Tra le 180 vetture iscritte, veri e propri pezzi di storia, oggetti preziosi per le imprese sportive che hanno firmato, in mano a campioni di ogni epoca. Un elenco lunghissimo, per carrozzerie che attendono solo gli sguardi ammirati e la carezza degli spettatori di Rallylegend …
Entrare nel Parco Chiuso di Rallylegend, che poi chiuso non è in quanto il pubblico può accedere ed avvicinare le macchine lì parcheggiate, è come aprire uno scrigno colmo di pietre preziose. Alcune più splendenti, certamente, ma tutte hanno imprese da raccontare, con livree che gli appassionati hanno ben impresse nella memoria. Un libro di storia in movimento, che nella edizione che va ad iniziare giovedì 12 ottobre, presenta capitoli strepitosi.
Come, iniziando da una vera regina, due splendide Lancia Stratos: una, del 1975, ex “Speedy” Perazio affidata a Federico Ormezzano, che ne è stato un grande inteprete, e l’altra, ex Bernard Darniche, nelle mani di uno dei fratelli Avandero. Aldo Fasan, nome noto nei rally anni ‘70 e ’80 piloterà la sua affascinante Alpine Renault A110, stessa vettura, ex Bernard Darniche, che vedrà al volante a Rallylegend Alain Serpaggi. E restando in casa Renault, Renè Arnoux disporrà di una R5 Turbo Diac ex Chatriot. È del 1986 la sempre attraente Lancia Delta S4 Martini Racing, guidata a Montercarlo da Miki Biasion, di Paolo Valli.
Blasone importante - è stata guidata da Colin McRae – per la Subaru Legacy del 1990 di “Lucky” Battistolli, come per la Toyota Celica ST185 ex Auriol prima al rallye di Sanremo 1993 che vedrà al volante Juha Kankkunen ed anche per la Lancia Delta Integrale Martini Racing che ritroverà alla guida lo stesso Andrea Aghini che la portò alla vittoria nel Sanremo 1992.
Tante le Subaru Impreza con passato di grande prestigio, come la mitica N1WRC, guidata da Colin nella stagione 1996, che sarà esposta e in parata, e la altrettanto leggendaria L555BAT, macchina appartenente alla famiglia del compianto Colin, con alla guida Jimmy McRae navigato dalla nipote Hollie, con un terzetto delle meraviglie che vedrà una Impreza ex Richard Burns, quella del titolo Mondiale 2001, con Jo Burns, sorella del compianto campione inglese, in veste di navigatrice.
Passato di pregio anche per le due Ford Escort Cosworth di cui disporranno Miki Biasion e Francois Delecour. Per il campione italiano ci sarà la livrea della sua ultima vittoria iridata all’Acropoli 1993 su una Escort ex Sebastian Lindholm, mentre avrà i colori Martini Racing ex Malcom Wilson quella di Delecour. Meritano una citazione la Peugeot 306 Maxi 1997 ex Delecour di Manuel Senra Caamano, la Bmw M3 1990 vestita Bastos al tempo per Marc Duez che vedrà al volante Donagh Kelly, la Seat Ibiza Kit Car Evo II 1997 ex Rovanpera di Ismael Trigo Couto e la Mitsubishi Evo 6 RS vincitrice del campionato Mondiale Rally Produzione 2001 con Gabriel Pozzo portata a Rallylegend da Paolo De Francesco.
Nomi da brivido anche tra le World Rally Car: la rara Hyundai Accent WRC 2000 ex Alister McRae di Marcello Miotto, la Ford Focus WRC 2002 ex Colin McRae di Alberto Sassi, la Mitsubishi Lancer WRC 05 2004 ex Gigi Galli di Andrew Nesbitt, la Ford Focus WRC 06 2006 ex Gronholm di Austin Mac Hale, la Ford Fiesta WRC 2011ex Hirvonen in gara con Alberto Otero Quintela, l’altra Ford Fiesta WRC 2012 ex Solberg di Cristiano Fenoglio per chiudere in bellezza con due macchine portate alla vittoria da Sua Maestà Sebastien Loeb: la Citroen Xsara WRC di Francisco Valdes Quinza e la Citroen DS3 WRC 2011 di Fernando Garrido.
Dario Furlan - Comunicato a cura di rallylegend press