Dal 27 aprile al 5 maggio, organizzata dall’Associazione culturale Triestebookfest in coorganizzazione con il Comune di Trieste e il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
“La nona edizione di Triestebookfest vuole essere un percorso su come sia cambiata la percezione dell’uomo sul mondo animale e vegetale, che ha portato alla consapevolezza di quanto sia necessario trovare con tutte le altre specie del pianeta un modo per convivere nel rispetto reciproco”. Lo ha sottolineato la presidente e direttrice artistica dell’Associazione culturale Triestebookfest, Loriana Ursich, in occasione della presentazione del programma del TBF Festival “What a wonderful world!”, titolo tratto da una nota canzone interpretata per la prima volta da Louis Armstrong nel 1967, concomitante con la “Giornata mondiale del libro 2024”
In programma dal 27 aprile al 5 maggio, organizzata dall’Associazione culturale Triestebookfest in coorganizzazione con il Comune di Trieste e il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il sostegno delle Fondazioni Casali e Fondazione CRTrieste e la media partnership de Il Piccolo, la nona edizione del Festival letterario, dal sottotitolo Letture su uomo e ambiente nel tempo presente (con uno sguardo al passato), prevede oltre una ventina di incontri con autori e giornalisti, due lectio magistralis e tre mostre, performance artistiche e passeggiate culturali nei giardini e parchi della cittàTra le attività collaterali del Triestebookfest anche la seconda edizione del Concorso per Essi, dedicato al giornalista e autore Corrado Premuda e coinvolgerà gli studenti dai 15 ai 18 anni. Il concorso è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Pietro Pittini e la media partnership del Piccolo e sarà presentato il 10 maggio, in occasione dell’inaugurazione del laboratorio/bar intitolato a Corrado, nella sede dello IAL FVG, dove Premuda insegnava.
IL PROGRAMMA
ANTEPRIMA FESTIVAL
L’Anteprima Festival si apre sabato 27 aprile, alle ore 18.00 al Cavò (via S. Rocco) con l’inaugurazione della prima delle tre mostre in programma: Forrest di Opher Thomson, con Massimiliano Schiozzi (evento a cura di Cizerouno).
Forrest (forestiera, foresta, for rest...) è una risposta artistica alla domanda “Dov’è casa?”. Dopo anni di dialogo con persone in luoghi molto diversi, è diventato evidente che la casa sembra essere vissuta come un'assenza, Mancasa. Forrest risponde a questi spaesamenti e spiazzamenti, sfociando in una sorta di libro senza casa 'Canti del Parto'. È un'esplorazione delle distanze tra noi e il nostro habitat e un invito a riflettere sulle diverse mancanze che magari ci potrebbero unire.
Si prosegue domenica 28 aprile, alle ore 17.30 all’Antico Caffè San Marco (via C. Battisti 18) con l’incontro Pane nostro. Grani antichi, farine e altre bugie, in cui l’autore Luigi Cattivelli dialoga con Stefano Minin, Responsabile relazioni istituzionali Coop Alleanza 3.0, partner di Triestebookfest fin dalle prime edizioni.
Luigi Cattivelli ci aiuta a capire perché parlare di varietà antiche o moderne ha poco senso, a scoprire da cosa dipendono le caratteristiche dei diversi frumenti, e a comprendere il valore strategico di questa pianta per il futuro dell'umanità.
Luigi Cattivelli direttore del Centro di ricerca Genomica e Bioinformatica del CREA a Fiorenzuola d’Arda, ha coordinato l’iniziativa internazionale per il sequenziamento del genoma del frumento duro ed è rappresentante italiano nel Research Committee di Wheat Initiative.
Salvare gli animali, salvare noi stessi è titolo dell’evento di lunedì 29 aprile, alle ore 18.00 all’Antico Caffè San Marco, con l'autore Jeff Sebo in dialoga (online) con Alessandro Tavecchio.
