Artegna – Nel 2013 Duncan Macmillan, assieme a Johnny Donahoe, scrisse Every brilliant thing, un’autobiografia originale che presentava una lista di “cose per cui vale la pena vivere”. Lo spettacolo ebbe un grande successo a Edimburgo, dove debuttò, e dopo essere andato in scena a New York, in Inghilterra e in Australia, nel 2021 arrivò in Italia grazie alla coproduzione tra CSS Udine e Sardegna Teatro. Every brillant thing sarà ospite anche del Circuito ERT sabato 27 aprile alle 20.45 al Nuovo Teatro Mons. Lavaroni di Artegna. Si tratta del recupero della serata non andata in scena lo scorso 24 febbraio e chiuderà il 23/24 del teatro arteniese. Sul palco, ma anche in platea, sarà protagonista Filippo Nigro, co-regista di questo lavoro assieme a Fabrizio Arcuri.
Every brillant thing è quello che si dice un racconto di autofiction, genere in cui l'autore è protagonista delle vicende di finzione narrate, scandito dalla lista di cose per cui vale la pena vivere. Una lista, pensata per la madre, che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta. L’elenco che ne esce è imprevedibile, emozionante e personalissimo, ed è fatto di episodi e aneddoti catturati al volo a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub.
Every Brilliant Thing dà vita a un racconto/confessione umano e informale di momenti speciali, illuminazioni, piccole manie, incontri, emozioni e attimi indimenticabili, durante il quale mette sempre più a fuoco il rapporto con il padre, con il suo primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Alla fine, la lista sarà stata utile al protagonista almeno a comprendere che “…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”.
Con la complicità di alcuni spettatori e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, Every Brilliant Thing riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.
In questa versione, lo spettacolo diventa una pièce partecipativa che costituisce per il pubblico innanzitutto un’esperienza. Grazie alla risposta dell’audience, alla temperatura emotiva e alle reazioni che ogni sera si creano in teatro, lo spettacolo non è mai lo stesso. Di fatto, Filippo Nigro, attore noto per le sue interpretazioni teatrali e cinematografiche, riscrive in scena il pezzo insieme agli spettatori che lo vorranno aiutare.