Una trentina gli spettacoli in scena dal 24 aprile al 22 maggio
Cinquantaquattro edizioni e ancora la stessa voglia di mettersi in gioco, di raccontare e di ascoltare. Cinquantaquattro edizioni in cui giovani artisti, a primavera inoltrata, tornano a prendere la scena e farsi sentire, stimolando gli adulti, provocandoli, ma anche emozionandoli e stupendoli. Torna, più carico d’energia che mai, il Palio Teatrale Studentesco Città di Udine, rassegna organizzata dal Teatro Club Udine che 54 anni fa ha dato il via a quella che oggi rappresenta una delle manifestazioni di teatro giovanile più longeve d’Italia. Un’edizione, quella in programma dal 24 aprile al 22 maggio, ricca di novità, ospiti, attesi ritorni e collaborazioni.

Oggi, 7 aprile, in quella che è storicamente la “casa” del Palio, il Teatro Palamostre, la presentazione del cartellone, alla presenza della presidente di Teatro Club Udine, Alessandra Pergolese, del direttore artistico per il Palio Teatrale Studentesco Città di Udine, Paolo Mattotti, e dell’ assessore all'Istruzione, Università e Cultura del Comune di Udine, Federico Pirone. “Il Palio torna con la sua energia travolgente, pronto a regalare emozioni e a dar voce ai giovani protagonisti di questa straordinaria avventura teatrale – ha esordito Pergolese –. Ciò che rende unico questo evento è la capacità del teatro di farsi specchio della società e, soprattutto, del mondo giovanile. Il Palio non è solo un festival, ma un laboratorio di crescita, un luogo di incontro in cui l’arte diventa espressione autentica e strumento di condivisione. Il teatro può assumere un ruolo fondamentale anche nell’intercettare e dare voce al disagio adolescenziale – ha proseguito –. E proprio per questo è in grado di aiutare i giovani a sentirsi meno soli, a esprimere come si sentono veramente, a vivere l’esperienza teatrale come un’occasione di condivisione e di ascolto, a percepire il palcoscenico come una sfida con se stessi e uno spazio in cui le paure possono trasformarsi in parole e gesti, in cui la creatività aiuta a superare barriere e silenzi. Il teatro non solo accoglie il loro mondo interiore, ma lo proietta all’esterno, dando voce alle emozioni, ai pensieri e alle storie che spesso rimangono inascoltate”.
“Oggi Udine, anche grazie al cammino del Palio – ha ricordato Pirone –, ha un ruolo centrale nella produzione, nell’ospitalità e nella formazione teatrale, che prescinde dalla collocazione geografica. I numeri lo raccontano: 54 edizioni di Palio Festival, 15 serate di teatro tra aprile e maggio con 2 spettacoli a sera, 26 gruppi teatrali partecipanti per un totale di oltre 400 ragazzi e ragazze coinvolti in un progetto di coesione, condivisione e libera espressione. La contaminazione, la sperimentazione e la trasformazione sono i tratti salienti di un complesso percorso artistico e creativo, che vede gli studenti impegnati per diversi mesi nella fase di preparazione, che costituisce di fatto la concreta costruzione di un sogno da condividere al pubblico”.