Teatro della Corte - SINS - i vizi capitali nelle opere di Shakespeare debutto nazionale per la l’apertura della stagione teatrale di ANA-Thema

3 min read
Teatro della Corte -  SINS - i vizi capitali nelle opere di Shakespeare debutto nazionale per la l’apertura della stagione teatrale di ANA-Thema

Con il teatro pieno e l'annuncio del direttore artistico Luca Ferri, dell'aumento degli abbonati, ha preso il via sabato sera 21 ottobre ad Osoppo la stagione teatrale di Ana-thema Teatro.

Non poteva esserci esordio migliore se non con il lungo applauso del pubblico che ha gradito la liricità e la bravura degli attori nel proporre con professionalità il debutto nazionale della nuova produzione teatrale: SINS-I VIZI CAPITALI NELLE OPERE DI SHAKESPEARE.                                            

 

Con una scenografia rappresentata da un tavolo con attorno gli interpreti come assisi per una cena tra fratelli, iniziando con tutti nella rappresentazione corale del peccato della "gola" madre di tutti i peccati ha preso inizio un susseguirsi di interpretazioni dove ogni personaggio Shakespeariano meglio configurava i sette vizi capitali. Con il filo conduttore di JAGO (Luca Ferri) vengono offerti in un viaggio emozionale tra opere che apparentemente solo si sfiorano, ma che nella realtà scenica hanno molto in comune attraverso momenti scenici molto vibranti tutti i sette peccati capitali che si impadroniscono della vita dell'uomo.

La lussuria personificata da CLEOPATRA (Giulia Cosolo) apre con un intreccio di dialoghi e monologhi delle opere di Shakespeare senza tempo e senza spazio, che anche se potrebbero apparire come scene isolate  alla conclusione della rappresentazione attraverso i diversi quadri accusano il legame e la necessità di tutti i peccati nell'uomo per il divenire della sua esistenza.

Sulla scena è presente il grande frontale sul quale appaioni i filmati che mostrano mescolati ai costumi di Emmanuela Cossar e le musiche eseguite solo da violini e violoncelli i sei interpreti nell'intimità del loro peccato. Alla rappresentazione della lussuria segue AMLETO (Luca Marchioro) con l'accidia e l'indolenza del non "volere". Ben raffigurata e ben interpretata l'avaria con SHYLOCK (Alberto Fornasati) che distrugge i propri amori ed i propri sentimenti per il possesso solo di beni materiali. L'ira di OTELLO (Giulio Macri) movimenta la scena con maestria, e la superbia di MACBETH (Massimiliano Kodric) segna alte vette di liricità scenica. Ultimo, ma non per classifica, JAGO(Luca Ferri) rappresenta l'invidia e tutto ciò che accomuna nella società contemporanea il peccato e la necessità dello stesso ...per permettere alle virtù di rifiorire attraverso la necessità di peccare della società stessa.

Con la regia di Luca Ferri coadiuvato dall'assistente alla regia Tiziana Guidetti, ed il montaggio di Helena Cleofe Finati con la maestria dell'operatore di macchina Elia Piccoli, il risultato d'insieme è davvero un lavoro ben costruito e con nessun attimo di noia, dove lo svilupparsi del testo accompagna con enfasi e soddisfazione il pubblico fino  alla scena finale accompagnata da un lungo applauso che abbraccia gli attori e tutto il lavoro con stima e sincero affetto.

Enrico Liotti  - riproduzione riservata

tutte le foto di scena sono di Luca D'Agostino