Il campione sloveno si aggiudica per la quinta volta la gara nella valle del Vipacco, dimostrando tutta la sua superiorità nel rally organizzato dal Club AK Ajdovščina Motorsport.
Una superiorità mai messa in discussione, dall’inizio alla fine della gara, che ha visto trionfare nuovamente Rok Turk e Blanka Kacin a bordo della loro fidata e performante Hyundai i20 N Rally2, al 14° Rally Vipavska Dolina svoltosi venerdì 9 e sabato 10 maggio nei dintorni di Ajdovščina (Aidussina), a una ventina di chilometri dal confine italiano.

La gara slovena sembra essere ormai un affare privato per l’affiatato equipaggio Turk-Kacin, che con questa vittoria porta a cinque il numero dei successi nella valle del Vipacco. Nulla hanno potuto i loro avversari, che hanno cercato in tutti i modi di contrastarne la cavalcata vincente, in primis Marko Grossi, suo abituale rivale, che anche in questa occasione si è dovuto accontentare del secondo posto finale.

Rok Turk ha preso il comando fin dalla prima prova speciale, la spettacolare Super Speciale “Klančar Žerjavi”, disputata su un breve circuito cittadino ricavato sui viali di Aidussina. Con una guida di precisione millimetrica, sfiorando i cordoli dei marciapiedi per sfruttare ogni centimetro disponibile, Turk ha inflitto quasi tre secondi a Marko Grossi, navigato da Tara Berlot, quest’anno su Citroën C3 Rally2 invece della consueta Hyundai i20 N.

La prova speciale cittadina, lunga poco meno di un chilometro e ripetuta quattro volte, ha richiamato una folla entusiasta ad Aidussina. Il pubblico si è assiepato lungo tutto il tracciato, creando un tifo da stadio per incitare gli equipaggi impegnati nel piccolo ma spettacolare circuito predisposto meticolosamente dal Club AK Ajdovščina Motorsport. La formula dei quattro passaggi, unita all’ordine di partenza invertito e all’orario serale (start alle 18:00 e conclusione poco prima delle 20:00), ha reso l’evento coinvolgente e accessibile a tutti. Prima della partenza ufficiale, il pubblico è stato intrattenuto da una serie di passaggi dimostrativi con vetture storiche, supercar, prototipi tubolari e persino un simpatico motocoltivatore allestito in stile “gara”, suscitando applausi e sorrisi. La serata è poi proseguita con concerti e spettacoli di intrattenimento che hanno animato la cittadina slovena fino a tarda notte. Insomma, un modo moderno e intelligente di proporre una manifestazione motoristica, da cui anche in Italia si potrebbe prendere esempio per ridare slancio e freschezza al mondo dei rally.





La sfida è ripresa sabato di buon mattino, con la partenza del primo concorrente da Aidussina alle ore 7:00 per affrontare le otto prove speciali in programma. Il primo squillo è stato ancora di Rok Turk, che ha distanziato Grossi di altri 3,4 secondi, confermando la sua supremazia. Alle loro spalle, Jan Medved (Hyundai i20 N Rally2), l’austriaco Manuel Kößler (Hyundai i20 R5) e Mark Škulj (Citroën C3 Rally2) si sono dati battaglia per tutta la giornata, rendendo la gara intensa e spettacolare.



La sfida fra Rok Turk e Marko Grossi è continuata per tutta la giornata, il pilota della Citroen è pure riuscito ad aggiudicarsi due prove speciali, la “Planina 1” e la “Predemja 1” ma Turk ha risposto colpo per colpo agli acuti di Grossi incrementando sempre più il suo vantaggio fino a chiudere la gara con un vantaggio di +25.4 secondi.
Alle loro spalle Jan Medved e Mark Škulj hanno lottato fino all’ultimo per conquistare il terzo gradino del podio con Medved che si è visto sorpassare in classifica da Škulj proprio nell’ultima prova speciale con un solo decimo di secondo di vantaggio; un risultato che ha reso ancor più emozionante il finale del Rally Vipavska Dolina.
Da segnalare la notevole partecipazione di equipaggi italiani, attratti da un percorso tecnico e affascinante, da un’organizzazione impeccabile e — non da ultimo — da costi di iscrizione e gestione decisamente più contenuti rispetto a quelli italiani. La vicinanza al confine ha fatto il resto, rendendo questo appuntamento sempre più irrinunciabile per i team nostrani.

Il più atteso tra gli italiani era sicuramente Federico Laurencich, già vincitore su queste strade, che ha preso il via con la Skoda Fabia Rally2 Evo insieme a Lara Pipan. Alla fine, ha chiuso con un eccellente sesto posto assoluto: un risultato di grande valore, considerando il livello elevato della concorrenza e la familiarità degli avversari locali con il tracciato e il grip particolare dell’asfalto sloveno.

