Il giornalista e scrittore Marco Ansaldo autore del libro “La marcia turca. Istanbul, crocevia del mondo” (Marsilio, 2023) dialoga con il giornalista e Presidente di Bonawentura/Teatro Miela Enzo D’Antona.
Quadri scenici Deniz Özdoğan
Il libro di Marco Ansaldo prova a penetrare nel mistero della Turchia, il Paese enigmatica cerniera fra Est e Ovest e difficile da comprendere anche per i migliori analisti.
Di certo la Turchia non è più il «malato d’Europa», il Paese spento, triste, in bianco e nero che per tutto il secolo scorso ha vissuto nell’ombra dei suoi vicini, ma il protagonista indiscusso della scena internazionale.
A cento anni dalla nascita della Repubblica, in un momento cruciale che tocca il destino di uno dei personaggi politici più controversi del nostro tempo, il libro di Marco Ansaldo ripercorre le vicende recenti di questa nuova potenza globale, in una marcia inesorabile che dal fascino di Istanbul, città poliedrica e prismatica, conduce alla scoperta di strategie ed equilibri che hanno trasformato Recep Tayyip Erdogan in un odierno sultano.
Uomo fra i più influenti di questa epoca, leader scaltro e spregiudicato, «inventore di una diplomazia multipla che tratta con amici e nemici», agisce come mediatore nel conflitto fra Russia e Ucraina, gioca con destrezza i suoi assi nella partita del gas e del grano, raggiunge con l’Europa accordi sui migranti usando le frontiere come un rubinetto che apre e chiude a seconda delle convenienze. Eppure, nonostante la sua sfera di influenza geopolitica arrivi fino all’Africa e ai confini della Cina, oggi la Turchia è chiamata ad affrontare le conseguenze delle sue aspirazioni.
Di fronte all’emergenza umanitaria prodotta da uno dei terremoti più tremendi della storia, al progressivo indebolimento dell’economia, al dilagare del fanatismo islamico e alla folle ossessione di annientare i curdi, può continuare per la sua strada, reprimendo il dissenso e puntando alla conquista di mare e terra, oppure ampliare la sua visione del mondo e diventare una piena democrazia liberale. “Ne avrebbe tutte le possibilità, perché non esiste paese in grado di avere un’ambizione talmente forte e un’influenza così globale poggiando su un terreno tanto instabile. Come le faglie sismiche sotterranee che lo attraversano”.
Marco Ansaldo, già inviato speciale de La Repubblica per la politica internazionale, oggi è analista geopolitico, consigliere scientifico di «Limes» da Istanbul, vaticanista per «Die Zeit» e consulente de La7 per il programma Atlantide. Ha insegnato all’Università Luiss e ha collaborato con Rai Radio 3. Alla Turchia ha dedicato tre libri (Chi ha perso la Turchia, Uccidete il Papa, Il caso Ocalan), una lunga serie di reportage e interviste, programmi in radio e in tv, conferenze e convegni, le voci dell’Enciclopedia Treccani e del Dizionario Utet, l’invenzione del Foro di dialogo intergovernativo fra Italia e Turchia.
Deniz Özdoğan
Ha iniziato a recitare all’età di cinque anni, come allieva del Teatro Nazionale di Istanbul. Trasferitasi in Italia nel 2001, si diploma diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica. Ha recitato al fianco di Massimo Dapporto ne Il malato immaginario, ne Il gabbiano di Čechov di Leo Muscato, in La casa di Ramallah di Antonio Tarantino al fianco di Giorgio Albertazzi, nel Romeo e Giulietta di Valerio Binasco con Riccardo Scamarcio. Nel 2016 è stata una dei tre artisti scelti dall’ambasciata turca come rappresentante della cultura turca in Italia insieme a Ferzan Özpetek e Serra Yılmaz. Molte le collaborazioni con Valerio Binasco e la sua Popular Shakespeare Company di cui ha fatto parte, unitamente all’importante rapporto creatosi con il drammaturgo e regista argentino Rafael Spregelburd con cui ha lavorato varie volte negli ultimi anni. Tra i film in cui ha recitato, ricordiamo: Io non sono io. Romeo, Giulietta e gli altri di Paolo Santolini, Fiabeschi torna a casa di Max Mazzotta, T.I.R regia di Alberto Fasulo, The Fish in Me regia di Ertan Velimatti Alagöz e La Rivincita di Leo Muscato.
Bonawentura con il contributo di Fondazione CRTrieste
In collaborazione con Marsilio Editori e Libreria Minerva di Trieste
Ingresso libero