TEATRO LA CONTRADA - "BELLA DENTRO" DI ILARIAMARCUCCILLI - 3 E 4 MARZO, TAETRO DEI FABBRI, TRIESTE

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TEATRO LA CONTRADA - "BELLA DENTRO" DI ILARIAMARCUCCILLI - 3 E 4 MARZO, TAETRO DEI FABBRI, TRIESTE

Due donne, due storie familiari intrecciate, due destini diversi. Quello di Viola, venticinquenne friulana, che è rinchiusa nel manicomio di Trieste. E quello di Marianne, che ha lo stesso nome della sua nonna acquisita, la fotografa Marianne Strobl, che fotografò il manicomio di Trieste nel 1959. È l’incontro di due sguardi al femminile, tra donne visibili e invisibili, di “Bella dentro”, il monologo di Ilaria Marcuccilli prodotto da La Contrada in scena il 3 e 4 marzo alle 20.30, al Teatro dei Fabbri di Trieste, per la rassegna di teatro contemporaneo AiFAbbri2.

Viola, isterica, affetta da tribadismo per i medici e “figlia del demonio” per la famiglia, viene abbandonata in una realtà dove guarire dalla sua femminilità. Giunta all’ultimo stadio di umanità, decide di chiudersi dentro la stanza della sua mente e di non camminare più. Resta a letto. E quando la obbligano ad alzarsi, si lascia cadere a terra, come un verme, qualcosa di viscido e poco senziente. Ecco che lì, un segreto le si rivela come una realtà celata a una vita in cui sei solo “bella dentro”: c’è sempre una scelta.

Nel 1959 la giovane Marianne Strobl cammina nel viale alberato del manicomio di San Giovanni, in cerca delle fotografie perdute della nonna acquisita, una fotografa che davvero immortalò gli ambienti del manicomio nel 1909 e si chiamava proprio come lei, Marianne Strobl.

Una finestra aperta attira l’attenzione della giovane Marianne: vede una donna rinchiusa, sola, ma felice. E, macchina fotografica alla mano, cattura l’ultimo momento di vita di Viola, rendendo quella verità senza nome, parte di un’eredità segreta, altrimenti destinata a morire non solo nella materia, ma anche nel silenzio. La scena inizia in una camera oscura dove sono appese delle foto. Marianne le osserva da fuori, invisibile al pubblico, e narra la storia della sua famiglia, che s’intreccia drammaticamente con la storia di Viola.

Ilaria Marcuccilli racconta la storia di queste due donne in un monologo, accompagnata dalla voce narrante di Nikla Petruška Panizon. «Tutto prende avvio dalla storia di Viola», afferma l’autrice. «Quando, per un periodo, mi sono ritrovata nella condizione di stare ferma a letto, mi sono domandata: e se non mi alzassi più? Così ho pensato a tutte le persone abbandonate che in quel letto si ritroverebbero a morire, gli outsider ai margini che o sopravvivono, o soccombono a se stessi. Così è affiorata nella mia mente l’immagine di Viola, una donna rinchiusa in manicomio che decide che il suo letto diventerà tutto il suo mondo. Ho creato questa donna che decide, pur nel punto di blocco totale, di ritrovare la sua libertà dentro quel limite, il letto, dal quale imparerà a volare».

«Nella mia storia avevo bisogno però anche di qualcuno che potesse osservarla. Ho immaginato che una persona passasse di lì e la vedesse. Studiando tra il materiale di San Giovanni ho trovato un opuscolo che ne raccontava la storia dal 1908 al 2008. Lì ho visto anche delle fotografie delle quali, fino appunto al 2008, non si sapeva l’origine: l’autore era indicato come tale “Herr Strobl”. Dalla calligrafia della firma autografa, però, avevo intuito che Strobl fosse una donna: era appunto Marianne, come ho poi letto in alcuni articoli del 2013. In quell’opuscolo si diceva anche che, delle 35 lastre fotografiche realizzate nel manicomio da Strobl, negli archivi ne erano rimaste solo 31. Allora ho viaggiato con la fantasia, immaginando che le lastre mancanti fossero state rubate e che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, la nipote acquisita di Marianne Strobl decidesse di andare a recuperarle a San Giovanni. È proprio a quel punto che vede Viola alla finestra. Le scatta una foto. E racconta».

BELLA DENTRO

DAL 3 AL 4 MARZO, ORE 20.30

Regia e testo Ilaria Marcuccilli

Con Ilaria Marcuccilli

Voice over Nikla Petruška Panizon

Collaborazione tecnica (VO) Marco Rossetti

Aiuto regia Rachele Qualla

Produzione La Contrada Teatro stabile di Trieste

TEATRO DEI FABBRI – TRIESTE

Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471), presso TicketPoint (Corso Italia, 6/c • tel. 040.3498276), sulla App gratuita della Contrada e on line sui siti contrada.ite vivaticket.it.