La sfortuna nega una vittoria certa a Sebastien Ogier che nell’ultima prova speciale della gara isolana fora uno pneumatico e si deve accontentare del secondo posto finale.
Un campionato del mondo sempre più avvincente, spettacolare e incerto che rende ogni gara un appuntamento da non perdere! Anche al Rally Italia Sardegna lo spettacolo non è assolutamente mancato, così come non sono mancati i colpi di scena con l’incredibile esito finale dove Ott Tanak, su Hyundai i20 N Rally1, si è ritrovato sul primo gradino del podio quando aveva ormai riposto ogni speranza di vittoria.
La fortuna, in questo caso, ha dato una mano al pilota estone nell’ultima e decisiva prova speciale della gara sarda, una foratura lenta ha infatti afflitto la Toyota GR Yaris Rally1 di Sebastien Ogier nell’ultimo tratto della Power Stage, la Sassari – Argentiera, quando l’alfiere della Toyota era lanciato verso un meritatissimo successo.
Il distacco dell’inezia di soli due decimi di secondo rende poi la cosa ancora più incredibile e, probabilmente, difficile da digerire da parte del campione francese che però sembra averla presa con filosofia: “queste sono le gare” ha dichiarato.
Per dovere di cronaca ricordiamo che lo stesso Ott Tanak proprio all’Argentiera, la meravigliosa prova speciale sulla costa ovest dell’isola, nel 2019 perse la gara proprio lì a causa di un guasto all’idroguida quando, indossando la divisa della casa giapponese, era in testa al rally ed a vincere fu Dani Sordo con la Hyundai i20. Insomma, corsi e ricorsi storici che fanno riflettere sull’imprevedibilità dei rally.
Un incredulo Tanak ha quindi festeggiato la vittoria sull’isola dei quattro mori e ad un altrettanto incredulo Sebastien Ogier non è rimasto altro che fare buon viso a cattivo gioco e innaffiare con lo spumante il rivale sul palco.
Il Rally Italia Sardegna quest’anno è stato caratterizzato dal bel tempo con temperature mai troppo elevate ma con giornate connotate da un vento fresco e fastidioso che portava in giro la polvere sollevata dalle vetture creando nuvole nell’aria che contribuivano però a rendere più spettacolare il passaggio dei concorrenti; il fondo asciutto non ha invece creato grosse difficoltà rendendo più facile la scelta della tipologia di gomme da utilizzare sui meravigliosi sterrati sardi.
Il format della gara sull’isola dei quattro mori quest’anno è stato concentrato in soli tre giorni, da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno, la mattinata del venerdì è stata dedicata allo Shakedown che ha visto i concorrenti impegnati sul circuito della Ittiri Arena, rimodellato per le esigenze del WRC, alla ricerca delle migliori soluzioni di assetto e gomme, con Thierry Neuville (Hyundai i20 N Rally1) che ha infine siglato il miglior tempo, a seguire poi nel pomeriggio i primi quattro impegni cronometrati. Le due giornate successive prevedevano dieci prove in totale per poi concludere il rally domenica sulla bellissima prova speciale “Sassari – Argentiera”, valida come Power Stage, che ha visto come sempre una enorme affluenza di pubblico.
La sera del venerdì la classifica faceva già intendere chi poteva ambire al gradino più alto del podio, la prima giornata si è infatti conclusa con Sebastien Ogier in testa, seguito da Ott Tanak in scia distaccato di soli 4,5 secondi, poco più indietro Dani Sordo con l’altra Hyundai e Takamoto Katsuta (Toyota GR Yaris Rally1), quinto Thierry Neuville in difficoltà nelle battute iniziali.
La prima giornata di gara non è invece iniziata bene per Adrien Fourmaux che si è fermato per problemi elettrici della sua Ford Puma Rally1; ritiro amaro anche per Oliver Solberg che è stato costretto ad abbandonare la competizione ancor prima dello start per problematiche allergiche. Il venerdì ha visto anche il ritiro del nostro connazionale Simone Romagna per la rottura del cambio, anche lui impegnato nella tappa italiana del campionato del mondo come molti altri equipaggi della nostra nazione che hanno voluto mettersi alla prova nella gara, per così dire, di casa.
Grande gara di Sami Pajari, con Enni Mälkönen alle note, che ha portato la Toyota GR Yaris Rally2 in sesta posizione assoluta, la nuova arma della casa giapponese sembra già essere la rivale da battere nella sua categoria.
La mattinata successiva iniziava con le Hyundai di Tanak e Neuville che si imponevano in un paio di prove – con Ott Tanak che prendeva il comando provvisorio - ma Ogier era pronto a rintuzzare gli attacchi degli avversari ed a chiudere la giornata nuovamente in testa incrementando il vantaggio sul pilota estone a +17.1 secondi. Il colpo di scena l’ha però regalato Thierry Neuville che arrivando lungo su una curva nella PS 8 ha perso il posteriore finendo su un cumulo di terra a bordo strada, gara compromessa per il belga che ambiva ad issarsi sul primo gradino del podio ad Alghero.
Si arrivava così alle battute finali con una vittoria quasi scontata dell’otto volte campione del mondo Sebastien Ogier ma – come detto – così non è stato, questa volta il francese ha dovuto arrendersi alla sfortuna e accontentarsi del secondo posto finale.
Con questa vittoria la Hyundai balza in testa nel Campionato Costruttori mentre in quella Piloti Thierry Neuville continua a mantenere il comando.
Non più di 8 le vetture Rally1 (le più potenti del lotto) al via del Rally Italia Sardegna, sintomo di un campionato del mondo che, nonostante lo spettacolo offerto, sembra essere sempre più sottotono sia per quanto riguarda le vetture che i regolamenti e che, se non fosse per gli iscritti nella categoria Rally2 e nelle altre categorie minori, non avrebbe molta ragione di esistere.
Sintomatico poi il numero di partenti al prossimo round del WRC, il Poland Rally in programma dal 27 al 30 giugno, che conta solo 44 iscritti.... servirebbe una decisa sterzata verso nuove idee che riportino il mondiale rally ai fasti di un tempo.
Dario Furlan - #darionnenphotographer