Tre giorni di test con la Hyundai i20 N Rally2 hanno confermato la vocazione della Carnia ad ospitare eventi motoristici
I motori delle auto da competizione hanno rombato nuovamente nelle valli della Carnia portando un po’ di piacevole scompiglio lungo le quasi desertiche stradine che si inerpicano verso borgate un tempo popolose ma che oramai ospitano solo gli irriducibili abitanti che non vogliono abbandonare questi angoli pittoreschi.
Da lunedì 25 marzo il Customer Care del Team Hyundai Motorsport ha eseguito tre giornate di test finalizzate allo sviluppo per la stagione 2024 della Hyundai i20 N Rally2, sessioni effettuate con la collaborazione di Carnia Pistons che ha provveduto a reperire i tracciati ed a mettere a disposizione la logistica per i test.
Due i tratti di strada interessati, il primo nella zona di Lauco, più precisamente dal campo sportivo in direzione Fusea (tracciato spesso utilizzato per la sua bellezza e tecnicità anche dal Rally Valli della Carnia), mentre il secondo a Priuso, sulla strada che porta alla borgata di Caprizi (percorso già utilizzato per i test Toyota del 2021).
I primi due giorni hanno visto all’opera il francese Eric Camilli - abituale frequentatore del campionato European Rally Trophy, ma anche del WRC2 - affiancato per l’occasione da Alexis Maillefert, mentre il terzo giorno la vettura è stata messa a disposizione di Andrea Nucita, stabilmente impegnato nel Campionato Italiano Rally.
La scelta della Carnia per l’effettuazione dei test è stata dettata da più motivi, oltre al fascino che hanno questi luoghi, uniti alla tecnicità dei tracciati e alla professionalità della Carnia Pistons, riteniamo che abbia un po’ influito anche la naturale discrezione del popolo friulano, dei test infatti non erano state diffuse notizie – per ovvi motivi organizzativi - ma il tam tam fra gli appassionati ha fatto comunque trapelare l’evento e più di qualcuno ne ha approfittato per vedere da vicino alcuni passaggi della vettura senza mai però disturbare l’operato del team ne mettere a rischio l’effettuazione dei test.
La giornata soleggiata di lunedì ben si prestava per testare la Hyundai i20 lungo il tracciato di Lauco ma dopo un paio di passaggi la vettura ha accusato un problema che ha impegnato i tecnici per molte ore prima di riuscire a risolvere il problema e far girare nuovamente la vettura; nel pomeriggio, per la gioia di alcuni appassionati che hanno atteso pazientemente la messa in moto della i20, l’equipaggio francese è ripartito effettuando alcuni passaggi che hanno fatto intravedere tutto il potenziale della vettura.
Il giorno successivo le condizioni metereologiche sono andate via via peggiorando ma ciò non ha impedito di continuare lo sviluppo, il paesino di Priuso è risultato più affollato del solito fin dal mattino e il locale esercizio pubblico ha beneficiato della presenza del team e degli appassionati che si sono recati sul percorso per assistere ai passaggi di Camilli. Da rilevare che le esigenze dei pochi residenti o di chi comunque doveva transitare sui tratti interessati dalle sessioni di test non hanno subito disagi in quanto l’ottima organizzazione di Carnia Pistons prevedeva la sospensione temporanea dei test al fine di assicurare la possibilità di transito ai mezzi che ne avevano necessità.
La giornata di mercoledì ha visto invece avvicendarsi alla guida della vettura – come detto – il pilota siciliano Andrea Nucita che ha potuto testare le novità di sviluppo della i20 per questa stagione. Purtroppo, come da previsioni, il meteo è stato piuttosto inclemente con forti scrosci di pioggia che probabilmente hanno un po’ condizionato il test e hanno complicato il lavoro dei meccanici; le difficili condizioni climatiche hanno anche convinto molti appassionati a rimanere a casa ma qualche irriducibile ha comunque sfidato le intemperie e si è recato sul percorso per assistere ai passaggi di Nucita.
I tre giorni di test della Hyundai i20 N Rally 2 si sono conclusi nella serata di mercoledì ed hanno dato riscontri positivi per la stagione agonistica in corso, confermando la bontà della scelta del territorio carnico per lo sviluppo della vettura, territorio che ormai ha nel DNA il cromosoma agonistico.
Dario Furlan - #darionnenphotographer