Antonio Gramsci ha la capacità di parlare direttamente all’inquietudine delle coscienze. Leggerlo oggi dà l’impressione di leggere pagine scritte da un alieno; tale è la grandezza del personaggio in termini di valore assoluto (tra i pensatori politici più studiati al mondo), tale è la distanza, palpabile, tra quelle parole e la retorica da mass media alla quale ci siamo abituati. Innesti – Connessioni Teatrali affatto prevedibili ospiterà alla Sala Bergamas di Gradisca d’Isonzo, giovedì 20, venerdì 21 e sabato 22 marzo, alle 20.30, lo spettacolo ‘Gramsci gay’ per il quale il suo protagonista, Mauro Lamantia, ha vinto il Premio Enriquez 2025 (Premio Nazionale Franco Enriquez 2025 – Città di Sirolo XXI edizione, categoria Teatro Classico e Contemporaneo, sezione Migliore Interprete). La pièce, firmata da Iacopo Gardelli, si avvale della regia di Matteo Gatta. Produzione Accademia Perduta Romagna / Studio Doiz.

Antonio Gramsci muore nel 1927, lasciandoci, un secolo dopo, a interrogarci sulla sua eredità- perché, che abbiamo letto o meno i Quaderni, gli articoli, anche solo le Lettere dal Carcere, Gramsci come simbolo ha anche oggi un peso di rilevanza. La notte del 10 novembre 2019 è stato deturpato un murales raffigurante il volto di Gramsci sul carcere di Turi, a Bari, dove il filosofo sardo trascorse 5 dei suoi 10 anni di prigionia e scrisse gran parte dei Quaderni dal Carcere. Una mano anonima ha scritto GAY sulla fronte con l’acrilico rosso.
Lo spettacolo Gramsci Gay è diviso in due quadri. Nel primo quadro siamo nel 1920. Un Gramsci non ancora trentenne arringa gli operai torinesi all’indomani del fallimento dello storico sciopero delle lancette. Il secondo quadro è ambientato ai giorni nostri: Nino Russo, il nostro vandalo del murales di fantasia, viene colto in flagrante e trascinato in commissariato per un interrogatorio molto diverso da quello che si aspetta. Questi due eventi, a cent’anni di distanza l’uno dall’altro, tessono fili invisibili sui significati di impegno e disillusione, fiducia e indifferenza, fuoco e cenere.
La prevendita sarà aperta anche un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
C. L.