Jeffrey Raymond Sebo (nato il 24 febbraio 1983) è un filosofo americano. È professore associato di studi ambientali, direttore del programma MA di studi sugli animali e professore affiliato di bioetica, etica medica e filosofia alla New York University. Nel 2022, ha pubblicato il suo libro “Saving Animals, Saving Ourselves”
Sempre alle ore 18.00 ma al Knulp Bar (viale Madonna del Mare 7°), è in programma l’evento I canti del parto con Opher Thomson.
Un bambino nasce tra due paesaggi vuoti, oriente e occidente, passato e futuro, che si estendono in una foschia lontana, indistinta e inaccessibile, deserto e oceano. CANTI del PARTO viaggia alla ricerca di casa dopo una perdita personale. Ma percorrere paesaggi di perdita collettiva rivela che non c'è modo di tornare indietro, né di andare avanti, senza compianto.
La presentazione de La via selvatica con l'autore Adriano Favole in dialogo con Giovanni Tomasin si tiene martedì 30 aprile, alle ore 18.00 all’Antico Caffè San Marco.
Adriano Favole ci racconta che la ‘via selvatica’ è quella che ci fa scoprire che non siamo solo cultura, che l’essere umano vive delle relazioni che intrattiene con tutti i suoi ‘simili’, dalle api ai vulcani, dalle foreste alle barriere coralline, dalle piante ai funghi che abitano con noi la Terra.
Adriano Favole è professore ordinario di Antropologia culturale all’Università di Torino e Visiting Professor all’Università della Nuova Caledonia, ha insegnato all’Università di La Réunion (Oceano Indiano) e all’Università della Polinesia francese. Ha fondato e dirige il Laboratorio “Arcipelago Europa” dell’Università di Torino. Collabora con “la Lettura” del “Corriere della Sera”.
Giovedì 2 maggio, alle 17.00 nella Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich (via G. Rossini 4), appuntamento con Andreina Contessa, Direttore del Museo Storico e del Parco del Castello di Miramare per un incontro su Ars Botanica. Giardini di carta nella biblioteca di Miramare: Paper gardens in the Miramare library.
La Biblioteca del Castello di Miramare rivela per la prima volta il suo scrigno di libri dedicati a botanica, fiori, piante e giardini. La ricca collezione libraria, consona allo spirito del XIX secolo, si riflette nel giardino vivente che circonda il castello. La biblioteca botanica è un giardino su carta che ci guida in un percorso di sogno e meditazione ideato in un colto salotto aristocratico dell'Ottocento.
Alle ore 17.30 all’Antico Caffè San Marco presentazione de I figli della giungla
con l'autrice Tikuana Tacha.
La vicenda narrata si svolge nel dipartimento di Vaupés, una delle 32 entità territoriali della Colombia. Ha una superficie di 54.135 km², coperta da giungla, con pochi rilievi, alcune colline basse e numerosi fiumi. Il tucano è il simbolo del dipartimento, ricco di flora e fauna. Le comunicazioni vengono effettuate principalmente per via aerea poiché la navigazione sui fiumi è interrotta dalle rapide e le strade sono quasi inesistenti. Le principali risorse economiche provengono dallo sfruttamento delle miniere di oro e uranio e dalle foreste.
Alle ore 18.00 alla libreria Lovat (viale XX Settembre, 20), l’autore di Alberodonti d'Italia Tiziano Fratusdialoga con Sara del Sal.
In un quarto di secolo di dedizione alla scrittura, Tiziano Fratus (Bergamo, 1975) ha sviluppato concetti quali Homo radix, Dendrosofia, Silva itinerante e Umanesimo terrestre che ha avuto modo di approfondire in pubblicazioni edite da alcuni dei maggiori gruppi editoriali italiani, nonché da editori storici quali Laterza e marchi indipendenti. Nomade editoriale, Fratus ha curato rubriche per diversi quotidiani quali Il cercatore di alberi (La Stampa) e ha tenuto personali fotografiche in diverse città e musei mentre la sua poesia è stata tradotta in undici lingue e pubblicata in venti paesi. Collabora col programma Geo di RAI 3 per la serie Grandi Alberi d’Italia