PALESTRE E FITNESS: POSSIAMO FIDARCI DI CHI CI PREPARA?

PALESTRE E FITNESS: POSSIAMO FIDARCI DI CHI CI PREPARA?
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Oggigiorno c'è una maggiore consapevolezza sull'importanza dell'attività motoria per la salute e per mantenere e migliorare il benessere psicofisico della persona; molti sforzi sono stati compiuti per promuovere lo sport e l’esercizio fisico, sono aumentate le opportunità di praticare sport grazie a parchi pubblici attrezzati, programmi di fitness, associazioni sportive e palestre low cost, ma le persone che lavorano nel settore sono preparate adeguatamente?

Nello specifico parliamo del personal trainer, una figura molto ricercata che attualmente è inserita nelle TOP 10 delle professioni maggiormente richieste. Il piano di formazione ideale per diventare trainer è identificabile nell'indirizzo di studi in Scienze motorie ma la grande domanda degli ultimi anni ha fatto sì che molti aspiranti divenissero istruttori o personal trainer seguendo dei semplici corsi - on line o in presenza - della durata, solitamente, intorno alla cinquantina di ore o poco più.

Esistono poi sostanziali differenze sulla durata e sulle modalità di svolgimento dei corsi, sui requisiti richiesti e sul rilascio delle certificazioni. La durata di un corso per diventare personal trainer, in grado di affrontare in maniera esaustiva tutti gli argomenti,  dovrebbe essere di un numero adeguato di ore di studio e tecnica pratica, molto spesso però queste lezioni vengono erogate mediante video-corsi preconfezionati dove non c’è nemmeno la possibilità di confrontarsi con i docenti per eventuali domande da porre o dubbi da risolvere, con il rischio correlato che queste figure abbiano buchi formativi che si rifletteranno poi sulla salute degli utenti. Il personal trainer dev'essere in grado di creare programmi di allenamento concepiti sulle caratteristiche dell’utente: sesso, età, antropometria, stato di salute, obiettivi e stile di vita generale, ogni singolo aspetto dev'essere attentamente studiato per garantire un servizio di qualità.

Nel mondo del fitness, delle palestre e dei personal trainer, ci sono sempre state poche regole in merito a chi poteva fare cosa, considerando che anche le normative del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) non richiedevano una laurea o un diploma specifico per lavorare come istruttore o personal trainer, si richiedeva solo una formazione di base e una certificazione di abilitazione da parte di un ente di certificazione riconosciuto dal Ministero dello Sport.

Con la Riforma dello Sport 2023 il Governo ha voluto però cambiare rotta e ha deciso di introdurre e definire specifiche figure professionali che saranno le sole a poter operare nel settore sportivo, ecco quali sono:

-Istruttore qualificato;
-Chinesiologo di base;
-Chinesiologo sportivo;
-Manager dello sport.

Già in precedenza, con il Decreto Legislativo n.36 del 2021, lo Stato aveva riconosciuto la qualifica di chinesiologo o chinesiologa a tutti coloro che conseguivano il diploma di Laurea in Scienze Motorie.
La Riforma dello Sport 2023 ha poi chiarito un aspetto molto importante riguardo le abilitazioni: l'istruttore che coordina corsi di attività motorie e sportive deve essere in possesso obbligatoriamente di un'abilitazione professionale equivalente a quella del chinesiologo, in altre parole, deve possedere una laurea in Scienze Motorie.

Ci auspichiamo che queste nuove normative vengano effettivamente applicate ma, soprattutto, verificate da chi di competenza al fine di tutelare la professionalità di chi ha dedicato anni di studio per conseguire la corretta abilitazione ma anche a garantire alla clientela un percorso che non comprometta la propria salute.

Articolo a cura di Guendy Furlan