THIERRY NEUVILLE SORPRENDE TUTTI E VINCE IL 92° RALLY MONTE-CARLO - LE IMMAGINI DEI PROTAGONISTI

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THIERRY NEUVILLE SORPRENDE TUTTI E VINCE IL 92° RALLY MONTE-CARLO - LE IMMAGINI DEI PROTAGONISTI
Thierry Neuville - Martijn Wydaeghe

Sovvertendo i pronostici il belga della Hyundai si impone nella gara più prestigiosa del mondo.

I pronostici erano tutti a favore del Re del Monte-Carlo, sua maestà Sebastien Ogier (9 volte vincitore della gara monegasca) e del figliuol prodigo della Hyundai Ott Tanak che, dopo la parentesi poco fortunata con M-Sport Ford, è ritornato alla guida della berlina coreana, ma a sovvertire i pronostici è stato Thierry Neuville che ha spiazzato tutti salendo sul primo gradino del podio nel Principato di Monaco.

Thierry Neuville

Il belga ha iniziato la gara mettendosi subito in evidenza ma Elfyn Evans e Sebastien Ogier hanno spinto forte nelle prime due sezioni del rally dando la sensazione che sarebbe stata una partita da giocare fra i due alfieri del Toyota Gazoo Racing Team; dalle prime prove del sabato però Neuville ha tirato fuori le unghie artigliando il primo posto della classifica provvisoria, alternato con Ogier con il quale ha duellato a lungo, portandosi infine al comando al termine della giornata.

Elfyn Evans - Scott Martin
Sebastien Ogier

Domenica, nella mattinata conclusiva, ci si aspettava il contrattacco di Sebastien Ogier, che sulle strade di casa rimaneva comunque il favorito, ma un Thierry Neuville in stato di grazia non gli ha lasciato spazio e vincendo tutte le tre Prove Speciali in programma si è aggiudicato il 92° Rallye Monte-Carlo. C’è da dire che l’otto volte campione del mondo Sebastien Ogier nella settimana di gara è stato raggiunto dalla notizia della scomparsa di un parente a lui molto vicino e questo lo avrà sicuramente turbato non permettendogli di rimanere sempre concentrato come necessario in queste situazioni.

Sebastien Ogier

Ritornando un attimo a Neuville, il belga è apparso sempre determinato e aggressivo non commettendo quasi mai errori (a parte una sbavatura su un tratto veloce in discesa che però non lo ha penalizzato più di tanto) a differenze di molti avversari che hanno dovuto fare i conti soprattutto con i tratti ghiacciati del percorso dove alcuni hanno accumulato ritardi difficili poi da recuperare. Con questa vittoria e i punti della Power Stage e delle tre prove vinte domenica (il nuovo sistema di punteggio assegna ulteriori punti al pilota migliore della giornata) il belga è al primo posto della classifica piloti e si candida per la vittoria del titolo.

Sebastien Ogier
La guida di Ogier, a differenza del solito, al Monte è stata spesso sporca e aggressiva 

Ci si aspettava molto di più invece dal tre volte vicecampione del mondo Elfyn Evans, l’alfiere della Toyota a cui la casa giapponese darà tutto il supporto per entrare nell’olimpo dei rally, stante anche la stagione a mezzo servizio di Kalle Rovanpera e Sebastien Ogier. Il gallese aveva iniziato al meglio la gara di apertura del WRC 2024 vincendo le prime due prove speciali e rimanendo in testa fino al sabato mattina, da lì in poi le sue prestazioni non sono state all’altezza dei suoi diretti avversari Ogier e Neuville ed ha iniziato a perdere contatto con il duo di testa fino a terminare ad oltre 45 secondi dal vincitore, non riuscendo a spiegarsi neppure lui cosa stava accadendo. La strada al titolo mondiale si presenta ancora lunga per il gallese.

