Il progetto della marionettista ha vinto il premio Cura 2024, nato come omaggio alla danza di butô Kazuo Ōno
La Residenza Dialoghi Residenze per le arti performative a Villa Manin è stata affidata alla marionettista, performer e pedagoga teatrale Michela Aiello.
Il suo progetto di ricerca Prayer [for Quiet] è incentrato sul rapporto tra la marionetta e la marionettista, nato come omaggio al danzatore di butô Kazuo Ōno: il lavoro sarà presentato al pubblico lunedì 17 giugno 2024 ore 18 (ingresso libero con prenotazione [email protected]).
Durante le due settimane a Dialoghi Residenze per le arti performative a Villa Manin, a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Michela Aielloha approfondito Prayer [for Quiet], vincitore del Progetto CURA 2024, assieme a un’equipe di artisti formata da Raffaella Vitiello per le luci, Jacopo Dell’Abate per il sound design e Fabrizio Montecchi per la parte di teatro delle ombre.
Nel corso delle diverse tappe di residenza, Prayer [for Quiet], è diventato un lavoro che si interroga anche sul Sacro, sul senso di quello che ci mette in relazione con l'inizio e con la fine della vita, sulle possibilità di generare e sulla necessità del distacco.
La danza butô – danza delle tenebre – è una forma di danza contemporanea creata da Tatsumi Hijikata che guarda al proprio tempo per scovarvi le zone d’ombra e porta con sé la fragilità, la decadenza e l’eros. Il corpo morto è per Kazuo Ōno il fine per liberare le emozioni dalle costrizioni del corpo vivente, in modo che l'anima possa manovrare il corpo come un burattinaio manovra la marionetta.
Fabrizio Montecchi, regista e scenografo, si ispira alle Pantomime fotografate da Daidō Moriyama e, assieme ad Aiello e alla cura sulle luci di Raffaella Vitiello, conferisce un’atmosfera oniricaalla performance.
Jacopo Dell’Abate, sound designer, musicista e formatore, altro componente dell’equipe di Aiello in residenza, sperimenta un ambiente sonoro “live” grazie all’utilizzo di un microfono nascosto nel corpo della marionetta e un altro a disposizione del sound designer per “ascoltare l’anima della marionetta”.
“Con Prayer [for Quiet]– dichiara Michela Aiello –parto dalla danza butô per pormi delle questioni performative con una marionetta. Del butô assumo una percezione alterata ed extra-quotidiana dello scorrere del tempo, il creare dei paesaggi interiori attraverso i corpi. Prayer [for Quiet] è una preghiera alla calma, alla lentezza dei movimenti, alla fragilità.”
L’ingresso alla restituzione Dialoghi è libero con prenotazione consigliata all'indirizzo email [email protected]