Napoli. Dal 23 giugno al 21 luglio 2024, Il Nuovo Teatro Sanità, omaggia anche quest’anno la deliziosa cittadina campana famosa in tutta Italia per essere stata, in pieno Ottocento, la prima ferrovia della penisola: il tratto Napoli-Portici, la più antica linea a doppio binario inaugurata da Ferdinando II, Re delle Due Sicilie. Con poche fermate di Circumvesuviana, dalla stazione di Napoli Centrale si giunge facilmente a Portici, dove Mario Gelardi presenta “Oltre il giardino - Rassegna di teatro d’estate nella Reggia di Portici",
un progetto realizzato con la collaborazione dell’associazione BLab, organizzato da Idee fuori scena e dall'associazione Nuovo Teatro Sanità, in sinergia con il MUSA - Musei della Reggia di Portici e il Dipartimento di Agraria e con il sostegno di ConTRA Group, sponsor della rassegna.
Il giorno 23 abbiamo avuto il piacere di essere presenti ed assistere a “Generazione X. Monologo semiserio di un cinquantenne impreparato” di e con Lorenzo Marone (Premio Elsa Morante per la narrativa nel 2023).
Se uno scrittore decide di interpretare la propria prosa, con un leggio aperto e gli occhi spesso abbassati sui fogli per nascondere la timidezza, o per scelta comunicativa, probabilmente stiamo parlando di un reading che ambisce a diventare spettacolo attraverso oggetti di scena che fungono da paracadute.
Se si prova ad interagire con il pubblico e poi non si riescono a gestire tutte le personalità coinvolte, forse, bisogna avere l’umiltà di capire che, anche il più amatoriale dei cabaret da villaggio turistico, necessita di non entrare in collisione con le individualità più ostili.
Rompere la quarta parete richiede strumenti precisi, così come sostenere un monologo.
Diciamo questo, senza edulcorare il dato di fatto, non per demolire la coraggiosa e già rodata iniziativa di raccontare e pubblicizzare la letteratura del nostro amato autore partenopeo, ma solo perché drammaturghi, registi e attori non possano accusare la scrivente di poca onestà intellettuale.
Sia ben chiaro che l’operazione è avvenuta all’interno di una rassegna di qualità e che nessuno è andato via senza portare a casa una riflessione sul proprio step generazionale. Testo molto attuale, piacevole da leggere e da ascoltare, Marone si è immerso con tutti gli astanti in una natura secolare che ben si adattava alla divertente riflessione sulle generazioni X o Y che siano.
Tra i presenti, si apprezzava il doppio appuntamento nella meravigliosa residenza estiva della famiglia Reale dei Borboni, oggi sede della Scuola di Agraria di Portici. Infatti al mattino si era già registrato pieno consenso per lo spettacolo per bambini "Cappuccetto rosso", con la drammaturgia di Roberta Sandias e la regia di Maurizio Azzurro.
Per i lettori del Friuli, che saranno in zona nelle prossime settimane, è consigliata la visita alla storica Reggia fino alle 18e30 per poi entrare nel Real Orto Botanico ed assistere all’omaggio alla grande Monica Vitti del 30 giugno “Monica. Odellalibertà" di Francesca Fedeli (Premio Hystrio alla Vocazione 2023).
Il 14 luglio sarà la volta de “La macchina dei suoni “di Biagio Di Carlo (regia Mario Ascione) storia di una attivista che cerca di impedire ad un noto imprenditore di distruggere l'ultimo parco della città.
Il 21 luglio “Quei Due” di Ciro Burzo (regia Carlo Geltrude) una storia d’amore raccontata in quadri.
Per chi arrivasse in auto, il parcheggio è gratuito all'interno della Reggia; il costo del biglietto è di 15 €. Le prenotazioni sono possibili al numero 3470963808 oppure scrivendo al [email protected].
Anita Laudando corrispondente