La serata della XXI edizione del Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani sarà il momento culminante della penultima giornata del festival vicino/lontano, domani sabato 10 maggio a Udine: appuntamento alle 21 al Teatro Nuovo Giovanni da Udineper l’evento dedicato a onorare la memoria delle giornaliste e dei giornalisti palestinesi uccisi a Gaza. Saranno Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout, entrambi della redazione di Gaza di Al-Jazeera - che ha presidiato il racconto giornalistico di ogni fase del conflitto -, a ritirare simbolicamente il Premio Terzani 2025 a nome dei loro colleghi.

“Sono oltre 200 gli operatori della comunicazione che hanno scontato con la loro vita, e spesso anche con quella dei loro cari, l'impegno a testimoniare i fatti da Gaza – ricorda la Giuria del Premio, presieduta da Angela Terzani Staude – Divenuti essi stessi bersaglio, né il giubbotto antiproiettile, né il casco con la scritta PRESS hanno potuto proteggerli, in flagrante violazione del diritto umanitario e della libertà di stampa. Mai, nella storia, il tributo pagato dal giornalismo è stato così pesante”. Lo stesso Wael al-Dahdouh ha perso, sotto i bombardamenti, la moglie e tre figli, uno dei quali giornalista. Nel corso della serata i due giornalisti di Al Jazeera parteciperanno a una riflessione a più voci, condotta da Marco Damilano, con l’intervento anche della storica e saggista Paola Caridi, Premio Kapuściński 2024, della giornalista Francesca Mannocchi e del medico Stefano Di Bartolomeo, in missione la scorsa estate a Rafah con la Croce Rossa Internazionale. Per l'occasione sarà proiettato il video “Nel mirino della memoria. Ritratti dei giornalisti uccisi in Palestina” realizzato dal Geneva International Film Festival and Forum on Human Rights con i disegni dell'artista/attivista Gianluca Costantini che ha costruito un memoriale visivo delle vittime collaborando con il Committee to Protect Journalists di New York. Gli attori Alessandro Lussiana, Valeria Perdonò e Massimo Somaglino daranno voce ad alcune poesie di poeti e poetesse palestinesi scritte a Gaza durante il conflitto e pubblicate nella raccolta “Il mio grido è la vostra voce” (Fazi). Nel corso della serata, per la regia di Massimo Somaglino, gli interventi musicali saranno a cura delVicino/lontano Ensamble (Emanuel Donadelli, Carla Scandura, Giulio Scaramella, Nicoletta Taricani, Alessio Zoratto).

E domani, dalle 8.15, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine,il Concorso Scuole Tiziano Terzani. Nell’anno di Gorizia Nova Gorica Capitale europea della cultura “Go!Borderless/Senza Confini” il tema proposto alle scuole di tutta la regione. I vincitori saranno premiati da Saskia Terzani in una mattinata condotta dalla docente responsabile del concorso Doris Cutrino. In programma anche lo spettacolo, per la regia di Claudio de Maglio, “I confini: noi-loro” con gli allievi del primo anno di corso della Civica Accademia d'arte drammatica Nico Pepe (in replica alle 18, all'Oratorio del Cristo).
I FOCUS DEL FESTIVAL, DALLA SANITÀ IN ROSSO AI DIRITTI NEGATI
Una giornata straordinariamente ricca di eventi quella di domani sabato 10 maggio, al festival vicino/lontanocurato da Paola Colombo, Franca Rigoni e Àlen Loreti.
Alle 15, nella chiesa di San Francesco, “Codice rosso: salvare la sanità pubblica”, un'approfondita analisi sul Servizio Sanitario Nazionale italiano, modello per il mondo intero, ispirato ai principi di universalità, uguaglianza ed equità, ma oggi in crisi profonda: come salvare questo pezzo decisivo del nostro welfare? Ne discuteranno la giornalista Simona Ravizza, l'assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi, il cattedratico Massimo Robiony, moderati da Michela Nicolussi Moro. Il sabato di vicino/lontano si apre alle 10, nella chiesa di San Francesco, con il confronto “I perché delle guerre. Da Sparta al XXI secolo” insieme ai docenti e storici Marco Mondini e Laura Pepe, moderati dal collega Andrea Zannini. Una riflessione che giunge ai giorni nostri, con il conflitto al centro della riflessione della storica e saggista Anna Foa che nel saggio “Il suicidio di Israele” (Laterza), finalista al premio Strega Saggistica 2025, riflette sui possibili scenari in una terra martoriata dove sarebbe ormai necessario “porre fine all'occupazione israeliana e creare uno stato palestinese: perché non saranno le armi a sconfiggere Hamas, ma la politica”. Partendo proprio da Gaza, la docente di diritto Alessandra Algostino e lo storico Davide Conte si misureranno, in un incontro a cura di multiverso, con un tema cruciale come “Stiamo rinunciando al diritto?” (ore 10, Oratorio del Cristo), visto che ormai sempre più si violano principi che si pensava fossero acquisiti. I conflitti armati e le condizioni di marginalità estrema si accompagnano a una massiccia violazione dei diritti umani. E a pagarne il prezzo più