Teatro Miela: una nuova direzione artistica nel segno della collaborazione tra generazioni
Il Teatro Miela di Trieste inaugura una nuova fase della propria storia con il passaggio della direzione artistica da Massimo Navone alla compagnia Artifragili, nominata dal Consiglio di amministrazione di Coop Bonawentura/Teatro Miela, presieduto da Enzo d’Antona. Un cambiamento che nasce da una visione condivisa: quella di una collaborazione tra generazioni diverse di artisti, capace di fondere esperienza e innovazione, per costruire il futuro del Teatro. Il Cda, anche a nome dei soci di Coop Bonawentura, ringrazia Massimo Navone per il suo impagabile impegno, per la preziosa attività svolta e per gli eccellenti risultati raggiunti sia in termini artistici sia sul fronte delle presenze di spettatori, più che raddoppiati. “Il Teatro Miela - sottolinea il presidente d’Antona – negli ultimi anni ha riaffermato e sviluppato il suo ruolo di indispensabile agenzia culturale sul territorio, con la scelta di Artifragili oggi intendiamo proseguire nella strada dell’innovazione e della sperimentazione, nel pieno rispetto del nostro Dna”.
Durante gli anni della direzione di Navone, Artifragili ha lavorato stabilmente al Miela come compagnia residente con progetti e produzioni che hanno saputo interpretare con originalità lo spirito del teatro. Questo passaggio di testimone è dunque il risultato naturale di un percorso comune, costruito nel tempo attraverso dialogo, fiducia e lavoro condiviso.
Triennio 2023-2025 : Il bilancio di una direzione
Nel corso del suo mandato, Massimo Navone ha dato al Teatro Miela una nuova spinta propulsiva, rilanciando la programmazione artistica in una direzione attenta a valorizzare l’ecletticità delle proposte e a offrire occasioni di esperienza e visibilità agli artisti di nuova generazione accanto alla presenza di nomi affermati del mondo dello spettacolo. Grazie alla sua lunga esperienza di formatore, Navone ha avviato un progetto di laboratori creativi aperti a tutti che ha messo le basi per favorire una modalità sempre più partecipata di fruire del teatro. Sotto la sua guida il Miela ha ampliato le collaborazioni e rafforzato la sua struttura anche dal punto di vista organizzativo e istituzionale, consolidando la propria presenza nel panorama teatrale nazionale, anche grazie alla capacità di accedere con continuità ai principali finanziamenti pubblici (FUS e triennalità regionale). Il lavoro di questo passato triennio ha contribuito, in modo innovativo e in sintonia coi rapidi cambiamenti sociali e culturali, a riaffermare l’identità del Miela come luogo di libertà creativa e incontro tra linguaggi espressivi e pubblici diversi. Dice Navone: “Il passaggio di responsabilità a un gruppo di artisti giovani ma già esperti è un segnale preciso: concorsi e bandi dedicati ai giovani sono utili, ma le generazioni devono incontrarsi sul campo, condividere le esperienze e darsi il cambio al momento giusto alla guida delle strutture consolidate, per fare cultura insieme guardando al futuro”.
La nuova direzione: Artifragili
La direzione artistica passa ora ad Artifragili, compagnia composta da Alejandro Bonn, Romina Colbasso, Veronica Dariol e Davide Rossi, tutti artisti under 35.
Fondata a Trieste nel 2018, Artifragili è una realtà di teatro contemporaneo e produzione culturale attiva a livello regionale e nazionale, segnalata da ReteCritica – Panorami Teatrali come realtà emergente.
Accanto alla produzione di spettacoli, la compagnia porta avanti progetti di formazione, divulgazione, podcasting e format originali di intrattenimento. Il gruppo unisce un approccio corale e radicato nel territorio a una visione aperta e sperimentale, capace di dialogare con le nuove generazioni di spettatori senza perdere il legame con la storia e l’identità del teatro.
Il progetto della nuova direzione artistica parte da una convinzione: il Teatro Miela deve riaffermare ed espandere in modo innovativo la sua identità di luogo vivo, distintivo e aperto alla città. In continuità con i principi che ne hanno sostenuto la fondazione, Artifragili punta a valorizzare l’unicità del Miela — unico teatro in Italia ad essere nato per iniziativa di un nutrito gruppo di intellettuali e appassionati di teatro, arti visive, cinema e musica — rilanciando la sua funzione culturale e sociale. L’obiettivo è trasformarlo in un vero “Terzo Luogo”: non solo teatro, ma spazio polifunzionale dove le arti, la formazione e la socialità si intrecciano. Una casa per la comunità, viva e dinamica anche oltre gli orari di spettacolo.
