“Strana coppia d’assi” è il titolo del concerto di domenica 29 settembre (ore 17, Auditorium Comunale) proposto dalla Stagione 2024 di San Vito Musica, organizzata dall’Accademia d’archi Arrigoni.
Ospiti del particolarissimo concerto il mezzosoprano Laura Polverelli e il fagottista Aligi Voltan; sul palcoscenico Filippo Maria Bressan.
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Torna nel 2024 San Vito Musica, la rassegna organizzata dall’Accademia d’archi Arrigoni a San Vito al Tagliamento. Sono 7 i concerti tra settembre e dicembre, che confermano anche quest’anno la cifra caratteristica della rassegna: un percorso di ricerca nei repertori poco frequentati e di grande qualità, tra curiosità e coraggio, per proporre insieme innovazione stilistica, una visione aperta delle produzioni musicali storiche e un importante sguardo sul panorama novecentesco e contemporaneo.
La Stagione continua domenica 29 settembre, sempre all’Auditorium Comunale alle 17: Strana coppia d’assi(questo il titolo) è davvero un concerto particolarissimo per la timbrica. Al centro dell’esibizione saranno il mezzosoprano Laura Polverelli - una voce straordinariamente pastosa e duttile, tra le più celebrate nel repertorio operistico e non, a livello internazionale e protagonista di stagioni operistiche nei maggiori teatri, diretta da Muti, Pappano, Metha, Tate e molti altri - e il fagottista Aligi Voltan - apprezzato in tutta Europa per le sue interpretazioni del repertorio barocco e per l'utilizzo di strumenti storici. Ha suonato con le migliori orchestre (anche da solista) nei repertorio più ricercati. Un concerto all’insegna della morbidezza sonora che affianca l’autorevolezza del timbro del fagotto alla voce pastosa e penetrante del registro medio femminile. Al fianco dei due solisti l’Accademia Arrigoni e il direttore ospite Filippo Maria Bressan, direttore e musicista nel senso più completo, riconosciuto in tutta Europa per la sensibilità e l’originalità del gesto. Le musiche in programma sono un viaggio affascinante nel repertorio barocco e classico tra le diverse forme di oratorio, opera, concerto e sinfonia. Tra le rarità due arie dall’Ariodante di Händel e dalla Medea di Cherubini che mettono a dialogo le voci pastose e avvolgenti dei due solisti - mezzosoprano e fagotto - per un risultato sonoro dal colore vellutato e caldo.A seguire le biografie degli artisti.
La rassegna prosegue il 27 ottobre con l'Orchestra da Camera di Perugia, diretta da Enrico Bronzi (violoncello e direttore).