alto sono i civili inermi e gli indifesi. Diventa così importante interrogarsi su cosa siano per noi democrazia, giustizia, umanità: se ne parlerà nel dibattito “Che umanità questa?” (ore 17 Chiesa di San Francesco) con la vicepresidente di Medici Senza Frontiere Elsa Baggio, la filosofa Roberta De Monticelli, l'attivista burundese, fondatrice di “Maison Shalom International” Marguerite Barankitse, il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury, l'operatrice umanitaria Marilena Viviani, moderati dall'antropologo Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano. Il festival affronta poi temi di stretta attualità, come le migrazioni, fenomeno “fisiologico” delle società di tutti i tempi, che percepiscono l'immigrazione come condanna, pericolo e invasione: se ne parlerà con il sociologo Stefano Allievi e la giornalista Marta Serafini, in dialogo con il caporedattore del Corriere Edoardo Vigna(“Migrazioni, diversità e paure”, ore 17 Loggia del Lionello). E poi il divario sempre più ampio tra ricchi e poveri - l'1% della possiede più del doppio della ricchezza del restante 99% - e in un'Italia che annaspa, con salari diminuiti, politiche fiscali e legislative che creano divari sempre più ampi tra ricchi e poveri, e diseguaglianze ormai insanabili: alle 11 nella Chiesa di San Francesco l'incontro “Ricchi sempre più ricchi. Poveri sempre più poveri”con il giornalista Riccardo Staglianò, autore di “Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe” (Einaudi), finalista premio Estense 2025, e la presidente di Oxfam Italia Emilia Romano, moderati dal commercialista ededitorialista Claudio Siciliotti. Alle 15.30, all'Oratorio del Cristo, focus su “Quale scuola? Quale società” con il maestro, scrittore e giornalista Alex Corlazzoli, l'attivista Espérance Hakuzwimana, il dirigente del Cpia 2 Bologna Emilio Porcaro: un confronto su come immaginare la scuola, luogo in cui si incontrano, si formano e crescono insieme i cittadini di domani.
Nell'anno di GO!2025, arriva domani in anteprima a vicino/lontano (ore 11.30 Oratorio del Cristo) il volume dello scrittore sloveno Aleš Šteger, “In Slovenia. Un viaggio attraverso i cinque sensi” (Bottega Errante ed), itinerario sentimentale che rivela tutte le intersezioni che animano la giovane Slovenia, fra Alpi e Mare Adriatico, fra Europa centrale e Balcani: perché in nessun altro luogo c’è così tanta Europa come in uno spazio così piccolo come la Slovenia. L’autore, uno dei più noti dell'attuale scena letteraria slovena, veste i panni di una guida d’eccezione, conducendo il lettore tra le città, i paesaggi, il cibo, le tradizioni, la musica e la mentalità del popolo sloveno. Con questo libro è stato insignito dell’ITB Berlin BookAward nel 2023. L’incontro sarà introdotto dalla giornalista e blogger Simonetta Di Zanutto. Domani anche uno sguardo sul ruolo della Cina nelle dinamiche economiche e geopolitiche di oggi, per comprenderne le contraddizioni e le sfumature in un momento storico così cruciale: appuntamento alle 15 a Palazzo Antonini-Stringher con la sinologa Giada Messettiche, introdotta dalla fondatrice del Far East Film Festival Sabrina Baraccetti, presenterà il suo ultimo saggio “La Cina è un'aragosta” (Mondadori).
Torna domani il progetto “Isole nell'arcipelago della città”che, curato dall'associazione giovanile di promoziona sociale Get Up, ha coinvolto 130 studenti degli istituti superiori di secondo grado di Udine. L'obiettivo è creare (dalle 8.30) spazi di discussione per i ragazzi che potranno incontrare alcuni ospiti del festival cui porre le domande emerse durante il percorso propedeutico effettuato nelle scuole coinvolte. Sotto la Loggia del Lionello e di San Giovanni, in piazzetta Marconi e Belloni, sotto il Porticato di Palazzo D'Aronco, nel cortile di Palazzo Morpurgo e in piazza Libertà verranno realizzare delle “isole” all'aperto in cui i giovani discuteranno, moderati da un peer educator, con Fabrizio Arena, presidente dell'associazione Zen Insieme, con l'operatrice culturale Adriana Calabrese, l'antropologo Mario Soldaini, l'attivista climatico Giorgio Brizio, l'attrice Valeria Perdonò.
La sezione cinematografica “Borderless” curata da Gioia Meloni e dedicata ai documentari che raccontano i confini, si apre alle 9 nella Chiesa di San Francesco con i corti “Umar” di Francesco Cibati, “Il gioco” di Andrea Deganutoe “Rotta Balcanica-Ultima fermata” di Davide Ludovisi e, alle 14, “The Jungle” del goriziano Cristian Natoli. Alle 10, a Palazzo Antonini Stringher, viene presentato “Peso morto”, documentario di Francesco Dal Grosso che racconta un clamoroso errore giudiziario – 21 anni in carcere da innocente perchè un'intercettazione telefonica viene capita male e interpretata peggio - seguito dall'incontro con l'avvocato Raffaele Conte, il magistrato Francesco Florit, i giornalisti Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone.
C. L.