Dominio del pilota ufficiale M-Sport Ford con la Puma Rally1 Hybrid tra le World Rally Car, Simone Romagna (Lancia Delta Integrale 16V) è primo tra le Classic e Simone Brusori (Porsche 911 SCRS) si afferma tra le Historic: si conclude così un’altra grande edizione di Rallylegend, con un abbraccio fantastico di pubblico. Legend Stars, Parades e Free Laps spettacolo nello spettacolo.
Si è immerso con il sorriso nella atmosfera di Rallylegend, nell’abbraccio dei tanti fans, ha firmato autografi e fatto centinaia di selfie per quattro giorni. Ma quando Adrien Fourmaux, insieme ad Alexandre Coria, ha preso posto nella sua Ford Puna Rally1 Hybrid del team M-Sport, pur senza scordare di far divertire il pubblico con una guida spettacolare, ha fatto valere la legge del pilota ufficiale WRC. Dimenticata in fretta la piccola noia idraulica della Puma nella Sprint Legend Race del giovedì, Fourmaux ha vinto tutte le prove speciali disputate, chiudendo in testa con un ampio vantaggio sulla concorrenza la classifica WRC. “Sono felice di essere tornato a Rallylegend, dove avevo partecipato nel 2020. Ho trovato un ambiente ancora più caloroso e ancor più numerosi gli appassionati spettatori. È stato bello portare la Puma Rally1 Hybrid in questa festa dei rally”. La concorrenza che ha trovato in Luca Pedersoli, con Anna Tomasi, al debutto con la, per loro, nuova Hyundai i20 WRC Plus il migliore degli inseguitori, secondo e felice del risultato, consapevole fin dal via che sarebbe stata impresa difficile avvicinare il passo di Fourmaux. Un avvio che ha richiesto un po’ di adattamento alla Citroen C3 WRC Plus e le ultime due frazioni di gara in rimonta: così è maturato il terzo posto finale di Heikki Kovalainen, un altro dei “big” presenti a Rallylegend, con Janne Ferm. Il pilota finlandese, un passato in Formula 1 e un presente nei rally, è andato così a chiudere un podio di grande prestigio per Rallylegend.
Merita sicuramente menzione il quindicesimo posto tra le WRC di Andrea Crugnola, con Tavernini. Il quattro volte campione italiani rally si è gettato nella mischia delle “muscolose” Rally1 e Rally2 con la piccola ma agile Peugeot 106 Maxi, tirando fuori una prestazione di valore.
Anche tra le Classic c’è stato un dominatore, che ha ridato lustro ai colori Martini Racing della sua Lancia Delta Integrale 16V del 1990: Simone Romagna, con Lamonato, ha preso subito il comando della classifica, battagliando con Gustavo Trelles, con Del Buono, fino a che la Subaru Impreza dell’uruguaiano non è stata fermata dalla rottura della frizione. Poi Romagna ha gestito un vantaggio consistente, controllando la rimonta di uno scatenato Andrea Saccheggiani, con Nicolò Salgaro (Subaru Impreza 555 del 1997), alla fine secondo, con “Il Valli”, affiancato da Cirillo alle note, che ha issato le sole due ruote motrici della sua BMW M3 del 1988 al terzo posto.
Tra le Historic, torna alla vittoria Simone Brusori, con Carrugi alle note, a bordo della Porsche 911 SCRS del 1981. Partito in testa, Brusori ha conservato la leadership fino alla fine , avendo ragione degli inseguitori, capeggiati dal sammarinese Stefano Rosati, con Costa, a bordo della fida Talbot Lotus del 1981 e della Porsche 911 di Alessandro Bonafè e Paolo Cargnelutti, che chiudono il podio.
LEGEND STARS, PARADES E FREE LAPS: LO SPETTACOLO NELLO SPETTACOLO
Come abitudine ormai consolidata, per la gioia dei tanti spettatori di Rallylegend, gli equipaggi al via tra le Legend Stars e i campioni che hanno pilotato nei free laps, tra cui Arturo Merzario e Miki Biasion, non si sono risparmiati. Senza l’assillo di dover staccare il miglior tempo, ne è risultato un grande spettacolo, nel teatro della mitica prova “The Legend”. Tra la sessantina di splendide vetture e tra tanti “big”, spiccavano Stig Blomqvist, con la Audi Quattro S1 del Mondiale rally 1984, Armin Schwarz (Audi Quattro), Andrea Aghini, con una Ford Sierra Cosworth, Patrick Snijers, anche lui su Sierra Cosworth ed Enea Bastianini, pilota ufficiale Ducati Lenovo e protagonista della MotoGP, che ha condiviso un’altra Audi Quattro S1 con Emanuele Zonzini, pilota e collaudatore Lamborghini. Si è divertito un sacco il centauro riminese: “Non avevo mai guidato una vettura da rally di questa potenza e con queste prestazioni. – commentava alla fine “Bestia”, come è conosciuto nell’ambiente – Davvero incredibile il gusto che dà cercare di domarla”.
Tra i funamboli immancabili e sempre al limite Paolo Diana e Frank Kelly.
Nella giornata conclusiva di Rallylegend 2024, il saluto al grande e festoso pubblico con le scenografiche Parade delle vetture della Dakar, una delle proposte di maggior successo dell’evento sammarinese numero 22, delle Lancia Stratos e delle Audi Quattro.
KOVALAINEN SI AGGIUDICA IL TROFEO PIRELLI BEST JUMP
Una giuria composta da esperti ha giudicato come il migliore quello di Heikki Kovalainen, con Ferm e la Citroen C3 WRC Plus: un salto spettacolare sulla prova speciale “The Legend”, premiato con il trofeo Pirelli Best Jump.
ANTIGUA LEGEND CUP A VOJTECH E CRUGNOLA
La Antigua Legend Cup è ormai una tradizione a Rallylegend. Un trofeo con premi da sogno che, utilizzando le regole e i coefficienti delle regate veliche, consente, nella sua particolare classifica, di far competere a pari livello le vetture più lente con quelle più veloci. Per l’edizione 2024 il soggiorno ad Antigua va al ceco Stepan Vojtech (Citroen C3 WRC Plus). Premio però che raddoppia, per gratificare maggiormente le vetture storiche. Il primo di questa serie di Antigua Legend Cup “storica” va ad Andrea Crugnola, veloce con la sua Peugeot 106 Maxi.