Elfyn Evans

Il 92° Rallye Monte-Carlo, nonostante il ritorno sulle Alte Alpi, non ha visto la presenza di neve sul tracciato di gara, strade quasi sempre asciutte con alcuni tratti in ombra interessati dal Verglas (il temuto sottile ghiaccio nero) e da lastre di ghiaccio qua e là a rendere difficile la vita di ricognitori e piloti. Proprio su un tratto ghiacciato di alcune decine di metri della SS3 Saint-Léger-les-Mélèzes / La Bâtie-Neuve 1 sono stati scritti i destini di parecchi piloti, primo fra questi Ott Tanak che scivolando sul ghiaccio si è girato perdendo molti secondi preziosi prima di riuscire a ripartire grazie anche alla COMPAGNIA DELLA SPINTA. Altra vittima illustre del tratto ghiacciato è stato Takamoto Katsuta che ha concluso una piroetta sopra un cumulo di neve e arbusti e nonostante il generoso intervento della onnipresente compagnia della spinta ha perso oltre cinque minuti prima di riuscire a ripartire.

La quarantina di secondi persi da Ott Tanak nell’uscita di strada – il cui video sta diventando virale per i numerosi spettatori che scivolano sul ghiaccio accorrendo in suo aiuto - ha compromesso la gara dell’estone che puntava decisamente alla vittoria nella prima gara della stagione al suo rientro in Hyundai, alla fine concluderà solo quarto a quasi due minuti da Neuville.

Ott Tanak
Tanak
Souvenir

Il tratto interessato dalla coltre di ghiaccio ha compromesso poi la gara di moltissimi altri equipaggi – anche dell’italiano Morato - che a turno arrivavano lunghi e si arenavano a bordo strada, la compagnia della spinta è riuscita, comunque non senza difficoltà, a rimettere tutti in strada tranne il francese Bryan Bouffier che è ripartito il giorno successivo con la formula del Super rally. Dopo la diffusione dei video sui social delle uscite di strada nel tratto citato la zona è stata presa d’assalto dagli spettatori desiderosi di assistere ad ulteriori evoluzioni dei piloti nel successivo passaggio pomeridiano rimanendo però delusi in quanto tutti hanno limitato la velocità nel tratto ghiacciato senza correre rischi.

Le prove successive, nonostante l’assenza di neve, hanno invece regalato tanto spettacolo, soprattutto nelle curve sporcate da terra e ghiaia dai tagli dei piloti, condizioni che hanno reso la vita difficile a chi seguiva ma che hanno regalato emozioni agli spettatori che, complici anche le belle giornate e le gradevoli temperature diurne (anche 16°, ndr) hanno affollato le prove speciali sobbarcandosi molti chilometri a piedi – anche nelle ore notturne - a causa della chiusura delle strade spesso molto lontano da inizio e fine prova, confermando che la passione per questo sport non conosce ostacoli.

Il gruppo RallyPorcelly con una buona pastasciutta in prova

L’unico colpo di scena da segnalare nelle prove successive è stata l’uscita di strada di Gregoire Munster che nella SS 12 ha rovinato la bella prestazione che stava ottenendo con la nuova, per lui, Ford Puma – a detta di molti la vettura con la livrea più bella delle Rally1 – fino a quel momento in sesta posizione assoluta dietro al compagno di squadra Adrien Fourmaux; rientrerà comunque il giorno dopo con la formula del Super rally (possibilità di ripartire il giorno successivo con penalizzazione di tempo) terminando infine in 20esima posizione. Peccato per lui e anche per tutto il team M-Sport Ford che, pur mancando di piloti di vertice, sembra avere quest’anno una vettura veloce e affidabile. Buona anche la prestazione di Adrien Fourmaux che senza commettere errori e con un buon passo ha portato la Ford Puma a un ottimo quinto posto finale, segno che, se non esagera, può davvero iniziare a pensare ad una annata positiva.

Gregoire Munster
Munster
Adrien Fourmaux

La classifica finale vede al sesto posto Andreas Mikkelsen, il “belloccio” dei rally ha fatto il salto di qualità passando dalla Skoda Rally2 della passata stagione al team Hyundai ed ha condotto in gara per la prima volta la i20 N ibrida senza commettere grossi errori portandola intatta al traguardo, attendiamo che continui l’apprendistato con la vettura coreana per vederlo magari avvicinarsi alla zona podio.