Ottima anche la prestazione di Matteo Bearzi, che con Janira Chialina alle note ha conquistato un ottimo decimo posto finale con la Skoda Fabia Rally2 Evo. Menzione speciale per Mattia Grassi, che ha portato al debutto la nuovissima Lancia Ypsilon Rally4 HF appena arrivata in casa RB Motorsport. Il suo stile di guida aggressivo ha attirato l’attenzione nel Service Park e nelle prove speciali, dove non sono mancati commenti positivi sulla nuova vettura. Con David Barichello a dettargli le note, ha chiuso con un onorevole 17° posto assoluto.


Buona anche la prestazione di Andrea Scalzotto e Daniele Cazzador, 22esimi con la loro Renault Clio Rally3, mentre Alessandro Biondo e Manuel Lazzer hanno ottenuto un ottimo 31° posto assoluto con la loro Peugeot 106 16v, aggiudicandosi anche la Classe 6. Nella stessa classe troviamo al 35° posto Alberto Mlakar e Cristina Delbello, anch’essi su Peugeot 106.



A seguire troviamo Igor e Patrizia Repezza, che hanno finalmente potuto disputare una gara tranquilla con la loro Fiat Grande Punto JTD, chiudendo al 38° posto, senza essere assillati da problemi tecnici come in passato. Subito dietro, al 40° posto, Roberto Camporese e Francesco Maggiolino hanno portato in gara la loro splendida Volkswagen Polo MK5.


L’elenco degli italiani prosegue con Manuel Lesa e Francesca Tomasetig, alla loro seconda gara insieme che hanno chiuso 45esimi su Peugeot 208 Rally4, seguiti da Simone Cossettini e Selena Ziani che hanno chiuso al 49° posto con la loro Peugeot 106.



Al 51° posto troviamo Alessandro Prodorutti e Maurizio Lazzer su Renault Clio, seguiti da Andrea Faccin e Fabio Giuriato su Mini Cooper S, 53esimi assoluti. Al 56° posto si è classificato Luigi Terpin, affiancato da Luca Benossi, sulla storica Opel Kadett GT/E, sempre affascinante per appassionati e fotografi.


Mathias Minisini e Andrea Pontoni hanno concluso al 65° posto con la loro Renault Clio Rally5, mentre Alessandro e Sebastiano Mitri, con la splendida Škoda 130 RS, hanno terminato al 69° posto, suscitando grande interesse tra gli appassionati di vetture storiche.


Al 70° posto troviamo Nicholas Macorig e Sofia Gosgnach con la simpatica Autobianchi A112 Abarth spesso di traverso nelle curve, seguiti da Marco Crozzoli ed Elisa Toniutti, 72esimi su Opel Astra GSi 16V. Roberto Colonello e Anna Bulfon si sono classificati 74esimi con la loro Subaru Impreza WRX, mentre la sfortuna ha colpito Nicola Giatti e Gabriele Nigris, la cui Renault Clio Rally5 ha subito l’apertura improvvisa del cofano motore durante una prova, causando la rottura del parabrezza e compromettendo la loro gara.





Amaro ritiro invece per Mattia Blasutto e Paola Fachin per noie meccaniche quando si stavano divertendo con la loro Volkswagen Golf II Gti, così come per Marco Agosto e Yari Costantini (Peugeot 106) e pure per Fabio Scagnetto e Silvia Croce (pure loro su Peugeot 106), tutti costretti ad abbandonare la compagnia nelle fasi finali della gara quando la pedana di arrivo non era poi così lontana. La quinta Prova Ppeciale è stata fatale invece per la Citroen Saxo Vts di Nicola Stella e Isabel Forgiarini che, anch’essa per problemi tecnici ha costretto l’equipaggio friulano al ritiro; medesimo discorso anche per Stefano e Giovanni Moro, pure loro costretti fermati da noie meccaniche ma nella P.S. precedente con la loro Peugeot 106 Rallye.


Dopo un periodo piuttosto piovoso un meteo favorevole ha accompagnato i concorrenti nei due giorni di gara, un fresco vento di bora che ha soffiato quasi incessantemente ha asciugato il percorso ma ha pure messo in difficoltà i meccanici e gli addetti ai lavori che hanno dovuto lavorare parecchio per non vedersi portar via i tendalini dalla bora. L’impegnativo percorso sloveno ha causato anche alcune uscite di strada che hanno comportato qualche ritardo nel programma di gara, ma fortunatamente senza gravi conseguenze per gli equipaggi coinvolti.













Va così in archivio anche questa edizione del Rally Vipavska Dolina con la soddisfazione dei partecipanti ma anche del foltissimo pubblico presente sia in città che lungo tutte le meravigliose prove speciali di questa gara che è destinata a crescere ulteriormente facendo concorrenza ai rally italiani sempre più complessi da organizzare e sempre più soggetti a normative, spesso discutibili, che fanno perdere la voglia di rinnovare la licenza in Italia.
Dario Furlan - Foto #darionnenphotographer /Fulvio Colombo