Giovedì 28 marzo 2024 alle ore 20.30 al Teatro Orazio Bobbio di Trieste la stagione di prosa della Contrada di Trieste continua con l'evento speciale Persone naturali e strafottenti di Giuseppe Patroni Griffi, diretto da Giancarlo Nicoletti. Una bella sfida d’attore per Marisa Laurito con un ruolo che segna il suo ritorno alla grande drammaturgia, in scena anche lo stesso Nicoletti nel complesso e sfumato personaggio del “femminiello”, mentre il Premio Ubu Giovanni Anzaldo interpreta Fred e Livio Beshir, dopo numerose esperienze teatrali, cinematografiche e di conduzione televisiva, impersona il “nero, non bello” Byron.
Quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli. Donna Violante, la padrona di casa, ex serva in un bordello, ora affitta qualche camera senza licenza e senza fare troppe domande. Da lei spesso si reca Mariacallàs, un travestito, in bilico fra rassegnazione, ironia, squallore e cattiveria. Dopo aver fatto la bella vita come amante e mantenuta di un ricco armatore (di qui, il soprannome…) subaffitta la stanza a chi ha bisogno di un posto discreto.
La notte di Capodanno appunto si incontrano lì due giovani: Fred, uno studente omosessuale alla ricerca di una vita libera dalle paure, e Byron, un giovane poeta arrabbiato con il mondo e frustrato perché pensa di non aver successo nella sua arte a causa del colore della pelle. Entrambi sono alla ricerca dell’ebbrezza di una notte. Intorno ai quattro, un luogo claustrofobico più che protettivo, che insieme a tanto altro fa esplodere la rabbia per un destino molto peggiore di quello che i personaggi avevano sognato.
Tutti infatti si sentono schiacciati dal fallimento, sia i due più anziani che hanno ormai consumato molte delle proprie speranze, sia i due giovani che non sembrano avere alcuna prospettiva sul futuro. Quattro persone naturali e strafottenti, che, per un gioco del destino, si trovano a dividere la propria solitudine con quella degli altri, mentre fuori la città saluta il nuovo anno. Una tragicommedia cruda, poetica ed esilarante al tempo stesso e infatti sono molti i momenti comici, scaturiti dalla quasi inconsapevole arguzia dei personaggi, dalla tendenza naturale a vedere il lato grottesco e divertente delle cose, dai doppi sensi e dalle battute.
Sono persone “naturali” infatti, quelle messe in scena, non macchiette, personaggi sopra le righe o a una sola dimensione, e la loro strafottenza finisce per rivelarsi una forma di difesa, una reazione a una condizione in cui non si riconoscono. A Violante, poi, Marisa Laurito regala tratti di umanità che l’attrice sa fare suoi. Sicuramente, oggi la pièce desta meno scandalo e polemiche di quando fu rappresentata a metà degli anni Settanta. Restano però evidenti e forti il marchio della partecipazione profonda da parte dell’autore, e una comprensione senza giudizio per quei quattro destini umani. Un mix esplosivo di grottesco, cinismo, ironia tagliente e surrealismo, ancora attualissimo nella sua geniale spudoratezza.
Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471), sulla App gratuita della Contrada, Vivaticket, TicketOne oppure online sul sito contrada.it.