Fulvio Senardi, Pierluigi Sabatti e Luciano Santin dialogano con lo scrittore Marco Balzano, autore del romanzo BAMBINO (Einaudi, 2024)
Quadri scenici con Omar Giorgio Makhloufi e Ivan Zerbinati
Marco Balzano con il suo nuovo libro torna al grande romanzo storico e civile per raccontare la storia di Mattia, detto «Bambino», la camicia nera più spietata della città. E la cui vita – nella frontiera d’Italia più dilaniata – pare scivolare su un piano inclinato: ogni giorno una nuova spedizione, un nuovo assalto, una nuova rapina. E poi, tutto d’un fiato, lo scoppio della guerra, i nazisti in città, l’occupazione jugoslava di Trieste, le foibe. La nostra città e il nostro tragico confine, quindi, sono ancora una volta protagonisti; a poco tempo dalla presentazione, proprio al Miela, del nuovo romanzo di Ilaria Tuti ambientato tra Trieste e la Germania.
Ma anche Marco Balzano cerca nella nostra storia qualcosa di generale e considera Trieste “tanto reale quanto simbolo di tutte le terre di confine oggi più che mai travagliate dalle guerre”. Come spiega lo scrittore sulle pagine di FQ magazine: “Nei miei romanzi la Storia è un punto di partenza, mai di arrivo. M’importa di più rovesciare la prospettiva e provare ad analizzare come ciascuno di noi la affronti e la attraversi”. Un romanzo che indaga il rapporto tra individuo e collettività, tra le scelte personali e i grandi rivolgimenti della Storia attraverso il personaggio “di uno squadrista della prima ora, che si nasconde nel branco per aggredire e scansare le fatiche del lavoro e della guerra, imboccando deliberatamente la scorciatoia della violenza”. Il protagonista, Mattia detto Bambino, dice di sé nel finale del romanzo: “Ho sempre cercato di stare dalla parte del piú forte e misono sempre ritrovato dalla parte sbagliata”. Un personaggio contraddittorio, estremo, che scruta gli abissi del male. Uno di quei personaggi eredi della grande letteratura e che per i lettori sarà difficile da dimenticare.
Marco Balzano è nato a Milano nel 1978. Per Sellerio ha pubblicato i romanzi: Il figlio del figlio (Premio Corrado Alvaro Opera prima, riproposto da Einaudi negli ET Scrittori nel 2022), Pronti a tutte le partenze (Premio Flaiano) e L’ultimo arrivato (Premio Campiello). Per Einaudi ha pubblicato Resto qui (2018 e 2020) che ha vinto – tra gli altri – il Premio Elba, il Premio Bagutta, il Premio Mario Rigoni Stern, e che è stato finalista al Premio Strega e in Francia ha conseguito il Prix Méditerranée. Per Einaudi ha inoltre pubblicato Le parole sono importanti (2019), Quando tornerò (Premio per la Cultura Mediterranea; 2021 e 2022), Nature umane (2022), Café Royal (2023 e 2024) e Bambino (2024). Presso Feltrinelli sono usciti Cosa c’entra la felicità? (2022) e Ti ricordi, papà? (2023, con illustrazioni di Riccardo Guasco). È tradotto in più di trenta Paesi.
Bonawentura e il Circolo della Stampa di Trieste, con il contributo della Fondazione CRTrieste
Ingresso Libero