Il prossimo protagonista della stagione al Teatro Comunale di Cormons sarà uno straordinario Ugo Dighero, nei panni di Arpagone. Venerdì 13 dicembre, alle 21, ‘L’Avaro’ di Molière, prodotto dal Teatro Nazionale di Genova e da Artisti Associati Centro di produzione Teatrale, Teatro Stabile di Bolzano e Centro Teatrale Bresciano, sarà di scena nell’allestimento innovativo pensato da Luigi Saravo ed ambientato ai giorni nostri.
Sul palco, assieme a Ugo Dighero, saliranno una fantastica Mariangeles Torres – nel doppio ruolo del servitore Freccia e della domestica Frosina -, Elisabetta Mazzucco, Paolo Li Volsi, Rebecca Redaelli, Fabio Barone, Stefano Di Lauro e Cristian Giammarini. Le musiche sono di Paolo Silvestri
La regia di Saravo ambienta lo spettacolo in una dimensione che rimanda al nostro quotidiano, giostrando con riferimenti temporali diversi, dagli smartphone agli abiti anni Settanta fino agli spot che tormentano Arpagone: è proprio la pubblicità il diavolo che potrebbe indurlo nella tentazione di spendere il suo amato denaro. Anche le musiche originali di Paolo Silvestri si muovono su piani diversi, mentre la nuova traduzione di Letizia Russo, fresca e diretta, contribuisce a dare a un testo che ha oltre 350 anni un ritmo contemporaneo.
Nella commedia di Molière si assiste a un epico scontro tra sentimenti e soldi. Il protagonista è disposto a sacrificare la felicità dei figli, pur di non dovere fornire loro una dote e, anzi, acquisire nuove ricchezze attraverso i loro matrimoni. La contemporaneità del testo risiede nel conflitto tra Arpagone e il suo entourage e le rispettive visioni economiche: una consumistica e una conservativa. Ad un occhio moderno, abituato ad una società in cui vige l’imperativo di far circolare il danaro inseguendo una crescita economica infinita, il gesto immobilista di Arpagone, ossessionato dall’idea di non intaccare il proprio patrimonio, suona quasi sovversivo, in opposizione alla tirannia del consumo.
Prevendite aperte venerdì, dalle 17 alle 19, e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
C. L.