ROK TURK E BLANKA KACIN NON DELUDONO IN SLOVENIA E SI AGGIUDICANO PER L’ENNESIMA VOLTA IL RALLY VIPAVSKA DOLINA

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ROK TURK E BLANKA KACIN NON DELUDONO IN SLOVENIA E SI AGGIUDICANO PER L’ENNESIMA VOLTA IL RALLY VIPAVSKA DOLINA
Turk - Kacin

Il 13° Rally Vipavska Dolina si è rivelato infine solo una formalità per Rok Turk e Blanka Kacin, l’equipaggio sloveno pluricampione in patria che ha nuovamente conquistato il primo posto del rally nella valle del Vipacco.

Rok Turk e Blanka Kacin

Nutrito l’elenco iscritti ma la lotta per il primo gradino del podio si poteva restringere a due contendenti: Rok Turk – con Blanka Kacin alle note - e il connazionale Marko Grossi – con Tara Berlot sul sedile di destra – entrambi su Hyundai i20, il primo sulla più performante i20 N Rally2 e Grossi con la i20 R5. Avrebbero potuto impensierire la corsa verso la vittoria dei due sloveni anche gli austriaci Daniel Mayer e Alessandra Baumann con la loro Citroen C3 Rally2 ma la conoscenza delle prove di casa degli equipaggi locali non favoriva di certo l’equipaggio d’oltre confine.

Turk - Kacin
Grossi - Berlot
Marko Grossi
Blanka Kacin e Tara Berlot
Mayer - Baumann
Daniel Mayer
Si scherza un po' prima della partenza

La gara, splendidamente organizzata dal Klub AK Ajdovščina motorsport, è andata in scena venerdì 10 e sabato 11 maggio ad Aidussina (a poco più di una ventina di chilometri dal confine italiano) e prevedeva quasi 130 km di prove speciali dislocate sulle colline circostanti nella giornata di sabato, anticipate venerdì sera dalla prova spettacolo che ha attirato nel centro della cittadina slovena migliaia di spettatori assiepati lungo il tracciato composto da allunghi, chicane, tornanti e varie curve a tutto beneficio dello spettacolo. Più giri del percorso affrontati dai concorrenti, per un totale di 3,81 km, permettevano di veder transitare più volte i concorrenti in un continuo rincorrersi di una vettura e l’altra in una atmosfera di sagra paesana che, non per questo, sminuiva il valore della competizione dandogli anzi un fascino ulteriore in una ambientazione da tempi d’oro del rallysmo. La prova speciale è stata attrezzata con jersey in cemento lungo le curve a protezione e sicurezza degli spettatori e con impianto di amplificazione su tutto il percorso di modo da poter seguire in diretta le varie fasi ed i momenti salienti della gara in una appassionante radiocronaca continua.

Immancabili in Slovenia le Zastava Yugo che concorrevano per la Yugo Cup (nell'immagine: Potrata -Ferjančič)

La partenza ad ordine inverso ha poi fatto sì che lo spettacolo aumentasse con l’ingresso in pista dei concorrenti con vetture sempre più potenti che hanno regalato “numeri” e spettacolo a non finire. La classifica della prova antipasto di quello che sarebbe stato poi il rally il giorno successivo ha visto primeggiare Rok Turk e Blanca Kacin che hanno regolato Marko Grossi e Tara Berlot per soli 5 decimi di secondo a dimostrazione delle intenzioni bellicose di entrambi gli equipaggi Hyundai; a +0,9 dal leader provvisorio gli austriaci Mayer-Baumann. Molto spettacolari i cechi con le loro vecchie ma velocissime Skoda 130 Lr hanno deliziato il pubblico sfidando le leggi della fisica con traiettorie incredibili e traversi al limite della tenuta delle vetture, l’equipaggio Urban-Urban (Josef e Jaroslav) terminerà la gara addirittura in 32^ posizione assoluta, seguito dai connazionali Patrik Kder e Milan Skolka al 41° posto.

Urban - Urban

La giornata del sabato prevedeva tre prove speciali da ripetere tre volte: Predmeja, Visnje e Manče, contrassegnate da dossi, lunghi tratti velocissimi, salti ma anche tornanti in sequenza su asfalti piuttosto scivolosi che mettevano a dura prova i concorrenti e le vetture. Le prime due PS della giornata vedevano ancora trionfare Turk-Kacin, con Grossi-Berlot e Mayer-Baumann immediatamente alle loro spalle, la successiva speciale Manče 1 risultava però fatale a Marko Grossi che doveva abbandonare la compagnia per un problema ad una ruota; da quel momento Rok Turk proseguiva la sua cavalcata vincendo tutte le prove speciali rimanenti ed il rally incrementando sempre più il suo vantaggio sugli avversari austriaci che hanno chiuso la gara al secondo posto staccati di 1minuto e 37.1 secondi. Ottimo il terzo posto del non più giovanissimo Mitja Klemenčič, con Viljem Ošlaj sul sedile di destra, che è riuscito a soffiare il gradino più basso del podio al ventenne Mark Škulj solo nell’ultima speciale; il ragazzo sloveno – navigato da Uroš Ocvirk – ha comunque dimostrato tutto il suo valore sulla piccola Opel Corsa Rally4, una vettura non certo performante come le Rally2 o le R5 ma che il giovane Škulj ha saputo portare nelle zone alte della classifica finale con determinazione e quel pizzico di incoscienza naturalmente insito nei ragazzi.

