PERPETUO, l'installazione site-specific dell'artista ceca Veronika Psotková, arricchirà l'interno della Chiesa di Santa Maria della Visitazione a Zattere fino al 23 Novembre 2025. L'installazione, accessibile liberamente, è organizzata dalla società Valea Art, fondata dai coniugi Karel e Štěpánka Komárek e volta al sostegno dell'arte contemporanea.
Veronika Psotková porta a Venezia la sua abilità nella lavorazione dei fili di metallo che creano le figure protagoniste dei suoi lavori. PERPETUO si presenta come un flusso circolare di figure, che, poste al centro della Chiesa, arrivano quasi a toccare il soffitto decorato.

Le figure si muovono in maniera scomposta. Da questo flusso vediamo emergere qualche arto o testa, nel tentativo di alcune figure di staccarsi da questo ciclo perpetuo.
Come nel girone dei lussuriosi dell'Inferno dantesco le persone erano prese da questo vortice, simbolico della passione incontrollata, così i corpi di Veronika Psotková sono bloccate in un loop, rappresentante l'effetto dei social. Questi, spiega l'artista, influenzano la nostra esistenza sempre di più: le immagini continuano a scorrere velocemente davanti a noi, presentandoci corpi e vite idealizzati, corpi che l'artista inserisce in questo circolo-prigione.
I social stanno diventando una nuova religione per l'artista, controllando la nostra vita. Così appare significativa la collocazione nella Chiesa: la tradizione e la contemporaneità si rapportano in un incontro-scontro. La stessa arte cerca questo confronto in nome di una continuità con il Rinascimento. Questi corpi, che sembrano volersi staccare dalla materia che li costringe al circolo ricordano i Prigioni di Michelangelo, laddove alcuni si abbandonano alla materia, altri intraprendono una lotta per staccarsi da essa. Anche questi esseri metallici hanno un atteggiamento ambivalente: da una parte si arrendono alla superficialità contemporanea, dall'altra si dibattono per staccarsi da questo flusso unilaterale.
Per l'artista ogni corpo creato è unico, anche se la sua unicità sembra emergere o nascondersi a seconda del punto di vista che si assume dal basso. Così lo spettatore assume un ruolo attivo: gli viene offerta la visione della sua posizione come spettatore esterno, oggettivando la sua condizione di prigioniero dei social, in modo tale che possa scegliere come affrontare la situazione, recuperando la propria libertà. Può scegliere di passare in mezzo al cerchio, rimanendo neutrale, oppure porsi in mezzo ad esso, chiudendo attivamente questo circolo infinito.

In ogni caso l'installazione ci permette di prendere visione della nostra condizione. I corpi puntano non a caso verso l'alto, verso il tondo con la Visitazione. La visita che Maria fece alla cugina Elisabetta si traduce nell'incontro tra passato e contemporaneità: la presa di coscienza della continuità creata da questa profana visitazione può aiutarci a vivere il presente con più consapevolezza della nostra identità.
Orari: dalle ore 11:00 alle 19:00, chiuso il
martedì.
Link al sito: https://www.perpetuo-venice.art/it/home/