Nuovo appuntamento sabato13 aprilepresso la sede dellaScuola di Musica Tomata Spilimbergo perAnce e corde nel vento: quello che a febbraio e a marzo aveva la parvenza di un incontro didattico sporadico acquisisce la fisionomia di una vera e propriaScuola di Musica Popolare: incontri didattici che, pur nell’atmosfera decisamente conviviale, coinvolgono docenti di respiro e soprattutto rispondono ad una forte esigenza di approfondimento rispetto alla tradizione e all’attualità della musica popolare friulana, fuori insomma da un approccio sterilmente accademico. Si parte alle 14.00 con i corsi di cornamusa, armonica diatonica e chitarra tenuti daDario Marusic,Andrea Del FaveroeLino Straulinopresso la sede della Scuola di Musica dell’Ass. Tomat, mentre il laboratorio di canto sarà condotto daBeppa Casarinche coordinerà anche, insieme a Straulino, l’incontro sulla musica d’insieme, entrambi all’Auditorium della Casa dello studente. Alla fine, come di consueto, trasferimento in osteria per una session finale tra docenti e allievi: nel segno della tradizione.
Una proposta didattica e artistica che è nata per volere del gruppoda Glauco-academiute di musiche e culture popolâr/piccola accademia di musica e cultura popolare, formata un gruppo di amici, collaboratori e colleghi diGlauco Toniutti, poliedricomusicista, archeologo, storico, ricercatore e divulgatore, profondamente legato alle tradizioni del Friuli. Con la dichiarata voglia di creare unluogonel quale giovani musicisti e musicisti già formati possano apprendere e appassionarsi alla musica popolare scoprendo tutti gli aspetti, da quelli tecnici a quelli culturali, che consentano loro di essere in grado di proporre al pubblico una proposta musicale capace di tramandare la musica della nostra regione. Questo progetto ha in breve messo insieme varie realtà di alto livello: daFolkestall’Associazione Gottardo Tomatdi Spilimbergo, all’Associazione Furclapdi Udine, all’associazione Reuniadi Ragogna, alle quali, in occasione delle varie puntate di questo progetto, si aggiungeranno le amministrazioni comunali di Ragogna, Spilimbergo, San Daniele, oltre, in primo luogo, la Regione Friuli Venezia Giulia che ha finanziato il progetto. “L’idea di una scuola di musica popolare- precisa Andrea Del Favero Direttore Artistico di Folkest -non è del tutto nuova nella nostra regione, ma mai come in questa occasione ha preso vita una realtà sostenuta dalle realtà più forti nel settore della ricerca e riproposta della musica di tradizione orale.” Se da un lato, infatti, Folkest ha da sempre dedicato ampi spazi alla didattica attraverso le varie incarnazioni dei suoi seminari, oraFolk Clinic, la scuola di musica dell’Associazione Tomat di Spilimbergo ha da alcuni anni percorso il sentiero dell’espressione vocale sotto il profilo popolare, attraverso il suo progettoMosaico di voci, mentre l’associazioneFurclapha approfondito gli studi sulla cornamusa in Friuli e si è a sua volta impegnata nel campo della vocalità, attraverso il suoFestival del Canto Spontaneo. Il legame con il territorio di Ragogna, dove si svolgerà laFieste da Sedon, incontro tra tutti i suonatori del folk friulano, ma anche occasione per una conoscenza delle ricchezze storico-architettoniche e dell’incontaminato ambiente di Ragogna, è rappresentato dalla continuità delGruppo di ricerca e documentazione Reunia, nato negli anni Settanta, creatore, grazie proprio aGlauco Toniutti, delMuseo storico-archeologicoche raccoglie repertori di grande valore. Molti i docenti di valore, artisti e didatti, che sono stati coinvolti nelle attività diAnce e corde nel vento: Dario Marusic, Beppa Casarin, Giovanni Floreani, Andrea Del Favero, Andrea Barachino, Lino Straulino, Andrea Da Cortà, Paolo SImonazzi, Emanuele Reverberi, Renzo Pascoli, Stefano Durat, Marisa Scuntaro, Emma Montanari. Prossimi appuntamenti sarannosabato 24 maggio, sempre presso la sede della scuola di musica Tomat a Spilimbergo, esabato 1° giugnoal Castello di Ragogna. Ogni appuntamento prevede le lezioni di tecnica sugli strumenti (cornamusa, armonica diatonica, violino, chitarra, strumenti a plettro) e di musica d’insieme nel corso della giornata e un trasferimento in osteria per una session finale tra docenti e allievi, nel segno della tradizione.