SFUMA IL SOGNO DELLA UEB GESTECO CIVIDALE CHE SFIORA L’IMPRESA MA VIENE BATTUTA DALL’ACQUA S.BERNARDO CANTU’ NELLA FINAL FOUR DI COPPA ITALIA LNP

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SFUMA IL SOGNO DELLA UEB GESTECO CIVIDALE CHE SFIORA L’IMPRESA MA VIENE BATTUTA DALL’ACQUA S.BERNARDO CANTU’ NELLA FINAL FOUR DI COPPA ITALIA LNP

Non ce l’ha fatta la “Cenerentola” del basket italiano a portare a termine un’impresa da favola, ha dovuto arrendersi all’Acqua S.Bernardo Cantù nella sfida andata in scena ieri sera al PalaDozza di Bologna.

Ci hanno provato in tutti i modi i giocatori della United Eagles Basket Gesteco di Cividale a conquistare la coppa ma lo strapotere della squadra di Cantù ha avuto il sopravvento, l’esperienza di giocatori come Baldi Rossi e Moraschini in forza alla squadra lombarda, così come la fisicità di Hogue, hanno fatto la differenza sul parquet del PalaDozza di Bologna.

Hogue contrasta Lamb
Redivo e Baldi Rossi in duello
Lamb
Redivo
Lamb
Baldi Rossi

Le premesse per una partita da ricordare c’erano tutte, le due squadre infatti militano nelle posizioni alte della classifica di A2, la conquista della Coppa Italia LNP 2025 nel decisivo incontro della Final Four di ieri sera era la cosiddetta ciliegina sulla torta a suggello di un girone di andata tiratissimo ed entrambe la volevano l'ambito trofeo tutti i costi.

La squadra cividalese, agli ordini di coach Stefano Pillastrini, ha avuto il supporto dei suoi tifosi accorsi in massa nel tempio del basket italiano a Bologna che hanno riempito la cosiddetta “Fossa”, concessa per l’occasione dai supporters bolognesi, colorando di giallo-blu il PalaDozza.

La T Tecnica Gema Montecatini vincitrice della Final Four di Serie B nella partita che ha preceduto la finale di A2

L’incontro - preceduto dalla finale della serie B di pallacanestro, vinta da La T Tecnica Gema Montecatini - è iniziato con i ducali in difficoltà contro la fisicità dei canturini; Baldi Rossi, Moraschini, McGee e Riismaa non hanno lasciato molto spazio alle incursioni di Redivo e Lamb che raramente hanno avuto la possibilità di esprimere il loro gioco. I lombardi hanno preso il largo fin dalle prime battute inseguiti dai cividalesi che faticavano a tenere il ritmo, la difesa dell’Acqua S.Bernardo blindava costantemente gli assalti della Gesteco e spesso approfittava dell’imprecisione dei tiri da lontano della compagine friulana (al PalaDozza il canestro avversario sembrava essere stregato) per pericolosi contropiedi che aggiungevano punti su punti sul tabellone di Cantù.

McGee (di spalle) si fa avanti nell'area cividalese
Anumba (solo 1 punto per lui)
Lucio Redivo (13 punti)
Gabriele Miani (10 punti per lui)
Eugenio Rota (2 punti)
Francesco Ferrari (6 punti)

Dopo l’intervallo lungo i canturini hanno ampliato la differenza reti e da lì si è iniziato a capire che per le aquile cividalesi l’impresa si stava facendo sempre più difficile, la concentrazione pareva perdersi man mano che scorrevano i minuti e la terna arbitrale contribuiva ad aumentare il nervosismo dei ducali con alcune decisioni dubbie e poco convincenti, nel frattempo la marea giallo-blu non smetteva di incitare la squadra sperando ancora in un cambio di rotta e continuando a sognare la coppa.

Momenti di tensione fra Moraschini e Dell'Agnello (8 i punti segnati dal "Jack" Dell'Agnello)

Sogni che nell’ultimo quarto svanivano man mano che ci si avvicinava allo scadere del tempo, un bruciante 74 a 57 chiudeva la partita con l’Acqua S.Bernardo Cantù che festeggiava una meritata Coppa Italia e con i giocatori ed i dirigenti della UEB Gesteco Cividale affranti per il mancato raggiungimento del sogno.

L'Acqua S.Bernardo Cantù festeggia la vittoria della Coppa Italia

Qualche lacrima è scesa fra i tifosi giallo-blu (ma anche a qualche giocatore) che però hanno continuato a sostenere sia la squadra che la dirigenza con il coro “Orgogliosi di voi” a riprova dell’apprezzamento del lavoro di tutta la compagine ed hanno voluto tutti i giocatori sotto la curva per ringraziarli per averci comunque provato.

La Gesteco applaude i tifosi che li hanno incitati instancabilmente per tutta la partita
La delusione nella faccia del coach Stefano pillastrini e - in secondo piano - del presidente Davide Micalich

La favola si è chiusa al PalaDozza senza il lieto fine per la UEB Gesteco ma ci saranno sicuramente altre occasioni per dimostrare la forza ed il carattere di questa squadra (e del suo meraviglioso pubblico); intanto è già ora di pensare al campionato, mercoledì le Eagles incontreranno in casa il Verona e bisognerà prepararsi bene per continuare un percorso ai massimi livelli per volare sempre più in alto.

Servizio e foto Dario Furlan - #darionnenphotographer