A un mese dalla riuscita e partecipata inaugurazione in compagnia di Angelo Floramo e il suo “Vino e libertà”, prosegue la rassegna eno culturale “Di libro in vigna”, nata dalla collaborazione tra la cantina Canus, azienda agricola di proprietà della famiglia Casonato, e le librerie Lovat: quattro appuntamenti sul Ronco di Gramogliano per raccontare la passione per le viti e per le parole e l’importanza di coltivarle con cura e dedizione per dare voce alla terra e alle persone che la abitano. Ogni vino, infatti, come affermava Luigi Veronelli, non è solo un vino, ma è espressione di un territorio, ne racconta la storia, l’evoluzione, le trasformazioni; non è solo un prodotto dell’agricoltura, un prodotto economico, ma è anche testimone di valori culturali e identitari, capace di evocare tradizioni, storie, miti. Così come un libro.
E il libro che sarà al centro della conversazione in programma giovedì 22 giugno alle 18 sul Ronco di Gramogliano — “Lontani parenti” di Veit Heinichen (edizioni e/o) — ne è la dimostrazione. È tornato il commissario Proteo Laurenti, ora vice questore aggiunto, alle prese con un doppio omicidio che rimanda al difficilissimo e complesso passato di Trieste, città nella quale non poteva non essere ambientata anche quest’ultima inchiesta dello scrittore tedesco ormai triestino d’adozione. Città che non resta sullo sfondo, ma è protagonista con le sue strade, le sue trattorie, il suo Carso, i suoi fantasmi, la sua cultura contaminata. Un territorio che parla anche attraverso i suoi vini, così come parleranno i vini di Canus, che accompagneranno la conversazione grazie a un aperitivo offerto dai padroni di casa.
A stimolare Veit Heinichen, tra gli scrittori europei di noir di maggior successo, ci sarà la giornalista Rai Nada Čok.
L’appuntamento è in via Gramogliano 21 a Corno di Rosazzo (0432 759427).
In caso di maltempo gli incontri si svolgeranno nella sala degustazione.