SIMONE ROMAGNA SI AGGIUDICA IL 24° PREALPI MASTER SHOW NEL FESTIVAL DELLE SKODA FABIA

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SIMONE ROMAGNA SI AGGIUDICA IL 24° PREALPI MASTER SHOW NEL FESTIVAL DELLE SKODA FABIA
Simone Romagna

Una lotta intensa per buona parte della gara fra i molti papabili alla vittoria ha caratterizzato questo Prealpi Master Show ed ha visto infine trionfare Simone Romagna che, navigato dal fido Dino Lamonato, ha messo nel forziere la terza vittoria assoluta della gara veneta disputatasi domenica 10 dicembre a Sernaglia della Battaglia (TV).

Romagna-Lamonato

Il rally, dal fondo misto terra-asfalto, ha visto al via una schiera di Skoda Fabia (nelle varie versioni evo, R5, R5 evo, Rally2 evo, RS, ecc.) che hanno letteralmente monopolizzato la competizione, basti pensare che la prima vettura giunta al traguardo non costruita a Mladà Bolesav è stata la Mitsubishi Lancer Evo IX di Antonio Marchioro e Alessandro Biordi piazzatasi al 24° posto finale; insomma, un vero festival delle Skoda Fabia che su questo tipo di percorso si confermano essere ancora le migliori vetture della categoria Rally5.

Marchioro-Biordi

La gara, che quest’anno si è presentata sotto la nuova veste di Atipica Sperimentale con due prove Speciali da ripetersi tre volte, ha messo in evidenza i piloti con il piede più pesante e dalla maestria nella guida al limite sullo sterrato (ma anche nei tratti di asfalto con le sole gomme da terra) a discapito di chi, per problemi tecnici o altro, non è riuscito ad essere veramente competitivo.  Uno dei principali aspiranti al primo gradino del podio, il pluricampione Paolo Andreucci, è stato costretto al ritiro per problemi tecnici allo start della terza PS, così come il veterano di questa gara Mauro Trentin - detentore di ben 5 vittorie qui a Sernaglia - che ha dovuto abbandonare la compagnia già nella prima insidiosa Prova Speciale.

Andreucci-Briani
Trentin-De Marco

Dopo l’exploit iniziale di Nicolò Marchioro (figlio di Antonio) su Skoda R5 evo, e con Paolo Andreucci già distanziato di parecchi secondi a causa di una innocua uscita di strada dovuta all’appannamento del vetro anteriore, la lotta si è subito fatta serrata fra Nicolò Marchioro, appunto, Simone Romagna e Jader Vagnini, con Paolo Oriella e Andrea Sandrin all’inseguimento del trittico di testa.

Marchioro-Marchetti, secondi assoluti

Dalla seconda PS però Simone Romagna ha iniziato a spingere sull’acceleratore costruendo un vantaggio che Nicolò Marchioro ha cercato in tutti i modi di insidiargli fino alla fine ma che Romagna si è tenuto ben stretto andando a vincere questa 24^ edizione del Prealpi Master Show. La seconda posizione è andata quindi al giovane Marchioro, navigato da Marco Marchetti, seguito dal sammarinese Jader Vagnini, sempre a suo agio su queste strade, con Stefanie Rucker alle note.

Jader Vagnini, terzo classificato
Vagnini-Rucker

Alle loro spalle la bagarre ha visto infine piazzarsi al quarto posto l’equipaggio Oriella-Gheno, seguiti al quinto da Sandrin-Menegon e al sesto da Zecchin-Vettoretti, mentre al settimo posto si sono classificati Cesaro-Gaio con Codato-Dinale alle loro spalle; chiudono la top ten il sempreverde Alberto Spagolla , con Francesco Berdin alle note, e Pesavento-De Guio, tutti ovviamente su Skoda Fabia.

Oriella-Gheno, quarti
Sandrin-Menegon, quinti
Zecchin-Vettoretti, sesti
Leonardo Cesaro, settimo posto
Codato-Dinale, ottavi
Spagolla-Berdin, noni
Pesavento-De Guio, decimi

La presenza di Jari-Matti Latvala, che ha aperto la gara con il numero 0 sulle portiere, ha impreziosito un evento già ricco di motivi di interesse e piloti di rilievo; con la sua Toyota Celica St 185 gialla l’apripista di eccezione Latvala ha regalato un grandissimo spettacolo ed emozioni con passaggi strepitosi che a qualcuno hanno ricordato i tempi d’oro dei rally.

Jari-Matti Latvala
Non mancano mai gli stanieri al Prealpi (PROSENC BORUT - SELAN BLAŽ)
Gabrici - Platta
Molto spettacolare Simone Angi
La bellissima Delta di Pizzolato-Brovelli
Milani-Camazzola
Rivoira-Gallese
Sandel-Tommasini
Romagna-Lamonato

La gara ha beneficiato di due giornate soleggiate e miti, per il periodo, che hanno permesso al pubblico di godersi la gara nel migliore dei modi a differenza di alcune delle precedenti edizioni caratterizzate dal freddo pungente e dalla pioggia incessante tipici della stagione; ciò ha fatto sì che, nonostante il terreno umido, il fondo stradale non fosse particolarmente fangoso e le ottime condizioni climatiche hanno permesso lo svolgersi della gara senza ritardi né particolari problemi.

Una gara tirata, senza respiro, che è risultata particolarmente apprezzata dagli equipaggi in questa nuova veste e che ha visto un numerosissimo pubblico riversarsi sulle “San Tiziano” e “Le Rive” (i nomi delle due prove speciali, ndr) dove, fra chioschi e accampamenti più o meno improvvisati, c’è stata l’occasione per rinsaldare vecchie amicizie e gettare le basi per i programmi del prossimo anno.

Guendy Furlan - Dario Furlan Foto #darionnenphotographer