Il periodo del primo dopoguerra a Spilimbergo è stato oggetto di una fiorente attività culturale che ha visto confluire in città, da ogni parte della regione e non solo, giovani fotografi, attori e poeti, alcuni dei quali sarebbero diventati autorevoli voci nelle pagine dei libri della storia artistica e culturale contemporanea. Con l’obiettivo di riscoprire questi anni fondamentali nasce il progetto “Spilimbergo e la primavera culturale degli anni ’50/’70”, che verrà presentato ufficialmente sabato 12 aprile alle ore 11.00 in Palazzo La Loggia a Spilimbergo. Al saluto delle autorità seguiranno gli interventi di Giulio Zannier, curatore della mostra, Gianni Colledani, direttore de “Il Barbacian”, Gianfranco Ellero, storico del Friuli Venezia Giulia, Rino Pastorutti, maestro mosaicista e Alvise Rampini, direttore del CRAF. A seguire l’inaugurazione della mostra che colorerà il suggestivo Viale Barbacane con 20 pannelli espositivi sui quali troveranno spazio fotografie del Neorealismo friulano, documenti, manifesti, riproduzioni di versi e dediche scolpite come graffiti o scritte su tavolette, raccolte nei dieci “Librus di Via Manin 18”, oggi introvabili.
Giovedì 15 maggio, al Teatro Miotto alle 21.00, verrà invece presentato il docufilm - per la regia di Francesco Zanet - in cui Italo Zannier, Gianfranco Ellero, Rino Pastorutti, Luciana Concina e Umberto Sarcinelli, alcuni dei quali furono tra gli ideatori e protagonisti della Rinascita spilimberghese, narreranno i fatti accaduti facendo emergere, assieme alle altre testimonianze, un significativo spaccato della società del tempo.
Il progetto “Spilimbergo e la primavera culturale degli anni ’50/’70” si svilupperà su tre filoni: le arti visive, la prosa teatrale e la poesia. “Negli anni Cinquanta, a Spilimbergo, il desiderio di riscatto dai penosi anni appena trascorsi, è stimolo per un nuovo grande interesse artistico che coinvolge i giovani e parte dell’imprenditoria locale. Spettacoli, mostre, recite si sono articolate con enorme successo nel Nord-Est facendo assurgere Spilimbergo a modello culturale. Una mostra, questa, che vuole essere non solo documentaria, ma esempio e stimolo per le nuove generazioni”. Ha commentato il curatore del progetto Giulio Zannier.
Per rimanere aggiornati sulle attività e gli eventi del progetto “Spilimbergo e la primavera culturale degli anni '50/’70” visitare il sito www.vivispilimbergo.it e le relative pagine Facebook e Instagram.