Con Sante Bandirali e il suo albo illustrato da Gloria Tundo Per mano (Uovonero) si entra nel vivo di una storia vera ed esemplare di perturbante attualità. Un libro in cui la musica e uno spiazzante, eccentrico e insolito punto di vista diventano leitmotiv di una vicenda complessa e per certi versi dura ma aperta alla speranza, che riesce a parlare ai più giovani ma anche a lettori di tutte le età di padri autoritari, male di vivere, guerra, ferite dell’anima e mutilazioni (concrete) con elegante delicatezza, screziata di poesia e riverberata dai soffusi cromatismi seppiati di tavole (realizzate per il progetto curato da Uovonero nel corso di Ars in Fabula, Master in illustrazione per l’editoria) che evocano oniriche vecchie foto d’epoca. Non a caso, Sante Bandirali è uno dei vincitori della VII edizione del progetto/premio Il mondo salvato dai ragazzini 2024, incentrato un tema eticamente sensibile per la contemporaneità: «Ferite, feritoie & fughe fantastiche».
Lo scrittore, che pubblicherà a breve anche il suo primo romanzo (Papiro, in uscita il 29 maggio) con Marcos y Marcos, ne parlerà giovedì 23 maggio a Napoli, dove sarà protagonista e ospite d’onore del quarto doppio appuntamento degli “incontri ravvicinati” con i vincitori del premio di Juvenilia “Il mondo salvato dai ragazzini” 2024, ideato e curato dall’Associazione culturale Kolibrì (con il patrocinio del Comune di Napoli, di cui Kolibrì è parte attiva nel Patto locale per la lettura) in sodalizio con partner nazionali, tra i quali Andersen e Agita, con il sostegno di BPER Banca.
Il doppio incontro, dal titolo «La musica come via, terapia e vita. Una storia di formazione e resilienza nell’Europa della Belle Ėpoque» è in programma giovedì 23 maggio al mattino (dalle 10 alle 12, per un incontro interattivo e laboratoriale con le comunità educanti nella Sala Catasti dell’Archivio di Stato, “Casa delle Storie” guidata da Candida Carrino) e, alle ore 17, nella sede della Fondazione Premio Napoli a Palazzo Reale: dove Bandirali dialogherà con il compositore, regista e didatta Paolo Coletta e con il pubblico dopo l’introduzione della presidente di Kolibrì Donatella Trotta e letture dal testo a cura di Agita Teatro, (ingresso libero fino a esaurimento posti, info e prenotazioni: [email protected]).
Dopo il potere del fantastico e il respiro del fiabesco nella narrazione tra parole e immagini, affrontata nei precedenti incontri del progetto con Silvia Vecchini e Sualzo (autori del graphic novel Le parole possono tutto, Il Castoro) e con Simone Saccucci (con il suo romanzo L’ultima ferita, EDT Giralangolo), e dopo l’ultimo appuntamento, il 23 aprile, nel segno della magia della musica con Francesca Bonafini(autrice del romanzo di formazione La strada ti chiama, Sinnos), il quarto “incontro ravvicinato d’autore” con Sante Bandirali chiude il secondo step dell’originale progetto/premio di Reading Literacy creativa, curato da Kolibrì, con nuove prospettive e punti di vista utili a lenire le ferite, visibili e invisibili, dell’adolescenza e non solo: sguardi e visioni preziosi per intercettare sogni e bisogni di ragazze e ragazzi immersi in un vistoso disagio di civiltà. Che dal “secolo breve” arriva, amplificato, sino ad oggi. E dopo la pausa estiva, il progetto Il mondo salvato dai ragazzini proseguirà a riapertura anno scolastico, con laboratori teatrali e musicali nelle scuole e con la Festa/festival finale e la cerimonia di premiazione conclusiva, in programma dal 21 al 25 ottobre a Napoli alla presenza di tutti gli autori e autrici, tra restituzioni educative collettive, spettacoli, mostre e incontri.
Il libro: la storia narrata tra parole e immagini in Per mano è ambientata a Vienna, nell’impero austroungarico, ai primi del ‘900. Qui la ricchissima e potente famiglia Wittgenstein è capeggiata da papà Karl, autoritario industriale dell’acciaio, a cui non garba che alcuni dei suoi otto figli sentano il fascino dell’arte (come la loro sensibile madre Leopoldine, che ospita a casa Brahms, Mahler, Clara Schumann, Bruno Walter) anziché seguire le sue orme. Tre di essi si suicideranno. Il fratello Ludwig diverrà il noto filosofo. Paul, mancino e talentuoso pianista, dovrà superare un ostacolo più grande delle ristrette e vessatorie vedute paterne: l’amputazione del braccio destro, perso in guerra nel 1914. La sua storia di resilienza, coraggio e rivalsa (narrata dalla mano mancante) ri/comincia da lì: da un campo di internamento russo in Siberia. Fino al ritorno con successo sui palcoscenici del mondo. Con importanti musicisti, come Maurice Ravel, che comporranno musiche dedicate, come il concerto per mano sinistra. Di Per mano dice Sante: «La trovo una storia esemplare, che dimostra quanto molto spesso la disabilità sia creata dall’ambiente in cui vivi, dalle barriere che ti impediscono di esprimerti. Se l’ambiente invece è inclusivo, se è un concerto per la mano sinistra, allora la disabilità sparisce». E si nota la presenza, non l’assenza.
L’autore: Sante Bandirali è autore, musicista, editore (cofondatore e direttore editoriale della casa editrice Uovonero, dal 2010 sigla indipendente attenta alle diversità, e della nuovissima Officina Babùk). Dopo gli studi alla Scuola di Paleografia e Filologia Musicale a Cremona, al Conservatorio e all’Università commerciale Luigi Bocconi, diventa anche traduttore, con una quarantina di romanzi tradotti: fra i quali “Il mistero del London Eye”, premio Andersen 2012 e oltre 160 mila copie vendute. Le sue traduzioni hanno vinto numerosi premi italiani, fra cui il premio Andersen, il premio Letteratura Ragazzi di Cento e, nel 2020, il premio Strega Ragazze e Ragazzi per la traduzione, con il romanzo Una per i Murphy di Lynda Mullaly Hunt. Per Uovonero è autore, oltre che di Per mano, Marchio Microeditoria di Qualità 2023, pure degli albi illustrati Il signor Erik (dedicato a Satie e illustrato da Francesca Corso) e, da una fiaba di Luigi Capuana, di L’uovo nero (ill. di Alicia Baladan).Ha inoltre pubblicato la raccolta di racconti EAN13 e altri disastri (Uroboros 2012) e per Marcos y Marcos ha in uscita il 29 maggio Papiro, è il suo primo romanzo.