Le linee di sviluppo
La nuova direzione artistica prevede:
● Una programmazione attenta al panorama teatrale contemporaneo, capace di intrecciare artisti emergenti e realtà affermate, sviluppando il dialogo già avviato tra generazioni, linguaggi e pratiche. Accanto alla stagione principale, Artifragili introdurrà nuovi format e spazi di creazione, come una programmazione dedicata al Ridottino, appena rinnovato – luogo di sperimentazione, anteprime e progetti site-specific, con spettacoli che valorizzano l’intimità con il pubblico e la relazione diretta tra artisti e spettatori – e una Summer School annuale, pensata per riunire giovani artisti e professionisti affermati in percorsi di formazione e produzione condivisa. Sul piano produttivo, la linea curatoriale si concentrerà su nuove drammaturgie e progetti di creazione originale, con una particolare attenzione ai temi del presente e ai linguaggi ibridi. Tra le collaborazioni già in via di sviluppo figurano le reti FringeMi, per la costruzione di pratiche di teatro diffuso, e la collaborazione con Hystrio Festival, con l’obiettivo di creare sinergie produttive e progettuali sul territorio. La nuova direzione vedrà inoltre la presenza di nomi noti della scena teatrale e performativa nazionale, tra cui alcuni protagonisti della nuova scena italiana e artisti riconosciuti del panorama internazionale, accanto a compagnie emergenti, artisti del territorio e spettacoli in lingua straniera. Il teatro uscirà dai propri confini fisici, portando l’arte nei quartieri, negli spazi urbani e nei luoghi quotidiani della città, attraverso progetti diffusi che coinvolgeranno direttamente la comunità e che renderanno il Miela un vero e proprio laboratorio civico di partecipazione culturale. Il Miela si conferma così crocevia di culture, linguaggi e generazioni, luogo di incontro tra esperienze artistiche diverse ma complementari. Una progettualità che trasforma il teatro in uno spazio di produzione e relazione, capace di far convivere ricerca e accessibilità, memoria e innovazione.
● Un pubblico protagonista, coinvolto attraverso percorsi di formazione, incontri e una giuria di spettatori che contribuirà alla scelta di parte della stagione. Anche gli spazi del bar del Miela diventeranno luogo di incontro e di creazione, ospitando nuovi format partecipativi e momenti informali di dialogo con gli artisti, pensati per costruire un legame diretto e continuo con la comunità.
Il teatro aprirà inoltre le proprie porte a associazioni e collettivi del territorio, che potranno svolgere parte delle loro attività all’interno della struttura, rafforzando la rete di relazioni che anima il Miela. La cultura diventa una pratica condivisa, in cui le persone contribuiscono a definire e plasmare l’offerta culturale della città, rendendo l’esperienza di ciascuno più personale e sorprendente. Tutto questo nella prospettiva di un “Terzo Luogo”: uno spazio culturale aperto, accogliente e condiviso, dove arte e socialità si intrecciano nel quotidiano della città.
● Una comunicazione rinnovata, più pop, diretta e partecipata, capace di dialogare con giovani, cittadini e turisti.
Il Miela racconterà la propria programmazione anche attraverso format originali, come lo Speed Date Artifragili, che permette al pubblico di scoprire cosa c’è a teatro in modo divertente e diverso dal solito, favorendo curiosità, interazione e coinvolgimento diretto.
Obiettivo della nuova direzione è creare una comunicazione in ascolto del pubblico, mirata e inclusiva, capace di valorizzare la partecipazione attiva e il senso di comunità.
● L’ampliamento della rete di partnership pubbliche e private, in modo da sostenere progettualità innovative e garantire la sostenibilità economica del teatro. Il Miela vuole investire in nuovi progetti, tecnologie, spazi e formazione, ampliando le proprie capacità produttive e rafforzando la qualità e l’originalità dell’offerta culturale.
Un teatro che evolve
Il Teatro Miela continua così a essere un punto di riferimento per la cultura non solo a Trieste, ma in tutta la Regione: un luogo d’incontro tra generazioni, linguaggi e idee. Con la nuova direzione artistica di Artifragili, nominata dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Enzo d’Antona, il Miela rinnova la propria promessa: mantenere viva la sua storia continuando a sperimentare, accogliere e costruire insieme il futuro.
E. L.