Andreas Mikkelsen
Mikkelsen

Che dire ti Takamoto Katsuta? Il simpatico e umile giapponesino ha - come detto - compromesso la sua gara nella terza PS chiudendo infine in settima posizione, insomma, non era la sua gara.

Takamoto Katsuta

Primo di WRC2 il francese Yohan Rossel che dopo una lunga e appassionante lotta risoltasi solo all’ultima speciale - il mitico “Turini”, senza neve pure questo e con il fine prova ad alcune centinaia di metri dall’iconico piazzale – è riuscito a soffiare la vittoria allo spagnolo Pepe Lopez per una manciata di secondi, grande delusione per quest’ultimo e felicità immensa per Rossel all’arrivo nel Principato di Monaco.

Rossel
La felicità di Yohan Rossel all'arrivo a monaco
Pepe Lopez
Jari-Matti Latvala si congratula con Sami Pajari per l'ottimo lavoro svolto con la Toyota GR Yaris Rally2
Nonostante la mancata vittoria Latvala a fine gara si è congratulato con tutti i suoi equipaggi
Pajari - Mälkönen
Atmosphere
Nikolas Ciamin
Nikolay Gryazin

Molti gli italiani che hanno partecipato al Monte 2024, fra questi in evidenza il sempre verde Mauro Miele, con Luca Beltrame alle note, diciassettesimo assoluto e primo degli italiani con la Škoda Fabia RS Rally2, seguito al ventitreesimo da Matteo Fontana e Alessandro Arnaboldi, autori di una magnifica prestazione con la  Peugeot 208 Rally4; da incorniciare anche la prestazione dell’equipaggio goriziano Federico Laurencich e Alberto Mlakar, terzi fra gli italiani in trasferta oltralpe. Alla loro prima partecipazione al Monte-Carlo i goriziani ci hanno messo un po’ per prendere le misure del tracciato e della loro Škoda Fabia Rally2 evo curata da PA Racing, per poi iniziare a premere sull’acceleratore siglando anche un 21° tempo su una speciale e chiudendo la gara trentunesimi assoluti, diciassettesimi di Classe RC2, dodicesimi di campionato Wrc2 e decimi di Wrc2, il tutto nonostante una toccata con relativo incastro in un guardrail nella SS 7 e la conseguente perdita di almeno 8 minuti.

Mauro Miele-Luca Beltrame
Miele - Beltrame
Fontana - Arnaboldi
Federico Laurencich - Alberto Mlakar
Laurencich- Mlakar

Sfortunato invece il giovanissimo figlio d’arte Roberto Daprà che è stato costretto a rientrare in gara con la Formula del Super rally a causa di un guasto meccanico (rottura del cuscinetto della cinghia dei servizi) quando era 16° assoluto chiudendo infine al 33° posto.

Daprà - Guglielmetti

Gli alti italiani in gara giunti sulla pedana di arrivo in Place du Casino del principato di Monaco sono: Maurizio Chiarani-Flavio Zanella (Škoda Fabia Rally2 evo) 32esimi, Marco Oldani-Pietro D’Agostino (Peugeot 208 Rally4) 34esimi, Filippo Marchino-Pietro Elia Ometto (Škoda Fabia Rally2 evo) 36esimi, Giacomo Matteuzzi-Alessandro La Ferla (Renault Clio Rally5) 49esimi, Massimiliano Locatelli- Stefano Tiraboschi (Škoda Fabia Rally2 evo) 52esimi e Maurizio Morato-Massimiliano Bosi (Škoda Fabia Rally2 evo) 53esimi.

Marchino - Ometto

Si è chiuso così un Rallye Monte-Carlo che, se pur senza il manto bianco che ha caratterizzato le mitiche edizioni degli anni ’80 e ‘90, è stato molto spettacolare e combattuto.

Il prossimo appuntamento con il mondiale rally è dietro le porte, la seconda gara del WRC, il Rally Sweden,  si disputerà infatti in Svezia dal 15 al 18 febbraio e lì la neve dovrebbe comunque essere certa.

Dario Furlan - #darionnenphotographer