Omen - L'Origine del Presagio: recensione del film horror di Arkasha Stevenson

Un pregevole prequel del capolavoro di Richard Donner del 1976, con apprezzabili scelte registiche e una bravissima Nell Tiger Free

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Omen - L'Origine del Presagio: recensione del film horror di Arkasha Stevenson

La giovane americana Margaret (Nell Tiger Free) arriva nella Roma dei primi anni settanta per prendere i voti, e comincia a lavorare in un orfanotrofio femminile in attesa del giorno della cerimonia di vestizione.

All’inizio tutto sembra essere quasi idilliaco, ma ben presto la novizia scopre che c’è qualcosa che non va, e che i sorrisi delle sue consorelle sembrano nascondere qualcosa di losco.

Ma quando un prete scomunicato la contatta per metterla in guardia dall’ambiente ecclesiastico dove sta operando, giungendo a parlare della possibile venuta dell’anticristo, lei lo prende per pazzo e scappa a gambe levate.

Purtroppo per lei l’ex prelato aveva ragione da vendere…

Nell Tiger Free in Omen - L'Origine del Presagio

Omen - L'Origine del Presagio: un pregevole prequel del cult di Richard Donner del 1976

Girare il prequel de Il Presagio, il cult di Richard Donner del 1976, potrebbe sembrare un impresa suicida, ma Omen - L'Origine del Presagio, nonostante la semplicità della storia raccontata, si è rivelato essere una piacevole sorpresa, sia per le scelte registiche di Arkasha Stevenson che la bravura di Nell Tiger Free.

Pregevole anche l’ambientazione nella Roma degli anni di piombo, dilaniata da proteste studentesche ed operaie. E nella finzione cinematografica di questa pellicola anche la Chiesa cattolica è spaccata al suo interno in due correnti, una fedele alla missione evangelica e l’altra invece bramosa di ricorrere alle forze del Male, per riguadagnare il potere sulla società sempre più secolarizzata.

Una metafora delle reali tensioni esistenti in quel periodo storico nell’istituzione religiosa anche a causa del Concilio Vaticano II? Chi lo sa, comunque il difficile contesto sociale ben tratteggiato nel racconto è un ottimo sottofondo per la tormentata storia della giovane protagonista, divisa tra la tensione verso la spiritualità e il richiamo dei piaceri mondani, aiutata in questo dalla sua compagna d’appartamento e di avventure claustrali.

Da un certo punto di vista la pellicola può essere vista anche come il racconto dell’iniziazione sessuale di Margaret, sia pure sui generis, che in definitiva è una giovane donna che lotta contro le istituzioni e un mondo patriarcale per realizzare sé stessa.

Una scelta del resto forse quasi obbligata, visto che il film doveva rispettare quanto visto nel cult del quale è il prequel dichiarato, e il risultato è un film decisamente apprezzabile.

Arkasha Stevenson ha curato nei minimi dettagli la resa visiva del racconto, sia per quanto riguarda le location, che per la cura formale di quanto inquadrato e dei movimenti di macchina, realizzando una pellicola che comunque sembra essere veramente il naturale preludio di quanto visto ne Il Presagio.

Siamo quindi lontani anni luce da operazioni commerciali a dir poco discutibili, come quella che ha prodotto il men che mediocre L’Esorcista – Il Credente, un horror che non faceva paura, un film disegnato per sfruttare un franchise di successo, azzoppato però anche dal politically correct, assolutamente non all’altezza del capolavoro di William Friedkin del 1973.

Omen - L'Origine del Presagio è invece una pellicola confezionata con mestiere, ricca di spunti interessanti, visivamente molto curata, ben recitata (un plauso in particolare a Nell Tiger Free), nonostante in definitiva non inventi nulla di veramente nuovo e rimanga ben ancorata all’universo narrativo del suo prestigioso sequel.

Da vedere. Al cinema.

Omen - L'Origine del Presagio - trailer ufficiale ITA