Uno dei più forti tennisti di ogni tempo, Arthur Ashe, atleta che ricordiamo anche per il forte impegno in tema di diritti civili, rivive oggi in Friuli, a San Giovanni al Natisone, dove un albero – un PrunusCerasifera, un rigoglioso amolo della famiglia delle rosacee – è stato intitolato al leggendario giocatore afroamericano cheaveva fatto della sua vita una missione di testimonianza su vari fronti, dall’apartheid alla sensibilizzazione sull’HIV/Aids. Per questo il suo nome è stato inserito nel circuito internazionale della “Foresta dei Giusti”, il “Gariwo Network”, e per questo Arthur Ashe è oggi ufficialmente entrarto anche nel progetto “La Foresta dei Giusti” in Friuli Venezia Giulia. Alla presenza del sindaco di San Giovanni al Natisone Carlo Pali, una cinquantina di studenti della Scuola secondaria ha preso parte alla festosa cerimonia di intitolazione dell’albero, che s trova nel Parco giochi di Viale delle scuole. Per iniziativa di Damatrà onlus, grazie alla sinergia avviata con l’Amministrazione comunale di San Giovanni al Natisone sono stati coinvolte nel corso dell’anno scolastico molte studentesse e studenti che hanno raccontato durante la cerimonia la storia di Artur Ashe e tutti, grazie all'uso di smartphone e cuffie audio, hanno potuto ascoltare le informazioni su chi si prende cura delle foreste in Friuli Venezia Giulia, racconti che diventeranno un podcast a cura dei giovani artisti di Invasioni creative, online dal mese di giugno sul sito https://lamemoriadellegno.damatra.com Ilcartellone “La memoria del legno 2025”, è promosso con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, insieme a 9 municipalità coordinate dal Comune di Spilimbergo. La carriera di Arthur Ashe, nato a Richmond in Virginia nel 1943, si sviluppa nel clima di apartheid che gli Stati Uniti vivevano durante il secondo dopoguerra. Nella sua autobiografia Arthur Ashe spiegherà: «volevo essere considerato il più possibile corretto, onesto, affidabile, gentile, calmo ed educato». Non sarà mai solo un tennista, ma un tennista nero. Sarà il primo afroamericano ad entrare nella squadra americana di coppa Davis nel 1963, il primo afroamericano a vincere un torneo dello Slam (saranno tre a fine carriera, Us Open 1968, AustralianOpen 1970, Wimbledon 1975), il primo e unico a vincere Wimbledon. Il tennista nato per lottare: contro le discriminazioni, dovrà affrontare anche quella contro l’AIDS: a causa di una trasfusione di sangue infetto, contrae il virus dell’HIV. Nel 1992, quando un giornalista di USA Today lo chiama, capisce che inizierà un’altra fase della sua militanza. Se aveva colpito lui, l’AIDS poteva colpire chiunque, si spese quindi per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema considerato una piaga e ostracizzato. Il campione muore nel 1993, un anno dopo l’annuncio della sua malattia, non prima di aver fondato l’Arthur Ashe Foundation for the Defeat of AIDS, una fondazione impegnata nel supporto dei malati, nella sensibilizzazione, nella ricerca.
SAN GIOVANNI AL NATISONE entra nella FORESTA DEI GIUSTI DEL FVG con l'ALBERO per il tennista Arthr ASHE
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