Teatro Miela Trieste Omero cantore o storico Sabato 25 maggio ore 10.30

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Teatro Miela Trieste   Omero cantore o storico Sabato 25 maggio ore 10.30


Franco Delben e Muzio Bobbio dialogano con Felice Vinci
tavola rotonda con il contributo del pubblico

Alta poesia i poemi omerici. Ma Omero (o chi per lui) voleva trasmetterci solo bellezza, o nei suoi versi è nascosto anche qualche altro messaggio? Un dato di fatto: i luoghi di Omero non hanno corrispondenza con quelli che noi conosciamo nel bacino del Mediterraneo. Solo un paio di esempi: Itaca dovrebbe essere l’isola più occidentale di un arcipelago comprendente tre isole maggiori, Dulichio (la “Lunga”), Same e Zacinto, ma invece si trova a oriente di Cefalonia in un arcipelago in cui non esiste alcuna isola lunga. La sua stessa topografia è molto diversa da ciò che il poeta racconta, per non parlare del fatto che è attaccata tramite un istmo ad un’altra isola che Omero non nomina mai. Non solo: conosciamo noi dei fiumi che dal mare risalgano verso terra? Ulisse ne ha visti. E perché l’Ellesponto, che per noi è lo stretto che conduce al Mar Nero, da Omero è chiamato “vasto”?

Di fronte a queste e a tante altre simili incongruenze gli studiosi si sono interrogati e, detto in breve, si sono divisi. C’è chi vede nei racconti omerici solo metafore, anche se scritte con grande maestria e sensibilità da poeta. Ma c’è chi invece vorrebbe trovare riscontri geografici. Però nulla torna nell’ambiente a noi noto, ed ecco che gli interrogativi irrisolti sono tacitati con asserzioni del tipo: Omero era un poeta, non uno storico; Omero non era un geografo.

Ma, leggi e rileggi i testi di storici antichi, Felice Vinci, ingegnere nucleare ma amante e cultore del mondo arcaico, scopre che uno storico, Plutarco, indica dove si trova l’isola di Ogigia: in mezzo all’Atlantico! E corrisponde a Nolsóy, una delle Faroer! Perciò Vinci, incuriosito, segue il dettagliato racconto dell’Odissea sul viaggio di Ulisse verso Itaca, passando per la terra dei Feaci (situata sulla costa occidentale della Norvegia) ed ecco che tutti i luoghi indicati da Omero via via trovano il loro preciso riscontro. In particolare, l’arcipelago di Itaca si rivela essere un gruppo di isole danesi, non lontane da Sjaelland, la più grande isola della Danimarca (su cui è facile localizzare le regioni del pianeggiante “Peloponneso” omerico, cioè l’Argolide, Lacedemone, il Pilo, l’Arcadia e l’Elide). Ed anche i racconti di luoghi e battaglie dell’Iliade diventano logici e comprensibili se situati lassù, nel Mare del Nord e nel bacino del Mar Baltico. Come testimoniano, ad esempio ma non solo, nomi di località che si trovano in Finlandia e Svezia: Toija, Askainen... Localizzata Troia, Vinci trova anche i fiumi che conosciamo come Scamandro e Simoenta, la piana dove gli eserciti si scontravano, e tanto altro.

Poiché negli anni molti altri indizi si sommano ai primi, e li confermano, prende piede la teoria secondo la quale tutte le vicende narrate da Omero sarebbero realmente accadute, ma nell’Europa del Nord.