Klemenčič - Ošlaj 
Škulj - Ocvirk
Bratina - Vovk, quinti assoluti
Gyarmati - Kocsis, sesti 
Čendak - Markežič, settimi
Medved - Šavelj, ottavi
Zrinski - Vidmar, noni
Chiudono la Top Ten Peljhan - Čar
Assistenza.... anche femminile
La mascotte di Mrevlje - Šavli
Le trazioni posteriori hanno dato spettacolo lungo tutto il percorso, qui Valant - Stopar
Inseguimenti in prova speciale
Mlakar - Del Bello

Numerosissimi gli italiani al via della gara slovena vista anche la vicinanza al confine, primi dei nostri connazionali si sono classificati Alberto Mlakar e Cristina Del Bello che hanno conquistato un meritatissimo 22° posto assoluto e 3° di classe con la piccola Peugeot 106 Rallye classe 7. Da rilevare che Mlakar è l’abituale navigatore di Federico Laurencich – anch’egli al via in Slovenia con una Peugeot 106 Rallye ma con preparazione N2 e navigato da Lara Pipan – e che i due insoliti equipaggi della Gorizia Corse hanno lottato per tutto il rally per la supremazia fra gli iscritti della scuderia goriziana, sfida risoltasi a favore di Alberto Mlakar con meno di un minuto di vantaggio su Federico e Lara che si sono piazzati al 25° posto finale vincendo anche la categoria di appartenenza (Classe 6).

Laurencich - Pipan
Biondo - Toffolo

Ottimo anche il risultato di Alessandro Biondo e Marco Toffolo, ma anche quello di Marco Agosto e Federica Tomasetig (al suo debutto come navigatrice), di Simone Cossettini e Sofia Gosgnach (Simone ha dovuto provvedere alla sostituzione della frizione sulla sua vettura poco prima della partenza, ndr) e di Mirco Avesani e Michele Facchini, tutti su Peugeot 106 Rallye in classe 6. All’arrivo anche Andrea Faccin e Fabio Giurato (Mini Cooper S), Marco Crozzoli – il poliziotto volante – e Filippo Nodale (Opel Astra Gsi), Nicola Stella e Isabel Forgiarini, su Citroen Saxo VTS, e Stefano e Giovanni Moro (anche loro su Peugeot 106 Rallye 6). Hanno visto il traguardo anche Igor e Patrizia Repezza ma pesantemente penalizzati da grossi problemi alla loro Fiat Grande Punto JTD che nonostante i tentativi di riparazione in assistenza non voleva proprio saperne di prendere velocità.

Agosto - Tomasetig
Cossettini - Gosgnach
Simone Cossettini impegnto nella sostituzione della frizione poco prima della partenza
Avesani - Facchini
Faccin - Giurato
Crozzoli - Nodale
Forgiarini - Stella
Moro - Moro
La vettura di Repezza - Repezza in assistenza

Amaro ritiro invece per Alessandro Cepek e Fabrizio Colja che sono usciti di strada nella PS 5 danneggiando pesantemente la Renault Clio Rs con cui lottavano per l’Alpe Adria Cup; anche Lorenzo Micheletto e Riccardo Mele hanno dovuto ritirarsi causa problemi tecnici sulla loro Peugeot 106, così come Antonio Avesani e Nicola F. Guerra su identica vettura. Poca fortuna anche per Roberto Colonello e Anna Bulfon traditi dalla rottura di un semiasse della loro Subaru Impreza WRX.

La Peugeot 208 R2 di Gutai - Hajdina
Colonello - Bulfon
Kobal - Kačič
Grossi - Berlot
Disavventura per il tedesco Irlacher che ha perso una ruota a seguito della rottura delle colonnette, per fortuna avvenuta al termine della prova speciale Visnje
Kder- Skolka
Peljhan
Immancabile la Zastava di Mrak - Ipavec

Oltre al lato prettamente agonistico, il Rally Vipavska Dolina ha messo in evidenza la passione degli sloveni per questo sport (ma in generale per tutti gli sport) con il pubblico presente lungo tutte le prove speciali pronto ad applaudire i concorrenti al loro passaggio, emblematico pure il fatto che in assistenza si è recata in visita anche una scolaresca di bambini, insomma, un altro modo di vivere lo sport, in generale, e soprattutto il mondo del rally che continua ad essere molto seguito e incentivato oltre confine.

Dario Furlan – foto #darionnenphotographer