progetto Sara Alzetta
con Sara Alzetta, Daniela Gattorno
musiche originali Max Jurcev
produzione a.ArtistiAssociati
“Uno sguardo reale, senza ideologismi e storiografie, vivo, leggero e pieno di sentimenti per capire il nostro passato e scoprire da dove arriva quel senso di inquietudine che ci portiamo dentro”.
Una storia del ‘900 attraverso gli occhi e le emozioni di due donne, Fannie e Anita, la prima della borghesia austriacante (che con la Grande Guerra perderà tutto il suo mondo) e l’altra proletaria (e il secolo sarà suo). Fannie perde irrevocabilmente lo status e Anita conosce il socialismo. Passando in pochi decenni dall’Austria-Ungheria, all’Italia, al Terzo Reich, al protettorato militare e poi nuovamente in Italia, le nostre Fannie e Anita raccontano la loro vitalissima lotta quotidiana.
“Ho continuato a seguire le mie antenate immaginarie nel difficile primo dopoguerra, quando Trieste continua ad essere attanagliata dalla miseria, presa d’assalto dall’influenza spagnola, impoverita dalla speculazione del cambio corona-lira e dall’esodo della componente austriaca della popolazione. (…) nel 1920 viene dato alle fiamme il Narodni Dom, come battesimo dello squadrismo organizzato; hanno così inizio le violente reazioni nazionalistiche, il terribile rilancio, “la vittoria mutilata” . il 1928 e la morte di Svevo, il 1938 e la promulgazione delle Leggi Razziali in piazza Unità d’Italia e, ancora, il 1948, che, oltre ad essere l’anno di entrata in vigore della Costituzione Italiana, è ricorrenza speciale per il nostro territorio in conseguenza all’espulsione della Jugoslavia dal Cominform, che ebbe ripercussioni gravi nelle Comunità slovene del Carso, di Trieste e dell’Isontino…. la città viene bombardata, liberata, e approda al lungo e colorato periodo del GMA . Gli americani portano Coca - cola, sigarette, jazz…. e libertà. Vengono realizzati sbrigativamente i campi esuli per accogliere la popolazione istro-dalmata in fuga dalle proprie terre a Trebiciano “ ( Sara Alzetta )Bisogna conoscere la storia per capire il nostro presente, si tratta di uno strumento critico fondamentale. Ci si può provare col teatro e le storie che racconta.
Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com