Un Rally della Marca così emozionante dall’inizio alla fine non lo si vedeva da anni: un testa a testa senza respiro fra i due contendenti alla vittoria, che alla fine ha visto trionfare Corrado Pinzano con un solo secondo e otto decimi di distacco su Giuseppe Testa.


Il 41° Rally della Marca, con quartier generale e assistenza a Valdobbiadene, e partenza e arrivo dislocati nel centralissimo Corso Mazzini a Montebelluna, ha visto al via una settantina di concorrenti iscritti al TIR (Trofeo Italiano Rally) e al CRZ (Coppa Rally di 5^ Zona), oltre a quasi una ventina di vetture storiche che hanno impreziosito la competizione transitando subito dopo le moderne, trattenendo così il pubblico sulle prove per ammirare questi gioielli di un tempo.

Corrado Pinzano e Giuseppe Testa, entrambi iscritti con l’obiettivo dichiarato di conquistare la vittoria nel TIR, erano i due favoriti indiscussi per il gradino più alto del podio. Alle loro spalle un’agguerrita pattuglia di Skoda Fabia capitanata da Rudy Andriolo, Manuel Sossella, Giacomo Pasa, Simone Miele, Luca Pedersoli (che ha abbandonato la Citroën Ds3 per passare anch’egli alla vettura della casa boema) - solo per citarne alcuni - con Liberato Sulpizio e Claudio De Cecco invece su Hyundai i20 N, tutti desiderosi di salire sul podio.








I due primattori di questo 41° Rally della Marca hanno battagliato per tutta la gara sul filo dei secondi, lasciando intendere fin da subito che per gli altri non ci sarebbe stata storia. Un duello all’ultimo sangue – o meglio, all’ultimo secondo – ha contraddistinto la gara nella patria del Prosecco. Le colline punteggiate di vigneti e le montagne dalla vegetazione selvaggia hanno fatto da cornice spettacolare a una manifestazione che, ancora una volta, ha saputo fondere passione e territorio.

La sfida fra i due pretendenti al titolo è iniziata già venerdì sera, con la PS Base, una prova speciale di 2,8 km ricavata all’interno dell’ex base missilistica di Peseggia. A sorpresa, fra i due duellanti si è inserito Rudy Andriolo, che ha messo la sua Skoda Fabia RS davanti a tutti, lanciando un chiaro messaggio: i giochi non sono chiusi. Subito dietro, nell’ordine, Corrado Pinzano con Mauro Turati alle note e Giuseppe Testa navigato da Massimo Bizzocchi, tutti su Skoda Fabia RS, con distacchi ridotti a pochissimi decimi.
La lotta vera e propria è però esplosa sabato, con le sette prove in programma: la temibile Monte Cesen da 21,53 km (da ripetere due volte), la Mostaccin di 7,48 km (anch’essa da affrontare due volte) e la mitica Monte Tomba, vera e propria università del tornante, con le sue curve a gomito in discesa verso Cavaso del Tomba, da percorrere tre volte per un totale di 10,72 km a giro. Un mix di tecnica, resistenza e sangue freddo che ha messo a dura prova vetture ed equipaggi.
La Monte Cesen 1 ha visto prevalere Corrado Pinzano, che si è portato al comando della classifica provvisoria. Subito dopo, nella Monte Tomba 1, è stato Giuseppe Testa a prendersi la rivincita, ma senza riuscire a scalzare Pinzano dalla leadership. Le prove successive hanno visto i due scambiarsi vittorie parziali, in un’alternanza continua, ma con il biellese che non ha mai ceduto il comando della classifica, andando così a conquistare – per la seconda volta – il Rally della Marca con un margine risicatissimo sul molisano Testa.
Alle loro spalle ha chiuso con onore Rudy Andriolo, che ha provato in ogni modo a restare agganciato al treno dei due scatenati. Nonostante alcuni tempi eccellenti, non è riuscito a colmare il gap ma ha comunque centrato il terzo gradino del podio con una prestazione di grande carattere.

Da segnalare anche il 3° Rally della Marca Historic, che ha visto trionfare il locale Bernardino Marsura al volante della sua splendida Porsche Carrera RS. Come Pinzano, anche Marsura si è portato in testa già dalla seconda prova – la PS Base del venerdì sera era stata vinta da Adriano Lovisetto su BMW M3 – mantenendo saldamente la leadership fino alla bandiera a scacchi.


Una carrellata di immagini del Marca:






















A rendere possibile tutto questo, una macchina organizzativa impeccabile orchestrata da Giandomenico Basso, con il prezioso supporto dell’A.S.D. Scorzè, che ha curato ogni dettaglio con la passione e la precisione di chi vive il motorsport con il cuore. Un’edizione memorabile, insomma, che ha regalato un finale da brivido e riportato la Marca Trevigiana ai vertici del panorama rallistico nazionale.
Dario Furlan - #darionnenphotographer