i danzatori della Compagnia Arearea.
Il programma completo del festival è online sul sito vicinolontano.it
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