NUOVO TEATRO COMUNALE DI GRADISCA D’ISONZO ‘Le ferite del vento’ in prima con Cochi Ponzoni e Matteo Taranto Venerdì 3 marzo

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NUOVO TEATRO COMUNALE DI GRADISCA D’ISONZO ‘Le ferite del vento’ in prima con Cochi Ponzoni e Matteo Taranto Venerdì 3 marzo

Il Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo ospiterà venerdì 3 marzo, alle 21, la prima regionale de ‘Le ferite del vento’ di Juan Carlos Rubio con Cochi Ponzoni e Matteo Taranto, per la regia di Alessio Pizzech (produzione Società per Attori e Città della Spezia).

Il giovane Davide, alla morte del padre Raffaele si ritrova a doversistemare le sue cose. Nel perfetto ordine degli oggetti lasciati dalgenitore, uno scrigno chiuso ermeticamente attira la sua attenzione. Dopo aver forzato la serratura, per la quale sembra non esistere nessuna chiave, al suo interno scopre una fitta corrispondenza ingiallita dal tempo.

La lettura di quei fogli, ricevuti e gelosamente conservati, lo porta a conoscenza di un segreto che mai avrebbe potuto immaginare: ilpadre aveva una relazione con Giovanni, il misterioso mittente diquelle lettere appassionate. Chi è questo sconosciuto che improvvisamente emerge dalle ombre della memoria? Dopo un primo momento di sconcerto, Davide decide di affrontarlo. Nel corso di tre intensi confronti che generano un flusso di parole diuna potenza deflagrante, si fronteggiano Giovanni, ironico e divertente, capace di strappare un sorriso anche di fronte al dolore della perdita, e Davide, irruento e orgoglioso, che ci rende partecipi della sua legittima smania di sapere.

Ne scaturisce un acceso duello teatrale dal quale emergono i tratti di un uomo che Davide stenta sempre più a riconoscere come suo padre. Carlos Rubio ci introduce nel labirinto del legame profondo, misterioso,senza limiti di spazio e tempo, che si è instaurato da anni traGiovanni e Raffaele, all'insaputa della famiglia di quest'ultimo.Giovanni diventa per Davide compagno di lutto, amico, confidente; assume tutte le sembianze che il giovane istintivamente gli riconosce. La storia presente e passata, man mano che procede, si fa più appassionante, ogni battuta svela nuovi elementi che sorprendono e commuovono, costringendo lo spettatore a indossare ora i panni di Giovanni ora quelli di Davide.Al centro domina la presenza-assenza di Raffaele, che non corrisponde a nessuna delle immagini di uomo e padre che egli ha dato di sé in vita. Ma quando finalmente le cose sembrerebbero ritrovare un loro senso, le lettere che hanno tenuto le fila di questa relazione tornano ad essere le vere protagoniste del racconto nel momento in cui Giovanni mostra a Davide le risposte che Raffaele gli inviava…

Prevendite aperte lunedì e venerdì dalle 17 alle 19 e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Carlo Liotti